brava ilaria, ti stimo, ma tanto tanto tanto!!!!!!! non mollare mai
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brava ilaria, ti stimo, ma tanto tanto tanto!!!!!!! non mollare mai
Dal sito di repubblica l'anteprima di un documentario su Stefano:
http://video.repubblica.it/copertina...o=&ref=HREC1-5
altra morte sospetta:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubri...639237551.html
e se ne aggiungono...
http://www.tgcom24.mediaset.it/crona...o-figlio.shtml
La cosa paradossale è che era stato condannato a 6 anni,per una lite in regime di arresti domiciliari.
Sei anni per una lite,mentre pluriomicidi nemmeno arrivano a tanta prigionia.
Intanto le statistiche sul numero di detenuti ci piazza al secondo posto in Europa,dietro solo alla Serbia.
Stefano Cucchi "morì a causa del pestaggio"
L’ultima perizia potrebbe stravolgere i capi d’imputazione in un’accusa di omicidio: “Le lesioni subite dal giovane sono intimamente legate al decesso”.
Novità sul caso Cucchi. Secondo l’ultima perizia effettuata da una squadra di esperti richiesta da parte della famiglia del giovane deceduto nell’ottobre del 2009, dopo sei giorni dal suo fermo per droga, Cucchi sarebbe deceduto a causa dei danni provocati dal grave pestaggio subito.
Fabio Anselmo, legale della sorella di Stefano, Ilaria Cucchi, ha prontamente dichiarato: “Oggi in aula abbiamo sentito parlare di traumi che per me significano botte, calci, pugni, insomma un pestaggio. All’esito dell’esame dei nostri consulenti tecnici, chiederemo il cambio del capo d’imputazione per gli agenti della penitenziaria. Stentiamo a credere che siano sotto processo per lesioni dolose lievi. Per noi devono rispondere di omicidio preterintenzionale”.
Cristoforo Pomara, uno degli esperti del team chiamato a esaminare il corpo di Cucchi, ha affermato: “Sul corpo c’erano escoriazioni agli arti superiori prova di colluttazione e ripetitività traumatica, mentre quelle sulle mani, ne sono state contate quattordici, anche indice di difesa”.
Vittorio Fineschi, capo del team, ha poi precisato: “Al di là delle ipotesi ci sono i fatti. Medici diversi constatarono le ecchimosi sul volto e alla schiena. Una radiografia ha certificato una frattura a una vertebra lombare e l’autopsia ha confermato tutto questo. Sono elementi incontestabili da cui nasce una convinzione: le lesioni subite da Cucchi sono intimamente legate al decesso”.
Ed ancora il medico legale continua sottolineando: “Con il passare delle ore la lesione alla vertebra ha alterato il funzionamento della vescica. In ospedale non ci si rese conto della situazione. Il catetere messo al detenuto finì fuori sede, le urine si accumularono. Questa condizione ha provocato un problema di circolo sanguigno e la morte”.
La prossima udienza è stata fissata per il 9 febbraio. Nel frattempo la sorella di Stefano, Ilaria, si dice perplessa ma soddisfatta per la verità che sta finalmente emergendo: “Non so perché i consulenti dell’accusa abbiano certe posizioni. Non voglio pensare né a disegni né ad altro. Ma i nostri periti stanno fornendo spiegazioni scientifiche che gli altri non ci hanno dato”
fonte: http://www.corriereweb.net/index.php...-del-pestaggio
http://www.ilmessaggero.it/articolo....&sez=HOME_ROMA . . . .Citazione:
ROMA - Non ci fu alcun falso, né favoreggiamento, né abuso d'ufficio nell'operato di Claudio Marchiandi, il funzionario del Prap condannato in primo grado a due anni di reclusione in merito alla vicenda di Stefano Cucchi, il 31enne fermato per droga il 15 ottobre 2009 e morto una settimana dopo all'ospedale Sandro Pertini di Roma. Con la formula perché il fatto non sussiste, oggi, la III Corte d'appello , presieduta da Laura Cerini, ha assolto il funzionario ribaltando il giudizio di primo grado.
Claudio Marchiandi, il 25 gennaio dello scorso anno, era stato condannato a conclusione del processo col rito abbreviato. L'accusa nei suoi confronti era quella di avere concorso alla falsa rappresentazione delle reali condizioni di Stefano per consentire il suo ricovero al Pertini, di avere abusato del suo ufficio redigendo personalmente in ospedale in orario extra-lavorativo la richiesta di disponibilità del posto letto, e di avere aiutato gli agenti della penitenziaria ad eludere le investigazioni.
L'accertamento della verità. «Siamo contenti per la decisione della Corte che ha lavorato serena - ha commentato dopo la sentenza il legale di Marchiandi, l'avvocato Oliviero de Carolis - La cosa importante è quella di riuscire ad accertare la verità. Lo dobbiamo a Stefano Cucchi e mi auguro che la magistratura faccia piena luce su quanto accaduto a questo ragazzo». Per la vicenda di Cucchi è ancora in corso il processo principale ordinario.
La maxi perizia. L'11 aprile scorso, la III Corte d'assise (davanti alla quale sono imputati sei medici, tre infermieri e tre agenti della 'penitenziarià) ha disposto l'affidamento di una maxi perizia medico-legale per stabilire le cause della morte. Il prossimo 7 maggio ci sarà la nomina dei periti e il conferimento ufficiale dell'incarico.
Lunedì 30 Aprile 2012 - 14:43
http://www.ansa.it/web/notizie/regio...i_6797045.htmlCitazione:
Cucchi: appello, assolto funzionario Provveditorato carceri
Nessun falso in caso giovane morto,ribaltata condanna 1/o grado
30 aprile, 17:26
(ANSA) - ROMA, 30 APR - Non ci fu alcun falso, ne' favoreggiamento, ne' abuso d'ufficio nell'operato di Claudio Marchiandi, il funzionario del Provveditorato carceri condannato in primo grado a due anni di reclusione in relazione alla vicenda di Stefano Cucchi, il 31enne fermato per droga il 15 ottobre 2009 e morto una settimana dopo all'ospedale 'Sandro Pertini' di Roma. Con la formula 'perche' il fatto non sussiste' la Corte d'appello ha assolto il funzionario: per i giudici non ha compiuto alcun reato rispetto al ricovero di Cucchi.(ANSA).
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http://www.giornalettismo.com/archiv...to-in-appello/Citazione:
Assoluzione in Corte di Appello, perche’ il fatto non sussiste, per il funzionario del Prap (Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria) Claudio Marchiandi, che con il rito abbreviato era stato condannato in primo grado nell’ambito del processo per la morte di Stefano Cucchi a due anni di reclusione.
IL CASO - Marchiandi, che aveva scelto il giudizio abbreviato, era stato condannato il 25 gennaio del 2011 dal gup Rosalba Liso per le accuse di favoreggiamento, falso e abuso d’ufficio. Claudio Marchiandi, il 25 gennaio dello scorso anno, era stato condannato a conclusione del processo col rito abbreviato. L’accusa nei suoi confronti era quella di avere concorso alla falsa rappresentazione delle reali condizioni di Stefano per consentire il suo ricovero al ‘Pertini’, di avere abusato del suo ufficio redigendo personalmente in ospedale in orario extra-lavorativo la richiesta di disponibilita’ del posto letto, e di avere aiutato gli agenti della ‘penitenziaria’ ad eludere le investigazioni.
LA DECISIONE – ‘Siamo contenti per la decisione della Corte che ha lavorato serena – ha commentato dopo la sentenza il legale di Marchiandi, l’avvocato Oliviero de Carolis – La cosa importante e’ quella di riuscire ad accertare la verita’. Lo dobbiamo a Stefano Cucchi e mi auguro che la magistratura faccia piena luce su quanto accaduto a questo ragazzo’. Per la vicenda di Cucchi e’ ancora in corso il processo principale ordinario. L’11 aprile scorso, la III Corte d’assise (davanti alla quale sono imputati sei medici, tre infermieri e tre agenti della ‘penitenziaria’) ha disposto l’affidamento di una maxi perizia medico-legale per stabilire le cause della morte. Il prossimo 7 maggio ci sara’ la nomina dei periti e il conferimento ufficiale dell’incarico.
I GENITORI – “L’assoluzione di Marchiandi ci amareggia molto ma non ci sorprende affatto. I nostri legali ci avevano gia’ avvisato: la procura, con questa impostazione accusatoria, ci sta portando al massacro. Contestando questo tipo di imputazioni, stanno uccidendo di nuovo nostro figlio”. E’ il commento dei genitori di Stefano Cucchi, presenti al processo d’appello del funzionario del Prap, Claudio Marchiandi. “Ovviamente rispettiamo quanto deciso dai giudici di appello – ha precisato Giovanni Cucchi, il papa’ – e adesso non ci resta che sperare che nel processo principale (a carico di tre agenti della polizia penitenziaria e 9 tra medici e infermieri dell’ospedale Sandro Pertini, ndr) la perizia sia equilibrata e utile per accertare la verita’”. (AGI)
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