Spagna: Coltivare cannabis per combattere la crisi
Ieri sera durante la cena stavo guardavo le notizie della RTVE (equivalente spagnola della RAI), quando la mia attenzione è stata catturata da una notizia sulla coltivazione di cannabis.
Un piccolissimo comune della provincia di Tarragona, vicino a Barcelona, ha messo all'ordine del giorno di oggi (29 febbraio) la discussione sulla proposta di coltivare cannabis nei terreni comunali per creare circa 50 nuovi posti di lavoro e ridurre il debito municipale che stà portando al fallimento il comune.
La cosa bella, oltre al fatto che la TV pubblica in prima serata dia notizie come questa, è che tutti gli intervistati (per la maggior parte anziani contadini) si dicevano entusiasti di tornare a coltivare qualcosa di utile, e nessuno ha mai fatto riferimento alla cannabis come droga.
Di seguito riporto un articolo trovato su eitb.com:
(QUI tutti i risultati di Google cercando Rasquera+Cannabis)
«La crisi economica ha spinto il comune di Rasquera (Tarragona) a valutare l'installazione di una piantagione di cannabis nel territorio comunale, considerando che offre l'opportunità di creare posti di lavoro e una previsione di introiti di 550.000 euro annui per diminuire il debito municipale.
Il progetto è nato sette mesi fa dall'Asociación Barcelonesa Cannábica de Autoconsumo (ABCDA), un ente con fini ludico-terapeutici, che conta circa 5.000 iscritti e che, secondo fonti municipali, vorrebbe affittare terreni in questo comune agricolo colpito dalla crisi.
L'ABCDA pagherà 36.000 euro per la firma di un accordo con il comune e si impegnerà a versare 550.000 euro annui a partire da Luglio per affittare i terreni e per coprire le spese legali, giuridiche e di sicurezza che il progetto comporta; il quale non prevede nessun costo per il comune.
Il sindaco di Rasquera, Bernat Pellisa, ha dichiarato all'EFE (equivalente spagnola dell'ANSA) che stanno studiando la proposta, che rappresenta "un modello e una opportunità, non una frivolezza".»
Inutile dire che vivendo in Spagna stò aspettando con impazienza la decisione del piccolo comune, che potrebbe essere un apripista alla legalizzazione delle coltivazioni agricole e del mercato della cannabis in Spagna.
Sinceramente non mi dispiacerebbe lavorare in una cooperativa agricola di questo tipo; ovviamente preferirei farlo in Italia e combattere la crisi del mio Paese, ma chi ci governa non mi permette di farlo...