Appunto.......almeno adesso si avrebbe un po' più di tempo per riflettere, oppure si vuol continuare a sostenere ipotesi che nessuno prende sul serio?
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Appunto.......almeno adesso si avrebbe un po' più di tempo per riflettere, oppure si vuol continuare a sostenere ipotesi che nessuno prende sul serio?
Ho una bella notizia! Il Dott. Fabrizio Cinquini ha lasciato il carcere stamattina e si trova ai domiciliari. La notizia, di una riga, è su Soft Secrets:
cannabis.info/IT/notizie/6536-aggiornamento-sul-caso-cinquini
C'è un post di conferma di ecko su "EVENTI E MANIFESTAZIONI".
UN CALOROSO BENTORNATO A CASA A CINQUINI!
Già, la vera bella notizia, è la scarcerazione del Dott. Cinquini (gli hanno dato i domiciliari!)!
Qualcosa si muove?!?!:specool:
Bentornato Fabrizio!!!!:sambarq4::PACE::sambarq4:
:Carrot_White::band::Carrot_White:
Ci siamo ragazzi, me lo sento davvero, ormai il castello dell'assurdità costruito abusivamente dalla Fini-Giovanardi ( maiuscole solo per educazione) sta crollando come la sabbia con l'alta marea! ( che li sommergerà tutti :gwlt_21:). Amen e così sia.
Ecco un altro aggiornamento nel comunicato degli Avv. Simonetti e Avv. Miglio, difensori del Dott. Fabrizio Cinquini:
FABRIZIO CINQUINI SCARCERATO!
E’ con grande soddisfazione che Vi comunichiamo la notizia dell’avvenuta scarcerazione del Dott. Fabrizio Cinquini. Il Giudice di Lucca, a seguito della istanza di scarcerazione prodotta all’udienza del 26 settembre 2013, ha accolto le nostre eccezioni e ha seguito la linea difensiva. Ha riconosciuto, infatti, come il concreto pericolo di reiterazione del reato è attenuato alla luce della descrizione della personalità del Dott. Cinquini il quale, come abbiamo rappresentato in udienza, coltivava perché convinto di potersi curare con le piante di cannabis. E a sostegno di tale tesi, abbiamo depositato documentazione medica e clinica attestante gli effetti benefici della cannabis. Ora il Dott. Cinquini è fuori dal carcere di Massa Carrara ed è riuscito ad ottenere gli arresti domiciliari.
Nei giorni di mercoledi 2 + 9 + 16 di ottobre dalle ore 17 alle ore 18 saremo ospiti di Radio Ondarossa per parlare di questioni attinenti alla coltivazione e alla tematica degli stupefacenti. E' possibile ascoltare Radio OndaRossa anche in streaming (se cercate il sito si trova su google...).
La Battaglia per il Dott. Cinquini è appena cominciata…
Avv. Claudio Miglio Avv. Lorenzo Simonetti
La notizia è veramente buona perché non era tollerabile l'adozione del carcere a fronte di una persona il dott. Cinquini che non ha certo il carattere del delinquente, ma che, anzi lotta, per un credo scientifico e paga duramente tale credo sulla sua pelle.
Sarebbe bello potere leggere l'ordinanza del giudice che stabilisce gli arresti domiciliari, così che tutti possiamo apprezzare come finalmente un Tribunale aderisca alle tesi sulla coltivazione soprattutto come intervento in campo di antagonismo al dolore e di cura.
A proposito di utilizzi medicali della cannabis segnalo il seguente link http://www.liberoquotidiano.it/news/...marijuana.html
e comunque riporto l'articolo
Landon è gravemente malato, trova uno spiraglio nella marijuana
La medicina tradizionale aveva gravi effetti collaterali: la famiglia si è trasferita in Colorado e adesso tutto sembra possibile grazie alla cannabis
Niente chemio: cura il figlio malato di cancro con la marijuana
Ha tre anni ed è malato di leucemia. A Landon Riddle la malattia è stata diagnosticata un anno fa e dopo aver avuto cattive reazioni alle cure tradizionali ha incominciato il suo percorso alternativo. La mamma, Sierra Riddle, è la co-protagonista di questa storia: la sua determinazione ha permesso a suo figlio di sperimentare la cannabis medica, ma adesso lei è finita nel mirino dei servizi sociali. Ha dovuto spostare la sua residenza in Colorado perché lì è legale tentare le cure alternative, ma i medici dello Utah non l’hanno presa bene.
Denunciata - Chi ha diagnosticato la malattia a Landon, infatti, ha denunciato la mamma alle autorità sanitarie: “Non è possibile curare una leucemia con la cannabis” dice la scienza, anche se il bambino migliora. "Non appena abbiamo cominciato ad utilizzare l'olio (estratto dalla cannabis ndr), le sue piastrine si sono regolarizzate, tornando ai livelli di quelle di una persona in salute e i dottori non riescono a spiegarsi il perché", ha raccontato la donna.
Andare avanti - La mamma di Landon, per questo, è decisa a continuare, ma teme che i servizi sociali possano imporre al figlio di tornare alle cure tradizionali. Il bambino soffriva molto la chemioterapia ed oggi la loro vita è tutt’altro rispetto a quei giorni difficili. La speranza è quella che tutto rimanga così come è adesso: sfruttare le leggi libertarie del Colorado per far sorridere Landon.
Ho un altro aggiornamento dai difensori di Fabrizio Cinquini:
"Questa mattina (1 ottobre) abbiamo appreso che il dott. Fabrizio Cinquini, nonostante la decisione del Giudice di Lucca di riconoscere gli arresti domiciliari per i fatti che lo hanno coinvolto, ancora non ha potuto raggiungere la propria abitazione.
Tanto poiché sono sopraggiunte le conseguenze di altri fatti che impediscono l'esecuzione del provvedimento di scarcerazione.
I difensori"
Cosa vuole dire esattamente ? Ci sono altri provvedimenti cautelari ? Credo che sarebbe opportuno anche per il clamore mediatico della vicenda avere notizie chiare e non equivoche.
E' o non è ai domiciliari?
Ci sono altri provvedimenti cautelari a suo carico?
Ritengo sbagliato e sinceramente poco professionale rilasciare delle dichiarazioni senza averne appurato la veridicità.
Il comunicato degli avvocati Claudio Miglio e Lorenzo Simonetti, datato 30 settembre, riportato qui sopra e pubblicato anche da noi, riportava questa notizia:
Ieri invece, gli stessi avvocati dicono in realtà che il dott. Cinquini è ancora in carcere, rendendo di fatto anche noi complici di aver diffuso notizie false o per lo meno non attinenti alla realtà dei fatti.Citazione:
FABRIZIO CINQUINI SCARCERATO!
E’ con grande soddisfazione che Vi comunichiamo la notizia dell’avvenuta scarcerazione del Dott. Fabrizio Cinquini. (…)
Mi spiace, ma per quanto mi riguarda non è questo il modo di comportarsi specie in situazioni delicate come quella che riguarda il dott. Cinquini.
EDIT: abbiamo appena pubblicato il seguente comunicato sul portale
ti capisco Ecko,
mi è capitata la stessa cosa, fidandomi del Governo Italiano quando la Commissione Giustizia ha calendarizzato la proposta Farina.
Poi hanno eliminato la calendarizzazione, modificando adirittura la pagina web originale, e mi sono dovuto prendere un sacco di m***a da gente che sosteneva divulgassi il falso.
Questo per dire che di professionalità non si può più confidare in Italia dal governo Anticostituzionale agli avvocati, ai commercianti, tecnici, professionisti, giornalisti, ecc.....
:eek: non è che siamo noi a pretendere dagli italiani una cosa che non possono esaudire... PROFESSIONALITA'
Caro MBK
condivido il suo sconcerto, ma mi permetta di osservare che - senza alcuna volontà polemica - le differenze tra le due questioni sono chiaramente palesi.
Non si tratta, quindi, di non potersi fidare di varie categorie (o del Governo, anche se la calendarizzazione della discussione di una legge dipende dalla Presidenza dello specifico ramo del Parlamento e non dall'esecutivo), si tratta , invece, di avere molta pazienza e di capire che le parole spesso sono più pesanti dei macigni e bisogni essere sempre sicuri di quello che si dice.
Poi capita a tutti di sbagliare (chi è senza peccato......), ma tutti gli errori, soprattutto quelli di comunicazione, devono servire a crescere ed a prevenirne altri, non devono venire - come, invece, sovente purtroppo avviene - ripetuti, ne va della credibilità del singolo.
Riguardo alle petizioni: Avaaz e Change.org sono agenzie di ingegneria sociale (finanziate dai sionisti) e le loro petizioni servono a nulla - non a quelli che le sottoscrivono almeno... - per cui sconsiglio caldamente di appoggiarsi a simili organizzazioni per diffondere battaglie, tanto più se legittime, in quanto possono indurre altre persone ad essere inserite e profilate nei loro database.
Desidero rivolgermi all'avv. Simonetti.
Caro Simonetti sbagli a prendertela con Ecko, perché il suo comunicato tradiva solo una grande delusione perché non vi era corrispondenza fra l'annuncio ed il fatto, visto che la concessione degli arresti domiciliari al dott. Cinquini, oltre a costituite una notizia positiva, era, comunque stata divulgata direttamente da Te con grande risonanza mediatica.
Se ci rifletti converrai sul fatto che non era del tutto corretto sostenere che il dott. Cinquini "era a casa", in quanto pur avendo egli ottenuto gli arresti domiciliari, tale provvedimento - come si è saputo poi - non era (ed ad oggi non è) concretamente eseguibile, per il sovrapporsi di altra/e misura/e detentive.
Dunque non mi pare, esaminando con pacatezza la questione, che ECKO abbia diffamato alcuno.
Minacciare querele, mi pare francamente, non solo una reazione ingiusta ed eccessiva, ma anche un fuor d'opera che non giova affatto al ricompattamento dei vari movimenti che si interessano di cannabis
Desidero, poi, dirTi che atteso che io sono quel qualche utente che tu hai indicato come colui che ha chiesto la pubblicazione dell'ordinanza, permettimi di dirti con la tutta la stima possibile che nutro nei tuoi confronti, che sbagli ad eccepire - in modo inutilmente infastidito e un poco sprezzante -la sussistenza della privacy per negare la conoscibilità a tutti dell'ordinanza.
Tu sai molto bene che i provvedimenti giurisdizionali ben possono venire pubblicati (esistono migliaia di banche dati), al più eventualmente a condizione che non si divulghi il nome dell'interessato.
D'altro canto anche Tu in talune occasioni, privacy o non privacy, hai dato notizia di ottimi risultati ottenuti e del testo di sentenze su qualche noto sito giuridico.
Peccato, non so se avrai i tuoi buoni motivi pe negarci questa conoscenza, ma per favore non parlarci di privacy, che non c'entra assolutamente nulla.
:polliceu:Cordialmente
Buonasera Avv. Zaina, immagino che lei si rivolga all'Avv. Simonetti per il suo commento sulla home page di Enjoint.
Non credo che l'Avv. Simonetti intenda procedere per querele, quanto tutelare la sua dignità. Per quanto riguarda la privacy, visto che, come lei stesso ha scritto, i provvedimenti giurisdizionali possono essere pubblicati a condizione che non si divulghi il nome dell'interessato, nel caso di Cinquini sapremmo immediatamente tutti di chi si tratta, mi chiedo, perciò, se pubblicarlo non sia automaticamente una violazione della privacy, considerando che forse potrebbe essere lo stesso Cinquini a non volere che si pubblichi, come, per esempio, è stato per volontà di Cinquini che non si è tenuto il sit-in davanti il Tribunale di Lucca il 26 sett., noi non lo sappiamo. Fidiamoci dei suoi difensori.
Per quanto riguarda la notizia inesatta della sua liberazione, per come l'ho vissuta direttamente, si tratta di un equivoco scaturito dalla situazione processuale complessa di Cinquini e del sistema giuridico italiano, che, per esperienza, è sempre prodigo di queste brutte sorprese, e credo che lei possa confermarlo con la sua esperienza personale: si rinviano udienze perché non si presenta un perito (come a Lucca) o perché c'è una nuova sentenza della Cassazione e bisogna aggiornarsi, si ritarda l'uscita dal carcere perché sopraggiungono altri provvedimenti per altri processi in corso, a me sembra, purtroppo, abbastanza normale in Italia. Se si danno notizie di aggiornamento quasi in diretta, si rischiano questi equivoci ogni volta. Certamente staremo tutti più attenti.
Mi sembra che questa storia ci possa servire da lezione a tutti. Avere notizie complete dal sistema giudiziario italiano è difficile per gli stessi avvocati difensori. Simonetti e Miglio erano in buona fede. Da come ho capito, loro hanno dato il comunicato della liberazione di Cinquini quando hanno avuto in mano l'ordine di scarcerazione e di concessione degli arresti domiciliari del giudice di Lucca. Ma Cinquini, poiché è stato arrestato mentre era ancora agli arresti domiciliari ed in affidamento ai servizi sociali per la coltivazione precedente, dipende anche dal giudice di sorveglianza della procura di Firenze (altra città, capoluogo di regione) il quale, presumibilmente, (e anche tempestivamente) ha revocato l'affidamento ai servizi sociali e gli arresti domiciliari per il reato di coltivazione precedente, impedendo l'uscita dal carcere di Cinquini. I difensori, che si aspettavano una telefonata di Fabrizio da casa, dopo la pubblicazione della nostra notizia, hanno invece ricevuto la telefonata della moglie che li informava che Fabrizio non era uscito dal carcere. Hanno telefonato alla procura di Firenze per chiarire la cosa e ce lo hanno comunicato. Da notare che non hanno ancora visto coi loro occhi le carte di quel processo, perché c'è un altro difensore. Per questo devono andare subito a Firenze da Roma. Credo che chiunque potesse cadere in un equivoco del genere, dovuto alla complessità giuridica della vicenda, aggravato anche dalla tempestività del giudice di sorveglianza nel negare, per quanto in suo potere, la scarcerazione di Cinquini. O forse, invece, il giudice di sorveglianza aveva già negato i domiciliari a Cinquini nei giorni passati e gli avvocati difensori non lo sapevano perché non era un loro processo. Questo lo vedremo, non lo sappiamo, bisogna vedere gli atti dell'altro processo precedente.
Di fatto, nell'equivoco, ci siamo caduti tutti, in buona fede:
1) la prima notizia, di una sola riga, la pubblica lunedì 30 sett. Soft Secrets ed è ancora postata così:
http://www.cannabis.info/IT/notizie/...caso-cinquini/
Il dott. Cinquini si trova agli arresti domiciliari. Questa mattina ha lasciato il carcere.
2) Un utente del forum di Enjoint lo riferisce al forum nel primo pomeriggio, chiedendone conferma, successivamente ecko la conferma per primo, su conferma di Trisciuoglio:
https://www.enjoint.info/forum/showthread.php?t=21202
Ho avuto poco fa la conferma, da Andrea Trisciuoglio di LapianTiamo, che Cinquini è uscito dal carcere. Appena avremo ulteriori notizie in merito le divulgheremo sicuramente.
3) la sera ce lo confermano anche gli avvocati col loro comunicato.
4) la sera stessa ho scritto l'articolo con la loro dichiarazione, senza immaginare in alcun modo che Fabrizio non potesse essere a casa, come tutti, del resto.
5) la mattina successiva pubblichiamo l'articolo e subito dopo i difensori ricevono la sorpresa della notizia di Cinquini ancora in carcere. Ce lo hanno comunicato subito e nel tardo pomeriggio ci hanno inviato il loro comunicato.
A me sembra eccessivo attribuire tutte le responsabilità solo a Simonetti e a Miglio, per una situazione equivoca così imprevedibile per chiunque. Nella gioia e nell'entusiasmo della notizia della presunta liberazione di Cinquini tutti abbiamo dato la notizia come tutte le altre di sempre, e poi l'abbiamo aggiornata. Non credo che avremmo dovuto aspettare 2 o 3 giorni per verificarla prima, ma, in questi casi di sorprese repentine e imprevedibili da parte della Legge, basta dare una tempestiva rettifica e un chiarimento non appena possibile.
Puntare il dito contro gli avvocati difensori, anziché apprezzare la loro disponibilità nel collaborare a darci gli aggiornamenti quasi in tempo reale e sostenerli in questa complessa vicenda processuale del Dott. Cinquini, ci sembra eccessivo.
Lasciamoli lavorare tranquillamente, che hanno già ottenuto gli arresti domiciliari in una situazione difficile, con altri provvedimenti restrittivi in vigore, stanno lavorando bene, vediamo che cosa gli sarà possibile ottenere ancora e ringraziamoli per tenerci aggiornati, rispettando le loro decisioni. Penso che sia il modo migliore di sostenere il nostro caro Cinquini.
Mi auguro di aver contribuito a dare una corretta informazione e a rasserenare gli animi, siamo tutti dalla stessa parte e dobbiamo aiutarci, sicuramente stando tutti più attenti, ma l'inevitabile è inevitabile e bisogna accettarlo serenamente. Tutto il resto proviamo a migliorarlo.
Prendo atto della sua lunga e complessa spiegazione, non vedo necessità di replicare anche se talune osservazioni lo meriterebbero.
Credo solo che un poco più di prudenza ed una maggiore permeabilità alle altrui osservazioni, che non costituiscono affatto un attentato alla dignità, ne' devono venire vissute come un affronto, non guasterebbero.
Se poi si evoca una presunta sacralizzazione della privacy in relazione ad una persona,(Cinquini) per la quale è' stato messo in moto un meccanismo mediatico di amplissima portata, (che ha raccontato tutta la sua vita ed esperienza giudiziaria) questa e' una libera scelta, rispetto alla quale non si può - però- pretendere od imporre un'incondizionata adesione, proprio perché argomento poco convincente ed incoerente.
Dopo che si è raccontato tutto del dott. Cinquini (con buona pace della privacy) mi risulta molto singolare che proprio il provvedimento che attenua la pressione cautelare nei suoi confronti non debba essere posto a conoscenza di coloro che lo hanno sostenuto.
Forse che descrivere il suo stato detentivo non poteva violare la privacy?
Non si usi un torto alle nostre seppur limitate intelligenze, per favore!
Caro Pawan non commetta, poi, l'errore di affermare che l'intelligente ed azzeccata scelta di chiedere di evitare manifestazioni fuori dal Tribunale di Lucca sia riconducibile ad una logica di tutela della persona dell'indagato.
Si tratta, invece, di un'opzione acuta e professionale che mira evidentemente e saggiamente ad escludere frizioni e teoriche strumentalizzazioni (magari da parte di estranei) che possono provocare danni collaterali sul piano processuale all'interessato.
Ricordo anch'io di essermi opposto in un processo a Rovereto a che alcuni enti e partiti manifestassero fuori del Tribunale per non esasperare sul piano politico, quello che resta pur sempre un processo penale.
Quanto al fatto che il valente Avv. Simonetti debba tutelare la sua dignità in relazione al comunicato di Ecko le confesso che questa asserzione mi stupisce ed amareggia perché proprio lei che è' un recente enjointer (accolto mi pare con rispetto e libertà) ha potuto constatare che questo forum (Enjoint) e questo sito -diversamente da altri -non mortifica alcuno, e si connota per equilibrio e pacatezza.
Quando qualcuno è andato sopra le righe, e' stato subito ricondotto ad un atteggiamenti di maggiore sobrietà .
Non è' certo un circolo snob inglese, ma la dignità di chiunque (la sua, la mia quella di chiunque) e' ampiamente tutelata.
In altri l'insulto e' all'ordine del giorno, chi non la pensa in un certo modo viene posto all'indice (ne so qualcosa per le mie posizioni sulla legalizzazione).....
Mi permetto, da ultimo, e suo tramite di rivolgere un caloroso e paterno invito al valido Avv. Simonetti (che potrebbe essere tranquillamente mio figlio, posto che è' nato che facevo l'avvocato da 'due anni e dono, dunque ormai vecchio) ad essere meno spigoloso e suscettibile e invece più aperto alle considerazioni che gli vengono rivolte, anche se non condivise.
Simonetti sa il fatto suo, e' battagliero e non ha motivo di avere fretta ed impazienza, dando l'impressione di rifiutare a priori il confronto.
Soprattutto apprezzo il fatto che si batte per il medesimo fine perseguito da questo sito, dove non vi sono classifiche di merito, o stars ma siamo tutti uguali.
Purtroppo non ho ancora aggiornamenti riguardo a Cinquini, ma vorrei condividere alcuni ricordi e alcune riflessioni che mi vengono dall'esperienza di essere stato detenuto per mesi con la consapevolezza di non essere stato pericoloso e di non aver fatto del male a nessuno, come Cinquini e tantissimi altri (troppi).
Da come risulta che il nostro caro Dottor Cinquini si sia comportato nel carcere di Lucca (ha cercato subito di aiutare i detenuti: ha denunciato le condizioni drammatiche dei detenuti, risse, tentati suicidi, cattive condizioni igieniche, ha fatto firmare lettere di protesta ai detenuti, ha intrapreso un lungo digiuno di protesta) io me lo immagino forte e sereno, addirittura allegro, ma determinato nella sua lotta.
Dentro i carceri italiani è pieno di persone innocue, tanti sono i ragazzi giovanissimi arrestati per coltivazione di poche piante di canapa e c'è un numero sorprendente di brave persone veramente innocenti, vittime di errori giudiziari e/o di avvocati d'ufficio che si disinteressano di loro, soprattutto fra gli extracomunitari. Lo so perché ho avuto modo di aiutarli, non scrivevano bene l'italiano, si fidavano di me e gli ho scritto degli atti di difesa, addirittura un bravo ragazzo nigeriano di 22 anni, Eniga, che parlava solo inglese, era dentro innocente da 1 anno, gli sarebbero stati concessi gli arresti domiciliari da tre mesi prima, se solo avesse indicato una persona che lo ospitasse e se ne curasse, e lui ce l'aveva pure un amico disposto, ma l'avvocato d'ufficio era sparito da tre mesi ed era irrintracciabile! Gli ho scritto a penna, sui fogli a righe dei taccuini che vendono in carcere, la richiesta in italiano degli arresti domiciliari e la dichiarazione di responsabilità che il giudice richiedeva per il suo amico, gliele ho fatte firmare e spedire al suo amico che l'ha firmata a sua volta e consegnata al Tribunale: dopo una settimana è stato scarcerato e mandato a casa dell'amico!
Eniga, come tanti, poteva essere mio figlio, era più giovane dei miei due figli più grandi, era molto buono e religioso, cristiano, parlammo in inglese per molte ore di religione, filosofia, culture, Africa, eravamo proprio amici. Quando lo stavano portando via nel corridoio della sezione, volle fermarsi a tutti i costi davanti la nostra cella, si divincolò dalle guardie che avevano fretta, era felicissimo di andare via dal carcere, e mi regalò il suo dizionarietto tascabile inglese-italiano, dove aveva scritto il suo nome perché mi ricordassi di lui e poi: "IN GOD I TRUST" (HO FEDE IN DIO). Mi disse, ringraziandomi commosso, che serviva di più a me per aiutarci tutti gli altri che ne avevano bisogno. E se ne andò senza dizionario in un paese dove non capiva la lingua. Per me quel dizionarietto è uno degli oggetti più preziosi che posseggo.
Da quel giorno, oltre ai vari altri soprannomi che avevo collezionato fino a quel momento, i detenuti mi chiamarono anche scherzosamente "l'avvocato". La mia cella divenne una specie di centro di assistenza legale e linguistica per extracomunitari disperati abbandonati da tutti e scrissi per loro, come meglio potevo, le cose di cui avevano diritto, sempre a penna e sui fogli a righe dei taccuini. Immaginatevi quanti altri amici mi sono fatto!
Potrei raccontarne decine di storie dal carcere come questa, si incontrano anche persone straordinarie e può essere un'esperienza umana intensa e ricchissima, per chi riesce a coglierla.
Nella sezione, i detenuti innocenti e quelli innocui, come i coltivatori di cannabis, tendono a simpatizzare tra loro e a stare insieme per aiutarsi e proteggersi dal contatto quotidianamente drammatico coi detenuti più violenti e pericolosi, e questo crea un'atmosfera di grande solidarietà fra loro, nascono amicizie fraterne.
Il Dott. Fabrizio Cinquini secondo me si è fatto amare da tutti lì dentro e da tutti sarà stato soprannominato amichevolmente "il Dottore" e chissà quanti avrà aiutato e quanti ricordi di solidarietà umana si porterà dentro dalle sue esperienze carcerarie. Credo proprio che quando lo hanno portato via dalla sezione lo avranno voluto salutare tutti il loro amico Dottore e non pochi avranno avuto un momento di forte commozione.
All'Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Massa non so come si stia, lui ha dichiarato che si sta meglio, credo che la situazione di solidarietà umana fra detenuti sia la stessa e che anche lì il nostro Dottore non perda l'occasione di aiutare chi ne ha bisogno, persino le guardie. Basta una sola persona così, in una sezione di un carcere, e la vita dei detenuti diventa più sopportabile per tutti. E anche quasi tutti i peggiori criminali professionisti si raddolciscono e scherzano.
Nell’udienza che si terrà domani a seguito delle vicende giudiziarie di Fabrizio Cinquini, dovrebbero emergere elementi favorevoli alla sua scarcerazione, abbiamo ottenuto l’assicurazione, dagli avvocati difensori Miglio e Simonetti, che saremo informati in tempo reale sugli avvenimenti per potervi informare immediatamente dell’auspicata attuazione della sentenza che aveva previsto per Cinquini la misura degli arresti domiciliari e che per un assurdo disguido burocratico non è potuta avvenire.
Direttivo ASCIA
L'Avv. Simonetti, a proposito dell'udienza di oggi, ci ha comunicato quanto segue:
L'udienza del Dott. Cinquini è stata rinviata a venerdi 6 dicembre stante il deposito (solamente al momento dell'udienza) della consulenza tecnica d'ufficio relativa alla sostanza stupefacente in sequestro.
Il rinvio si è reso necessario al fine di mettere la difesa nelle condizioni di studiare la perizia di cui sopra
Chincarini ha parlato col Dott. Fabrizio Cinquini
http://www.gonews.it/2013/chincarini.../#.UoimYtIyLSy
Chincarini visita il carcere: “Un’eccellenza nel panorama nazionale”
15 novembre 2013 16:46Politica e Opinioni Massa
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Maria Luisa Chincarini
Poi ha avuto un colloquio privato con il medico di Pietrasanta Fabrizio Cinquini: "Una situazione ingiusta"
Questa mattina Maria Luisa Chincarini, Capogruppo di Centro Democratico in Consiglio regionale e Segretario della IV Commissione Sanità e Politiche Sociali, ha visitato la Casa di reclusione di Massa, continuando le visite e le ispezioni effettuate negli ultimi mesi negli istituti della nostra regione.
“Il carcere di Massa è un’eccellenza nel panorama regionale e nazionale”, ha commentato Chincarini ai cancelli del penitenziario. “Pur racchiudendo in sé tutte le criticità e, soprattutto, le gravi contraddizioni del sistema carcerario del nostro Paese, come sovraffollamento e carenze di personale, quello del capoluogo apuano è divenuto in pochi anni, grazie al profondo impegno della nuova Direzione, un modello non soltanto di reclusione ma anche di reintegro e recupero. Un’intera ala della struttura, infatti, ha le caratteristiche di una grande azienda: il settore di tessitura e la sartoria, l’officina meccanica e la falegnameria danno impiego ad un gran numero di detenuti, insegnando loro anche un mestiere. In più sono stati avviati una serie di percorsi di reintegro e volontariato che rendono davvero questo carcere integrato con la città”.
Chincarini ha poi commentato la situazione del medico di Pietrasanta Fabrizio Cinquini, da luglio in carcere in attesa di giudizio per coltivazione di cannabis, con il quale ha avuto un lungo colloquio riservato.
“Cinquini mi ha parlato della sua fede nella scienza e della sua sperimentazione nuova per trovare quei farmaci che con minori effetti collaterali possano dare il massimo dell’efficacia terapeutica, anche riducendo la somministrazione di oppiacei che sono assai più pericolosi”, ha spiegato Chincarini. “ Cinquini dovrebbe essere ai domiciliari, se non fosse per una lungaggine burocratica che lo vede ancora recluso. Ho visto il neurochirurgo visibilmente provato per una situazione ingiusta”.
“Io sono convinta che la legge debba essere sempre rispettata e non sono in alcun modo favorevole alla liberalizzazione delle droghe leggere”, ha aggiunto Chincarini. “Non dobbiamo però dimenticare che la scienza a volte è fatta anche da visionari e sperimentatori cui talvolta il tempo ha dato ragione, basti pensare al nostro Galileo Galilei, padre della scienza moderna”.
“Sia ben chiaro – ha ribadito Chincarini – la legge deve essere uguale per tutti, e la magistratura emetterà il suo giudizio, ma desta preoccupazione, mentre il Paese è scosso dalle telefonate umanitarie del Ministro Cancellieri che in pochi giorni è riuscita a scarcerare la figlia di Ligresti, che uomo che certo non ha rubato milioni di euro alla collettività e probabilmente ha violato la legge in buona fede sia costretto ad attendere in cella il giudizio della magistratura, quando invece avrebbe diritto agli arresti domiciliari. Spero per questo in un atto non di clemenza, ma certo di buon senso, che consenta al medico di Pietrasanta di attendere il suo giudizio a casa sua,giacché non rappresenta una minaccia per la collettività, anzi, al contrario, tutto quello che ha fatto, a torto o a ragione, l’ha fatto per l’amore dei suoi pazienti alla ricerca di nuove terapie per ridurne la sofferenza”.
Fonte: Toscana Consiglio Regionale
E tiratelo fuori!!!!!!!!
Brutto aggiornamento, purtroppo: il Dott. Fabrizio Cinquini è stato condannato a 6 anni.
http://iltirreno.gelocal.it/versilia...roga-1.8330996
Condannato a sei anni al medico della droga
Fabrizio Cinquini era stato arrestato per possesso e coltivazione di cannabis. «Era per scopi terapeutici personali»
PIETRASANTA. Arriva una pesante condanna, sei anni e 30mila euro di multa, per Fabrizio Cinquini, conosciuto come il medico della cannabis. Cinquini era stato arrestato in estate dai carabinieri con l’accusa di coltivazione e possesso di piante di marijuana. Le piante e la droga erano state trovate nella sua casa di Strettoia, una frazione di Pietrasanta.
Il medico pietrasantino, che - come ha sempre dichiarato - utilizza la cannabis per curarsi (per una malattia cronica) e studiare gli effetti terapeutici della sostanza, era in attesa di giudizio ai domiciliari dopo essere stato in carcere da luglio fino al 12 dicembre. Gli avvocati di Cinquini avevano chiesto che il giudice “sospendesse il giudizio” appellandosi alla corte costituzionale perché Cinquini usava la droga a scopo terapeutico personale. Ma il giudice Valeria Marino non ha ascoltato le ragioni dei difensori e ha deciso per la condanna eliminando comunque la misura dei domiciliari.
19 dicembre 2013
http://www.lanazione.it/viareggio/cr...condanna.shtml
Pesante condanna al "medico della cannabis"
Sei anni e 30 mila euro di multa al dottor Fabrizio Cinquini
Viareggio, 19 dicembre 2013 - E' stato condannato a sei anni di carcere e 30mila euro di multa Fabrizio Cinquini, di Pietrasanta, conosciuto come il medico della cannabis.
Cinquini era stato arrestato in estate dai carabinieri con l'accusa di coltivazione e possesso di piante di marijuana. Le piante e la droga erano state trovate nella sua casa di Strettoia, una frazione di Pietrasanta.
Il medico, che come ha sempre dichiarato utilizza la cannabis per curarsi (per una malattia cronica) e studiare gli effetti terapeutici della sostanza, era in attesa di giudizio ai domiciliari dopo essere stato per cinque mesi rinchiuso in carcere. Gli avvocati di Cinquini avevano chiesto che il giudice "sospendesse il giudizio" appellandosi alla corte costituzionale perché Cinquini usava la droga a scopo terapeutico personale. Ma il giudice non ha accolto la tesi difensiva ed ha deciso per la condanna.
Fonte: Agi
Ma quante piante e/o sostanza gli hanno trovato?
In ogni caso è una condanna assurda! Quantomeno sproporzionata.
Non puo' essere solo ignoranza...qui c'e' un accanimento "forse" un po' sospetto.
Sarei proprio curioso di conoscere le motivazioni della sentenza, che e' comunque sempre un I°grado, fatto non trascurabile per fortuna (voglio crederlo).
Continuare a chiamare civile un paese in cui viene permesso un trattamento che definire indegno è troppo poco e ancora peggio, che permette a personaggi simili di gestire in questo modo l'autorita' e il potere che ne deriva, giocando con la vita delle persone, a me viene sempre piu' difficile.
Io provo imbarazzo, vergogna e molta rabbia...ma intanto una persona (di cui ho solo letto e non ne conosco a fondo la storia) deve subire una condanna superiore a quella di reati oggettivamente piu' gravi e pericolosi per il cosiddetto sano tessuto sociale.
CHE SCHIFO!!! :icon_puke_r:
Ma bene, che bello.................:wallbash::wallbash::wallbas h:
Quindi il "valente avvocato Simonetti", ha fatto fiasco......
Che dire, in bocca al lupo per l'appello..
Mi fa stare male leggere ste cose di primo mattino. 6 anni. Assurdo. Non ci sono parole.
Coltivare piantine per curarsi e fare ricerche in Italia è equiparato a:
terrorismo internazionale: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013...arcere/803119/
stupro di minore disabile: http://www.lavocedivenezia.it/2013/v...ni-di-carcere/
stupro di branco: http://www.ilmessaggero.it/ROMA/CRON...e/358475.shtml
pedofilia: http://www.primadanoi.it/news/cronac...tranieri-.html
persino omicidio: http://www.ilfattoquotidiano.it/2011...arcere/107454/
Auguro di tutto cuore a queste tipologie di giudici e ai legislatori (Giova e Serpe in primis) di avere bisogno un giorno, loro stessi o familiari, di qualcosa che serve a far calare la nausea da chemio, o a rilassare i muscoli o a curare un glaucoma o combattere i sintomi della SM o altre cose poco simpatiche. Auguro loro di sfondarsi il fegato di medicine inutili, dannose e molto costose. Di scoprire per caso il potere curativo naturale della ns amata e di doverla cercare sul mercato nero, senza successo o con infiniti sbattimenti.
Riporto di seguito la nostra nota pubblicata qui:
Citazione:
Nota dello staff Enjoint / Dolce Vita: vogliamo esprimere massima solidarietà a Fabrizio e alla sua famiglia. Con lui abbiamo organizzato la prima fiera italiana sulla canapa, “Cannabis Tipo Forte” di Pescia nel 2005 e insieme portato avanti una battaglia per le libertà personali che continua tuttora. E’ una vergogna, che oggi, nel 2013, mentre tutto il mondo sta riscoprendo gli infiniti potenziali di questa pianta rendendosi conto inoltre che il proibizionismo ha fallito, qui in Italia si infligga una condanna del genere a un cittadino, un consumatore, un medico, un ricercatore.
Ma ingiustizie simili non ci fermeranno (così come siamo sicuri, non fermeranno neanche Fabrizio) e anzi, continueranno ad alimentare il nostro impegno in questa assurda guerra, che alla fine, vinceremo noi!
che condanna ingiusta, non ho parole, spero che in appello cambierà la sentenza, un abbraccio grande a Fabrizio cinquini
Una condanna "INGIUSTA" anche fosse stata inflitta a un pusher...
Vedi precedente post di @rolando
sempre piu disgusto per questa italia...
mi chiedo come sia possibile che un malato non possa scegliere come curarsi!
ci sono leggi che vanno contro la volontà primaria della persona: il proprio benessere.
Che schifo.
Sorprende non poco
1. L'elevato quantum di pena inflitto, perché è' evidente che nessun tipo di attenuante e' stato riconosciuto all'imputato.
2. La mancata sospensione del giudizio da parte del giudice, in attesa dell'udienza alla Corte Costituzionale, ampiamente pubblicizzata e nota, visto che ormai quasi tutti i procedimenti, su richiesta dei difensori, vengono per tale ragione sospesi.
Non resta che confidare nell'appello.
Inizia anche lei, a provare un senso di scoramento, vero avvocato?
Io non so più cosa pensare. Cosa posso fare io? Cosa possiamo fare noi enjointers?? Devo salire sul tetto con Enrico?? L'Ascia, ha fatto un buon lavoro, ed ora si trova invischiata con piccoli politicanti, ad accontentarsi del meno peggio. Quindi????
Non si potrebbe davvero, organizzare una presentazione della proposta di legge di iniziativa popolare, a tutte le realtà correlate, da parte di Enjoint-Dolce Vita, per poi iniziare una raccolta firme??
Per quanto uno possa non sopportare neanche il M5S, loro dovranno garantire per forza, nel caso raggiungessimo le 50.000 firme, almeno la discussione in parlamento, visto che una delle loro bandiere, è proprio il successo nella raccolta delle stesse, nella proposta "Parlamento Pulito".
Non dovessero interessarsi di queste cose, perderebbero molto elettorato.
@ecko , sarebbe possibile??
:hippy:
che INgiustizia.
poveretto.. 6 anni.
http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=7161
Condanna a 6 anni per il dott. Cinquini
IL DOTT. FABRIZIO CINQUINI E’ STATO CONDANNATO
http://iltirreno.gelocal.it/versilia...roga-1.8330996
Purtroppo vi dobbiamo riferire di questa ulteriore condanna, in primo grado, per il Dott. Fabrizio Cinquini. E’ stato condannato a 6 anni e 30.000 euro di multa per aver coltivato 277 piante di canapa. Il PM aveva chiesto 7 anni. E’ stata respinta la richiesta dei difensori di sospensione del giudizio in attesa del pronunciamento sulla incostituzionalità della Fini-Giovanardi, per via del numero di piante e delle quantità di cannabis rinvenute, considerate eccessive per un uso terapeutico o personale.
Comunque ora, in attesa dell’appello, è libero, ma con l’obbligo di dimora entro il comune. In primavera inizierà, partendo da Forte dei Marmi, una campagna di sensibilizzazione sul suo lavoro e sulla cannabis medicinale, che sosterremo sicuramente!
ASCIA ha scritto agli On. Ferraresi e Airola per chiedere un’interrogazione parlamentare sul caso Cinquini e abbiamo scritto anche al Tirreno invitandoli ad intervistarlo.
Certo non ci aspettavamo un’assoluzione, ma, anche se il numero di piante sembra eccessivo per un uso personale, visto il caso umano del Dott. Cinquini e le sue dichiarazioni di ricerca e selezione genetica, speravamo che il numero di piante ritrovate potesse essere considerato proporzionato alle necessità di una ricerca e selezione, anche in mancanza dei riscontri di spaccio, almeno per concedere la sospensione del giudizio in attesa del pronunciamento sulla incostituzionalità della maledetta, ingiusta, infausta, tragica, assurda Fini-Giovanardi, che tutti speriamo di vedere finalmente dichiarata incostituzionale e bandita dalle nostre vite.
L’assurdo contrasto tra le intenzioni umanitarie del lavoro del Dott. Cinquini e la sproporzionata durezza delle pene previste dalla normativa vigente in Italia dovrebbe servire ai nostri politici per una immediata, profonda riflessione sulla necessità urgentissima di rivedere l’intera normativa sugli stupefacenti, in particolar modo sulla canapa, alla luce del fallimento del proibizionismo sempre più riconosciuto a livello mondiale.
Dopo tutti gli arresti che la Fini-Giovanardi ha causato in Italia negli ultimi 7 anni (ormai quasi 8), se fossero stati veramente tutti spacciatori, come mai esiste ancora un mercato nero di stupefacenti in Italia così fiorente?
Da dove continuano a venire tutte le droghe? Perché dobbiamo ancora continuare ad arrestare ingiustamente piccoli coltivatori di cannabis consumatori, addirittura malati, con grande spiegamento di mezzi, uomini e risorse? E perché non si è ancora riusciti ad eliminare il narcotraffico organizzato criminale, anzi, lo si è reso più forte? Connivenze e pregiudizi, solo connivenze e pregiudizi possono essere le logiche risposte!
Al mitico Dott. Fabrizio Cinquini va tutta la nostra solidarietà, il nostro rispetto come essere umano straordinario (e simpaticissimo!), il nostro sostegno antiproibizionista, il nostro augurio di poter al più presto ricevere giustizia umana e ricominciare con le sue ricerche e selezioni genetiche sulla canapa e scoprire e dimostrare ancora di più che questa fantastica pianta non è una droga pericolosa, ma una medicina utilissima per molte patologie che affliggono il genere umano!
Anche per i proibizionisti e i loro familiari!
Pierpaolo Grilli – ASCIA
VERGOGNA!! Mi sento fiero di non essere fiero di essere italiano!!
Caro Pablos Peyo non lo dica neanche per scherzo di non essere fiero di essere italiano.
Io sono fierissimo di essere italiano, perchè non sarà una o mille sentenze ingiuste a farmi vergognare della mia appartenenza ad una comunità od ad una etnia di cui sono fiero.
La sentenza sartà sbagliata - io non conosco il processo e non mi pronunzio - ma in questo caso il problema non è l'appartenenza ad una nazione piuttosto che ad un'altra.
Il problema, nel caso concreto, è legislativo e culturalmente giuridico ed investe Parlamento, giudici, avvocati, imputati, consumatori, coltivatori, malati etc.
Credo che una vicenda di questo genere debba indurre ad una approfondita e seria riflessione tutti coloro che rientrano in queste categorie, in ordine ai diritti ed ai doveri di ciascuno
Io per mio conto la sto facendo, e spero che anche altri la facciano.
Veramente ragazzi, a me tanta gente italiana di questo forum, o dell'ASCIA, o nella rete, con le informazioni che circolano, mi da speranza e forza di lottare per la Libertà e per riprenderci il nostro paese, anche se mi sento cittadino del mondo. Essere italiani è un modo di essere culturale, una visione culturale delle cose e del mondo che assorbiamo nella nostra infanzia, indipendentemente da chi ci malgoverna di turno. Ognuno di noi ne è una sfaccettatura. E all'estero ci riconoscono immediatamente per questo, solo per la nostra mimica e per come gesticoliamo quando parliamo.
L'italiano Dott. Cinquini, ha simpaticamente chiesto alla direttrice del carcere se poteva proseguire le sue ricerche sulla canapa medicinale nell'orto del carcere! Già solo questa notizia, oltre a farmi sorridere, mi da un senso di appartenenza ad un popolo variegato, indomabile, che produce costantemente persone in cerca di Conoscenza e di Libertà da millenni, anche se passa da una dittatura all'altra per generazioni. Nonostante il monopolio dell'informazione, abbiamo votato contro le centrali nucleari e per la depenalizzazione dell'uso di droghe, già tanti anni fa, anche se molti hanno votato Berlusconi & company per 20 anni. In molti italiani non lo abbiamo mai fatto, non dimentichiamocelo, e siamo anche noi l'Italia. Il monopolio dell'informazione è una dittatura tremenda, come vediamo tutti è difficilissimo liberarsene, nonostante internet.
Troviamo il modo di farci rispettare e di riprenderci il nostro paese, che le cose, anche se sembrano immobili da decenni, in realtà cambiano costantemente, perché c'è sempre chi lotta come può per la Verità contro l'ingiustizia, e le menzogne si consumano spesso anche da sole. Fini e Bossi se ne sono andati, la Bossi-Fini pure, Berlusconi quasi, la Fini-Giovanardi scricchiola ormai da tutte le parti, già è stata ritoccata con "la lieve entità", che è solo una crepa, ma ci fa sperare che il crollo sia solo questione di tempo, anche se venisse dichiarata costituzionalmente valida, perché non è fondata sulla verità.
Se ognuno di noi fa la sua piccola parte meglio che può, il cambiamento sarà più veloce, oltre che inevitabile.
Quello che il Dott. Cinquini ha fatto, mettendocisi fieramente in prima persona per toccare il cuore e la mente degli italiani, non lo ha fatto solo per curarsi l'epatite, lo ha fatto principalmente per gli italiani malati perseguitati ingiustamente e per tutta la popolazione. Come Andrea Trisciuoglio, o Lucia Spiri e tutti i ragazzi di Lapiantiamo, che ci si sono messi in prima persona, per tutti gli italiani che ne hanno bisogno. Agli occhi di molti sembrano lottare follemente contro i mulini a vento, senza molte speranze, ma non è così, e l'effetto che produrranno sarà inevitabile e dirompente. E' già iniziato ed è ormai inarrestabile!
Sono gesti d'amore, di sacrificio e di solidarietà, tipicamente e fieramente italiani, che a me ispirano forza e speranza e un grande esempio da diffondere. Questo è riprenderci il nostro paese.
Desidero esporvi la mia personalissima riflessione sulla vicenda del dott. CINQUINI.
Ritengo che si debba tenere separato il diritto dalla politica e che , invece, si corra il rischio di una confusione fra i due profili.
Il dott. CINQUINI è stato condannato da un giudice al termine di un processo penale, che non mi pare affetto da arbitrarietà.
Si può non condividere l'esito del processo stesso.
Talune può ritenere che l'imputato avrebbe potuto essere assolto in virtù dell'applicazione di circostanze scriminanti.
Tal'altro può non condividere la quantità di pena inflitta, perchè all'imputato avrebbero potuto essere concesse talune attenuanti.
Altro ancora può criticare la scelta di non sospendere il giudizio in attesa della decisione della Corte Costituzionale in merita alla legittimità della L. 49/2006, fissata per il prossimo 11 febbraio.
Si tratta di critiche, che, tutte seppure all'apparenza legittime e formulabili, scontano la fondamentale mancata conoscenza del processo, che è patrimonio proprio solo del dott. CINQUINI e dei suoi difensori, i quali sono gli unici depositari di quanto avvenuto processualmente.
Dunque, non si può andare oltre a generiche valutazioni (che ribadisco non possono avere la pretesa di essere esaustive), in quanto tentare di discettare ulteriormente, costituirebbe atto di presunzione che soffrirebbe senza dubbio due limiti oggettivi.
Il primo è costituito - come detto - dal volere valutare un fatto-processo, non possedendo tutti quei dati cognitivi di fatto e di diritto, assolutamente necessari.
Il secondo, ancor più importante, consiste nel dimenticare che il processo penale (e/o civile) costituisce il momento di applicazione da parte del giudice della legge vigente.
Dunque non è tanto (o solo) il procedimento giudiziario a dovere essere investito dalla critica, bensì deve essere la legge da applicare ( nella fattispecie il dpr 309/90 modificato dalla L. 49/2006) a dovere formare oggetto di dibattito, pena la confusione.
Non intendo, inoltre, ergermi a difensore dei magistrati (cosa che non mi è affatto congegnale) ma credo che lo sdegno della comunità non possa investire (solamente o prevalentemente) il giudice che ha operato secondo scienza e coscienza e la sentenza (frutto dell'iter valutativo della persona), quanto piuttosto debba indirizzarsi inesorabilmente verso il fatto che in otto anni nessuna forza politica ha sentito la coscienza civica e la necessità giuridico-morale di modificare la legge pur avendo possibilità.
Per parte mia posso, seppure con la cautela data dalla mia ignoranza del caso concreto, manifestare qualche perplessità tecnico-giuridica in ordine al mancato accoglimento della richiesta di sospensione del procedimento per la pregiudiziale costituzionale, questione che viene accolta quotidianamente (anche in Cassazione).
Posso ancora esprimere un prudente dubbio sul quantum di pena e riguardo la mancata concessione di attenuanti in favore dell'imputato.
Escludo, però, che si possa conferire significato politico a questa sentenza, pena incorrere in quell'errore gravissimo proprio di un "signore" che ha sempre giustificato i processi a proprio carico -e la recente sentenza di conferma della condanna di merito da parte della Cassazione - caricando gli stessi di un valore esclusivamente politico e, invece, privandoli del loro valore di esclusivo carattere giurisdizionale e che, per tale orientamento, è sempre stato bersagliato di biasimo di vario genere.
Penso, invece, che lo stesso dott. CINQUINI abbia intenso consapevolmente dare un forte ed inequivoco segnale - assumendo su di sè i pesanti rischi personali e de libertate che derivano dal processo penale - perchè persuaso che sia la legge in primo luogo a dovere essere cambiata, e che, su tale abbrivio, certamente potranno cambiare anche gli approcci di coloro che la debbano applicare.
Vi metto quest'altro aggiornamento fresco fresco, da droghe.aduc:
http://droghe.aduc.it/notizia/cannab...gge_128654.php
ITALIA - Cannabis terapeutica. Regione Toscana: la legge e' operativa
23 dicembre 2013 18:19
La Giunta toscana ha approvato oggi il regolamento per la legge regionale sull'uso dei farmaci cannabinoidi, approvata nel maggio 2012, che diventa così operativa. Ne da' notizia, in una nota, il consigliere regionale Mauro Romanelli (Gruppo misto in quota Sel). ''Sono stato più di un anno - sottolinea - a sollecitare l'operatività della legge, un testo importante e primo in Italia che finalmente consente ai medici toscani di prescrivere liberamente farmaci e preparazioni magistrali derivanti dalla cannabis, dando così seguito a un dibattito scientifico internazionale che da tempo riconosce la molteplicità di applicazioni terapeutiche e la loro efficacia''. Secondo Romanelli ''certo, da una prima lettura, il testo è ulteriormente migliorabile, soprattutto andrà chiarito che le prescrizioni e l'inizio dei trattamenti saranno possibili in ogni struttura ospedaliera, senza limitazioni penalizzanti per i cittadini, così come le farmacie ospedaliere delle Asl dovranno concentrarsi in particolar modo sull'allestimento dei preparati magistrali necessari''. Oggi, conclude, ''è stato fatto un grande passo avanti, una battaglia di civiltà continua, dando speranza a tanti ammalati e mettendoci in pari con altre comunità scientifiche. Un pensiero va anche al dottor Fabrizio Cinquini che per le sue coraggiose battaglie sta scontando una pena non indifferente''.
In merito è intervenuta Valentina Piattelli, presidente dell’associazione radicale “Andrea Tamburi” e una delle promotrici di questa legge: <<A più di un anno e mezzo dall’approvazione della Legge sulla Cannabis terapeutica, è stato approvato il Regolamento attuativo, che renderà la legge finalmente operativa>>. L’esponente radicale, però, prosegue manifestando già alcuni dubbi sullo scarso numero di beneficiari: <<Adesso staremo a vedere come questo regolamento sarà applicato e se ne beneficeranno davvero tutti i pazienti che ne hanno bisogno. Tante infatti sono ancora le resistenze verso questa sostanza che è stata vietata e ostracizzata nel nostro paese da quasi un secolo>>. Infine Piattelli conclude ricordando la battaglia di Cinquini e la marcia organizzata dai radicali per il giorno di Natale: <<Questa vicenda comunque rende ancora più assurda la persecuzione legale di chi, come il Dr Fabrizio Cinquini, ha finora cercato di sfruttare gli effetti terapeutici di questa pianta per curarsi. E’ anche per casi come questo e le migliaia di persone arrestate anche solo per l’utilizzo di uno spinello che marceremo a Roma il giorno di Natale per chiedere amnistia, giustizia e libertà >>.