E’ stato scagionato e assolto con formula piena 5 mesi dopo l’arresto S. C. T., nato a Messina nel 1977 ma residente a Caprileone (ME): assolto con la formula più ampia “perché il fatto non sussiste”. I Carabinieri avevano proceduto al suo arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, avendolo trovato in possesso di 10 grammi circa di marijuana, già suddivisa in singole dosi, e confezionata con involucri in cellophane.
La marijuana era stata opportunamente repertata e inviata presso il RIS Carabinieri di Messina per le analisi qualitative e quantitative. Dopo l’arresto, SCT era stato trattenuto nella camera di sicurezza della Stazione Carabinieri di Sant’Agata di Militello, in attesa di essere giudicato con rito direttissimo presso il Tribunale di Patti.
I fatti risalgono allo scorso 6 maggio, quando i Carabinieri della Compagnia di Sant’Agata di Militello, in servizio per il contrasto al locale mercato degli stupefacenti, hanno arrestato C T, “trovato in possesso di diverse dosi di sostanza stupefacente del tipo “marijuana” pronta per essere posta in vendita”, come dichiarato dai Carabinieri.
“Nel corso di un posto di controllo della circolazione stradale, effettuato il località Caprileone, nei pressi del locale svincolo autostradale, ha notato un giovane, il quale, accortosi della presenza della pattuglia dell’Arma, con mossa fulminea, tentava di disfarsi di alcuni involucri di cellophane”.
“Immediatamente, i Carabinieri dopo essersi avvicinati all’autovettura occupata dal prevenuto, hanno proceduto ad una accurata perquisizione veicolare, nel corso della quale i militari dell’Arma hanno rinvenuto 10 grammi circa di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”, già suddivisa in singole dosi, e confezionata con involucri in cellophane”. Così la notizia nel racconto dei Carabinieri.
5 mesi dopo l’arresto l’assoluzione con formula piena “perché il fatto non sussiste”. Il legale di SCT, è riuscito a ribaltare quanto sostenuto dai Carabinieri ,sin dal primo interrogatorio, ottenendo l’immediata scarcerazione dell’imputato, pur essendo stato confermato l’arresto.
L’avvocato Alvaro Riolo, difensore del C T, ha dimostrato che pur trattandosi di 10 “pezzi” non si potesse parlare di dosi e che, pertanto mancavano del tutto gli elementi per ipotizzare lo spaccio di sostanza stupefacente. Il giudice del tribunale di S. Agata Militello, Giuseppe Turrisi, ha così respinto la richiesta del pubblico ministero, Rosy Aliberto, che aveva chiesto la condanna di SCT a un anno e otto mesi di reclusione. L’avvocato Riolo si è vista accogliere appieno la sua arringa, che ha mandando totalmente assolto il giovane residente a Caprileone.
fonte: parcodeinebrodi.blogspot.com