Treviso, due in manette e 16 denunciati. Il Fisco applicherà una tassazione dei proventi, circa 40mila euro l’anno
TREVISO – Due persone arrestate e 16 denunciate a piede libero sono il bilancio di un’operazione anti-droga delle Fiamme Gialle del Comando di Treviso che hanno anche disposto la chiusura di un bar e segnalato al prefetto 40 giovani consumatori. A carico dei principali responsabili implicati nell’indagine verrà applicata, primo caso a Treviso, la normativa in materia di «tassazione dei proventi illeciti»: in sostanza, chi ha tratto un guadagno dallo spaccio di droga in questione, verrà chiamato a rispondere anche fiscalmente alla stregua di un qualsiasi contribuente che abbia intascato ricavi «in nero». Alcuni degli indagati hanno ricavato dallo spaccio anche più di 40 mila euro l’anno «esentasse».
L’operazione ha permesso di ricostruire diverse centinaia di episodi di spaccio poco fuori da Treviso per un «movimento» di droga pari a circa 25 chili. Tutto è cominciato nei primi mesi dell’anno scorso con il fermo, nei pressi dell’aeroporto, di un giovane trevigiano trovato in possesso di circa un etto di hashish. Partendo da quell’episodio, i finanzieri del Nucleo Mobile, coordinati dal Pm Barbara Sabattini, hanno avviato le indagini che hanno permesso di ricostruire una fittissima rete di spaccio localizzata prevalentemente tra Paese, Padernello di Paese e Quinto di Treviso, nelle cui rete erano finiti giovani e giovanissimi della zona. Nel corso degli accertamenti, grazie alle intercettazioni telefoniche e alla collaborazione dei numerosi clienti individuati, sono stati «isolati» centinaia di episodi di spaccio, dall’hashish alla marijuana, dalla cocaina all’eroina, di cui secondo gli investigatori i principali responsabili erano due persone. Il primo è un operaio di 24 anni di Padernello di Paese, arrestato in flagranza poiché trovato in possesso di circa 60 grammi di sostanza stupefacente a cui vengono complessivamente addebitate cessioni di droga per un totale di 5,5 kg di hashish e oltre un etto e mezzo di cocaina. L’altro è un operaio marocchino di 27 anni di Istrana, anch’egli arrestato in flagranza poiché trovato in possesso di mezzo chilo di hashish, e ritenuto responsabile della cessione di altri 3 kg. (fonte: corrieredelveneto.corriere.it)