Tra la politica politicante e Beppe Grillo
Di cosa parliamo quando parliamo di legge elettorale?
di Oliviero Beha
Adesso è tornata in evidenza la questione della legge elettorale da riformare, e il 31 di luglio- in un Paese abituato da sempre alla “balneazione politica” del tutti in vacanza agostano- un Presidente della Repubblica deve precisare che è lui a stabilire la data del voto se anticipato. Dovrebbe essere una faccenda di grande interesse per i cittadini, che hanno per ora solo il voto per scegliersi i loro rappresentanti e quindi i loro governanti: temo che trattata così abbia invece tutti i crismi della (solita) presa per i fondelli. Da sempre é stato così, cioè con i partiti che si sistemano i meccanismi elettorali a loro pro, una sorta di “Cicerones pro domo sua”, fregandosene di quella “domus”, ossia di quella casa comune magari crollata o in via di crollo che è lo Stato, e il Paese. Ma adesso siamo allo scempio perché sono stracci che non volano di nascosto ma sotto gli occhi di tutti, spesso in diretta tv.
Quando siamo passati al maggioritario, con le prime elezioni del 1994, era un maggioritario incompleto, corretto e/o inquinato dal proporzionale. Il referendum a favore delle preferenze era stato stravinto, anche perché a parte i politologi la gente comune aveva votato comunque contro qualcosa di ostile, ossia il proporzionale equiparato al peggiore di tutti i mali : non era stato un proporzionale guasto e inefficiente a tradursi nella stagione orrenda di Tangentopoli? Dunque se il referendum fosse stato -puta caso- tra il proporzionale e –che so-il buddismo, avrebbe vinto il buddismo…Quindi le forze politiche non applicarono il maggioritario emerso a furor di popolo referendario in modo assoluto soltanto perché i loro ragionieri non avevano la certezza che questo maggioritario assoluto convenisse al partito x o all’area politica y. Si tennero una porzione proporzionale come garanzia di non perdere tutto, e dal loro punto di vista la cronaca elettorale successiva ha dato loro ragione. Ai partiti, e ai loro interessi, di gente che non perde mai e non se ne va mai grazie anche a questi paracadute elettoralistici che si approntano da sé, legislativamente.
Poi c’è stato il ludibrio, 7 anni fa, della legge definita “porcata” dallo stesso Calderoli che ne era stato il più visibile promotore, in arte il “Porcellum”. Quale presa feroce per il culo (ma sì, diciamolo…) poteva essere peggio di una legge pensata sempre ad hoc da qualcuno per se stesso e dichiarata orrenda dallo stesso legislatore? Eppure abbiamo ingoiato tutto lo stesso. Adesso la legge elettorale da cambiare: a parole dovrebbe riavvicinare i cittadini alla politica (Napolitano dixit) attraverso un voto più libero e più incisivo, nei fatti sarà altro. Che cosa ? Ecco qua: taglieranno le cosiddette “ali” parlamentari, cioè gli estremi paventandone strumentalmente gli estremismi. Nessuno si autoimputa lo sfascio italiano tra coloro che sono stati in sella da decadi, ma tutti cercano di accusare il “nuovo” dello sfascio futuro.
In sostanza: si teme chi è fuori dal Parlamento e intercetta la protesta popolare come Grillo e il Movimento 5 Stelle? Ebbene, ovviamente e di conseguenza la nuova legge si proporrà di rendere il più difficile possibile tale ricambio, conservando il posto e il potere a coloro che in Parlamento già ci stanno e faranno l’impossibile per rimanerci e lasciandone fuori in termini di meccanismi elettorali quelli che ne sono fuori, almeno riducendone il potenziale afflusso (che le ultime amministrative hanno evidenziato molto chiaramente).
“Deus amentat quos perdere vult”, di semplice traduzione, dove “amentat” sta per “sconvolge la mente”. Peccato che così innescheranno un ulteriore cortocircuito tra la protesta e la politica. Ci prenderanno in giro ma si renderanno ancora più invisi alla popolazione. Spacceranno tutti quanti, istituzioni e partiti, una riforma come un toccasana, fregandosi le mani sulla plancia del Titanic. Non lo capiscono? La maggior parte no, qualcuno sì ma non sa o puo’ o vuole rischiare qualcosa oggi di suo per far resuscitare domani politicamente il Paese nel suo complesso. Se ne fottono dell’Italia, e poi danno la colpa di tutto a Grillo. Davvero un eccellente sistema. Per precipitare.
http://notizie.tiscali.it/socialnews...lettorale.html
Passaparola - Comunicato politico numero cinquantatre - Beppe Grillo
"Signori stiamo per affrontare qualche cosa di straordinario, delle elezioni in Parlamento, un Movimento, elezioni via Web, non è mai stato fatto nulla di così straordinario. Facciamo quello che possiamo, le regole sono molte, poi stanno molto attenti se sbagliamo, bisogna non sbagliare nulla.
Quindi queste elezioni ci saranno e potranno votare tutti i nostri iscritti, che ovviamente sono quelli che hanno dato la documentazione, mandato la carta di identità, le solite cose che abbiamo chiesto, anche per garantire un po’ chi entra, sennò ti entra Toto u curtu e poi ce lo hai tutta la vita dentro, Toto u curtu.
Chi può essere eletto? Chiunque abbia già fatto una lista, perché più o meno le liste le abbiamo in tutta Italia, quindi per premiare quelli che sono stati con noi per 5 anni, che hanno combattuto sul territorio, che poi non sono stati eletti e si sono candidati. Quindi chiunque sia stato iscritto a una lista comunale o regionale può candidarsi. Ringrazio anche i 60 delegati che si sono offerti di fare questo compito di portare poi le liste in Tribunale, abbiamo bisogno di personale lì sul luogo, nelle circoscrizioni. Non si può candidare uno scelto in una circoscrizione che vive in un posto e si fa eleggere da un’altra parte, come succede nella politica normale, noi siamo qualche cosa di diverso. Quelli che vivono all’estero, gli italiani, è un’altra popolazione che c’è, che ci sta seguendo per la Sicilia, ci ha seguito, potranno iscriversi, mi raccomando di mandare un documento, l’iscrizione non costa niente, basta mandare i dati, ci stiamo organizzando. Tutte queste cose dovremmo metterle a punto anche insieme, io devo essere il capo politico di un movimento, però io voglio solo dirvi che il mio ruolo è quello di garante, di essere a garanzia di controllare, vedere chi entra, dobbiamo avere soglie di attenzione molto alte.
Chi entrerà in Parlamento si toglierà questo nomignolo ormai deleterio di onorevole: macchè onorevole! Niente onorevole, sarà Cittadino del MoVimento 5 Stelle, il leader sarà il MoVimento, il leader vero.
Terremo sempre un piede fuori dal Parlamento, quindi con i nostri rimborsi, con i nostri stipendi, che non dovranno superare un certo limite, con tutte le cose fatturate, messe online. Quelli di fuori controlleranno quelli dentro e quelli dentro saranno a disposizione di quelli fuori, cioè i Cittadini fuori potranno esporre una loro legge e proposta che verrà messa dentro attraverso i parlamentari e discussa in Parlamento.
Fare entrare nella Costituzione per esempio il fatto del referendum propositivo senza quorum, dell’obbligatorietà del Parlamento di discutere le leggi popolari di inserire dentro la Costituzione la legge elettorale del voto di preferenza, non si possono cambiare le leggi elettorali durante le elezioni.
Sarà un cambiamento epocale, duro, sbaglieremo, sbaglierò, mi accuserete di qualsiasi cosa, non lo so. Io credo che dovremmo affrontare insieme una grande cosa che stiamo facendo, ce ne renderemo conto tra qualche anno, quindi dateci una mano piuttosto che martellarci, a me e a Casaleggio, di darci delle martellate in testa, dateci consigli, una mano, abbiamo bisogno tutti uno dell’altro.Grazie." Beppe Grillo
Elezioni politiche 2013
Il MoVimento 5 Stelle (M5S) promuove la presentazione alle prossime elezioni politiche del 2013 di liste di candidati che si riconoscano nel Programma del MoVimento e nel suo capo politico Beppe Grillo, sotto il simbolo .
La selezione e la scelta dei candidati, che dovranno essere in possesso dei necessari requisiti e aderire al codice di comportamento degli eletti del MoVimento 5 Stelle in Parlamento, verranno effettuate attraverso la Rete dagli aderenti al M5S a tutto il 30 Settembre 2012, secondo la procedura di formazione delle liste pubblicata sul sito del M5S.
A fini organizzativi ed operativi, è stata acquisita la disponibilità di un gruppo di iscritti al M5S a farsi carico degli adempimenti tecnico-burocratici necessari a consentire la presentazione e partecipazione alle elezioni politiche delle liste di candidati scelti in Rete, nonché a svolgere campagne di sensibilizzazione sugli argomenti del Programma.
Essi rappresentano il gruppo politico organizzato che, riconoscendo come capo politico e suo rappresentante Beppe Grillo, depositerà il contrassegno quale segno distintivo delle liste dei candidati e del programma formati secondo le procedure in Rete del MoVimento 5 Stelle.
Tutti i membri del Gruppo hanno preventivamente rinunziato a presentare la propria candidatura e verranno designati quali rappresentanti circoscrizionali incaricati del deposito delle liste.
Prima delle elezioni politiche del 2013 tutti gli iscritti al M5S potranno contribuire ad integrare il Programma del MoVimento – che diventerà programma di governo – accedendo all'apposita procedura che verrà pubblicata sul sito del M5S.
http://www.beppegrillo.it/2012/10/pa....html#commenti