La Marijuana può essere propagata in due modi: i semi sono il prodotto della propagazione sessuale; i cloni di quella asessuale o vegetativa. Semplicemente, creare un clone significa tagliare la punta di un ramo in crescita e radicarlo: il metodo più efficiente per propagare la cannabis. Una volta che la pianta ha raggiunto almeno due mesi di vita, e il sesso è conosciuto, sarete pronti a praticare la semplice ma incredibile scienza e arte della produzione di cloni. Se il clima è povero, la pianta si svilupperà in maniera povera e sarà nana. Se la grow room è ben mantenuta, con un clima perfetto, si raccoglieranno piante robuste e salutari. La clonazione riduce il tempo che serve a un raccolto per maturare. I coltivatori produttivi possiedono due stanze, una per piante clonate/vegetative di un quarto delle dimensioni della seconda stanza usata per la fioritura. Piante vegetative più piccole portano via meno spazio di piante in fiore più anziane. Per esempio, una lampada MH da 250 o 400 W può illuminare facilmente piante vegetative e cloni che colmano una stanza per fioritura illuminata da tre lampade HPS da 600 W. Le lampade fluorescenti sono più economiche e funzionano bene per radicare cloni. Combina cicli di 8 settimane di fioritura/raccolto con clonazione continua per creare un raccolto perpetuo senza fine. Un altro scenario sarebbe prendere un clone ogni due giorni e raccogliere una pianta un giorno si uno no. Ogni volta che una pianta viene raccolta, un clone radicato viene spostato dalla stanza vegetativa a quella di fioritura per prenderne il suo posto. Questo regime dà a un coltivatore 60 cloni in fiore, i quali faranno parte di un ciclo di 90 giorni. Ci vogliono 90 giorni dal momento in cui il clone viene tagliato dalla pianta madre fino al giorno in cui viene raccolto. Usando questo programma, un coltivatore avrà costantemente 45 cloni e 30 piante in fiore che crescono.
I cloni vengono indotti alla fioritura quando sono piccoli e alti da 4 a 12 pollici. Piante basse usano al meglio le luci HID. La luce artificiale diminuisce con la distanza, il che significa che il fogliame distante 4 piedi dalla lampadina riceve un quattordicesimo di luce, proprio così, un quattordicesimo, che significa la stessa quantità di luce come se fosse ad un piede di distanza. Il fogliame all’ombra o che riceve meno luce cresce lentamente e in modo affusolato.
Cloni robusti, ben illuminati, crescono velocemente ed hanno meno possibilità di venire colpiti da pesti e malattie. Infatti, cloni che crescono velocemente si sviluppano prima che gli acari-ragni si riproducano. Nel momento in cui l’infestazione di acari-ragno ha luogo, le piante saranno già state raccolte.
I cloni, quando sono piccoli, sono anche facili da sommergere completamente in un pesticida per acari. Sommergendo i cloni in un pesticida per acari prima di spostarli nella stanza da fioritura diminuisce immensamente la popolazione di acari. È molto più facile spostare dentro e fuori per la sterilizzazione e la pulitura un raccolto basso in contenitori piccoli che piante alte in contenitori grandi. Stanze che vengono sterilizzate spesso riscontrano meno problemi con parassiti e malattie. Esperimenti con cloni sono più consistenti e più facili da controllare. Cloni geneticamente identici rispondono in modo simile a stimoli differenti, come fertilizzante, luce, piegamento, ecc.
Segnali Ormonali e cloni
Le talee rispondono ai segnali inviati da ormoni, temperatura e luce. Le piante usano questi segnali per interpretare l’ambiente e reagire di conseguenza. I coltivatori controllano le reazioni delle piante tramite ormoni sintetici oppure influenzando gli ormoni naturali. Qui di seguito ci sono 5 tra gli ormoni più comuni che influenzano la crescita della cannabis.
1. L’Auxina controlla se le foglie delle piante crescono verso l’alto dirette alla luce o verso il basso dirette verso il centro della terra. Le Auxine sono segnali di crescita creati nella pianta e la loro concentrazione viene trovata principalmente nelle punte in crescita. L’Auxina viene ridiretta dalle punte e boccioli crescenti verso il taglio, durante il corso di una settimana, quando il clone viene preso dalla pianta.
2. Cito chinine stimolano la divisione delle cellule. Inviano segnali dalle radici su ciò che si devono aspettare.
3. La Gibberellina segnala più di 90 eventi incluso l’allungamento delle cellule e la crescita di nuove cellule nei semi.
4. L’ormone dell’Acido Abscissico (ABA), a meno che non venga modificato da altri segnali, in genere è il segnale “stop” per la crescita della pianta.
5. L’Etilene segnala che i frutti sono pronti a maturare e che la stagione finisce.
Lo stress frantuma gli ormoni e rallenta la crescita rapida.
Gli internodi si allungano perché la concentrazione di Gibberellina non è appropriata, le temperature giorno/notte hanno un dislivello maggiore di 3-5 gradi C, o c’è una bassa concentrazione di luce; oppure al contrario, le piante ricevono troppa luce, o riescono ad allungarsi agli internodi per raggiungere la stessa altezza delle piante che le circondano.
Età della Pianta e Crescita Giovane
La quantità di ormoni impone l’abilità di un clone di radicare o meno. Una pianta madre possiede tre distinte zone di “età” ormonali. La cima della pianta e le punte dei rami sono, dal punto di vista degli ormoni, le parti più anziane della pianta. La base e le parti inferiori dei fusti sono la parte più giovane, per quanto riguarda gli ormoni. Il posto migliore per prendere delle talee si trova in questa zona, dove la concentrazione ormonale è la migliore per la radicazione.
Distribuzione irregolare degli ormoni della crescita
Il contenuto ormonale è diverso in varie parti della pianta. Gli ormoni della crescita delle radici sono concentrati vicino alla base della pianta al fianco del tronco principale. Questa è la porzione della pianta più anziana, ma dove vengono localizzati la maggior parte degli ormoni delle radici. La cima della pianta contiene ormoni più vecchi e ritagli presi da questa zona radicano lentamente. La parte intermedia della pianta contiene livelli moderati di ormoni.
A cura di JORGE CERVANTES
Esperto a livello internazionale di coltivazione della cannabis.
Autore dei principali libri e manuali fra cui “La Bibbia Della Marijuana“.
Pubblicato su Dolce Vita n°20 – Gennaio / Febbraio 2009