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Discussione: Stefano Cucchi, pestato a morte dopo l’arresto

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  1. #1
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    ROMA - Non ci fu alcun falso, né favoreggiamento, né abuso d'ufficio nell'operato di Claudio Marchiandi, il funzionario del Prap condannato in primo grado a due anni di reclusione in merito alla vicenda di Stefano Cucchi, il 31enne fermato per droga il 15 ottobre 2009 e morto una settimana dopo all'ospedale Sandro Pertini di Roma. Con la formula perché il fatto non sussiste, oggi, la III Corte d'appello , presieduta da Laura Cerini, ha assolto il funzionario ribaltando il giudizio di primo grado.

    Claudio Marchiandi, il 25 gennaio dello scorso anno, era stato condannato a conclusione del processo col rito abbreviato. L'accusa nei suoi confronti era quella di avere concorso alla falsa rappresentazione delle reali condizioni di Stefano per consentire il suo ricovero al Pertini, di avere abusato del suo ufficio redigendo personalmente in ospedale in orario extra-lavorativo la richiesta di disponibilità del posto letto, e di avere aiutato gli agenti della penitenziaria ad eludere le investigazioni.

    L'accertamento della verità. «Siamo contenti per la decisione della Corte che ha lavorato serena - ha commentato dopo la sentenza il legale di Marchiandi, l'avvocato Oliviero de Carolis - La cosa importante è quella di riuscire ad accertare la verità. Lo dobbiamo a Stefano Cucchi e mi auguro che la magistratura faccia piena luce su quanto accaduto a questo ragazzo». Per la vicenda di Cucchi è ancora in corso il processo principale ordinario.

    La maxi perizia. L'11 aprile scorso, la III Corte d'assise (davanti alla quale sono imputati sei medici, tre infermieri e tre agenti della 'penitenziarià) ha disposto l'affidamento di una maxi perizia medico-legale per stabilire le cause della morte. Il prossimo 7 maggio ci sarà la nomina dei periti e il conferimento ufficiale dell'incarico.

    Lunedì 30 Aprile 2012 - 14:43
    http://www.ilmessaggero.it/articolo....&sez=HOME_ROMA . . . .
    La via dell'eccesso conduce al palazzo della saggezza. (W.B.)

  2. #2
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    Queste cose si che fanno vomitare ,non le pustole postate da jack

  3. #3
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    Citazione Originariamente Scritto da ezzrssi Visualizza Messaggio
    Queste cose si che fanno vomitare ,non le pustole postate da jack
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    "Rammentiamoci sempre che ogni qualvolta lasciamo scritto qualcosa,si lascia solo delle parole messe li,ognuno poi le interpreta come vuole,non é la stessa conversazione fatta faccia a faccia .." cit. Dantep

  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da ezzrssi Visualizza Messaggio
    Queste cose si che fanno vomitare ,non le pustole postate da jack
    lol
    __________________________________________________ ____________
    Lo hanno pestato per farlo parlare su chi gli avesse venduto la droga ( come è usanza fare nelle loro caserme , da nord a sud e peggio ancora nelle prigioni)
    Dato il fisico avrebbero dovuto calcare meno il manganello , ma abituati e repressi e depressi a fare il loro "lavoro" di discutibile appagazione personale ecco il risultato..
    la """"fortuna"""" è che non abbiano usato i nuovi metodi di persuasione psicologica..
    una tortura peggiore che non lascia segni evidenti sul corpo ma ti devasta dentro e che dura anni ..(date un'occhiata alle prigioni di guantanamo e ai metodi che usano/avano li ..
    Le donne di una volta sapevano cucinare come la madre, quelle di oggi sanno bere come il padre

    ah jackallo (in riferimento alla tua "super firma"):
    ZITTO E VAI IN CUCINA! [cit]

  5. #5
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    E nel mentre che i due amanti discutono di legge elettorale guardate cosa succede...http://www.infoaut.org/index.php/blo...no-in-servizio

    I poliziotti condannati per l'omicidio di Federico Aldrovandi torneranno in servizio tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio: è la decisione presa da commissioni disciplinari composte da sindacalisti, una decisione che sia il Viminale che il resto del mondo politico hanno deciso di avallare tranquillamente.

    Paolo Forlani, Luca Pollastri, Monica Segatto e Enzo Pontani - i quattro agenti condannati per l'uccisione di Federico - sono quindi stati reintegrati. Per aver pestato a morte un ragazzo di 18 anni i quattro poliziotti hanno scontato sei mesi di detenzione, tornando tutti in libertà durante l'estate scorsa. I genitori di Federico non sono nemmeno stati avvertiti di questa decisione ma l'hanno appreso da alcune fonti giornalistiche; hanno chiesto di poter visionare i fascicoli con i provvedimenti disciplinari dei quattro assassini ma gli è stato negato perché secondo la legge non sarebbero 'diretti interessati'. Dopo gli insabbiamenti giudiziari, gli affronti del sindacato di polizia Coisp, le dichiarazioni infami di personaggi come Giovanardi e la condanna a pene irrisorie per gli agenti coinvolti (che hanno ovviamente goduto di tutte le attenuanti del caso), la decisione di reintegrarli in servizio è l'ennesimo schiaffo alla morte di Federico e alla battaglia che - nonostante tutto - i suoi genitori continuano a portare avanti da anni con fatica e con coraggio per ottenere giustizia.

    Che i quattro assassini venissero radiati dai corpi di polizia è sempre stata una ferma e comprensibile richiesta di Patrizia Moretti e Lino Aldrovandi ma a quanto pare il pestaggio gratuito di un ragazzo di 18 anni, morto sotto i colpi dei manganelli, è un fatto trascurabile per chi ha deciso di reintegrarli in servizio. Lo commenta amaramente la mamma di Federico: "Io ho letto il regolamento della polizia: la radiazione anche è prevista per il disonore alla divisa. E questo per me è alto tradimento. Basta leggerle le cose, basta volerle applicare, per me gli appigli ci sono. Ma forse non vogliono farlo».
    Ultima modifica di bartimeus; 22-01-14 alle 21:23
    Tessera ASCIA n.479

  6. #6
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    Così, tanto per ricordare...dicono che chi fuma dimentica...ma io me le ricordo invece tutte le porcate fatte ,Genova in primis, che un Fini regista operativo in quel caso ha dovuto inscenare persino un divorzio da B per potersi smarcare...e ora è sparito sperando nell'oblio...

    Ma ,almeno io, NON DIMENTICO
    Tessera ASCIA n.479

  7. #7
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    Citazione Originariamente Scritto da Myface Visualizza Messaggio
    Così, tanto per ricordare...dicono che chi fuma dimentica...ma io me le ricordo invece tutte le porcate fatte ,Genova in primis, che un Fini regista operativo in quel caso ha dovuto inscenare persino un divorzio da B per potersi smarcare...e ora è sparito sperando nell'oblio...

    Ma ,almeno io, NON DIMENTICO
    Giusto per non dimenticare: a parte che quei poliziotti dovrebbero stare in carcere tutta la vita e sognarsi anche di notte la loro divisa-copri-criminale ma c'è chi li ha sempre sostenuti e difesi, arrivando a dichiarare cose ridicole per coprire questi mostri...

    Il 30 marzo 2013, a Radio24, Giovanardi afferma[28] che Federico Aldrovandi non è morto per le botte e che non è stato massacrato. Nella stessa dichiarazione, afferma che il colore rosso visibile nella foto del defunto Aldrovandi non è riferibile a sangue, bensì al cuscino sul quale poggia la testa del ragazzo. A seguito di queste dichiarazioni la madre del giovane, Patrizia Moretti, annuncia una querela.

    http://bologna.repubblica.it/cronaca...izio-55630674/

    Stringe il cuore a vedere che hanno avuto la meglio loro, dopo aver creato tutta quella sofferenza..........
    Speachless!
    And you tried to accumulate But the world is full of hate
    So all of your best thoughts just adrift through space
    I know a place where we can carry on,
    We can carry on, we can carry on...
    And this people like you, ooh, people like me
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    (Bob Marley) Hidden Content

  8. #8
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    Cucchi: appello, assolto funzionario Provveditorato carceri
    Nessun falso in caso giovane morto,ribaltata condanna 1/o grado
    30 aprile, 17:26

    (ANSA) - ROMA, 30 APR - Non ci fu alcun falso, ne' favoreggiamento, ne' abuso d'ufficio nell'operato di Claudio Marchiandi, il funzionario del Provveditorato carceri condannato in primo grado a due anni di reclusione in relazione alla vicenda di Stefano Cucchi, il 31enne fermato per droga il 15 ottobre 2009 e morto una settimana dopo all'ospedale 'Sandro Pertini' di Roma. Con la formula 'perche' il fatto non sussiste' la Corte d'appello ha assolto il funzionario: per i giudici non ha compiuto alcun reato rispetto al ricovero di Cucchi.(ANSA).
    http://www.ansa.it/web/notizie/regio...i_6797045.html


    -----
    Assoluzione in Corte di Appello, perche’ il fatto non sussiste, per il funzionario del Prap (Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria) Claudio Marchiandi, che con il rito abbreviato era stato condannato in primo grado nell’ambito del processo per la morte di Stefano Cucchi a due anni di reclusione.

    IL CASO - Marchiandi, che aveva scelto il giudizio abbreviato, era stato condannato il 25 gennaio del 2011 dal gup Rosalba Liso per le accuse di favoreggiamento, falso e abuso d’ufficio. Claudio Marchiandi, il 25 gennaio dello scorso anno, era stato condannato a conclusione del processo col rito abbreviato. L’accusa nei suoi confronti era quella di avere concorso alla falsa rappresentazione delle reali condizioni di Stefano per consentire il suo ricovero al ‘Pertini’, di avere abusato del suo ufficio redigendo personalmente in ospedale in orario extra-lavorativo la richiesta di disponibilita’ del posto letto, e di avere aiutato gli agenti della ‘penitenziaria’ ad eludere le investigazioni.

    LA DECISIONE – ‘Siamo contenti per la decisione della Corte che ha lavorato serena – ha commentato dopo la sentenza il legale di Marchiandi, l’avvocato Oliviero de Carolis – La cosa importante e’ quella di riuscire ad accertare la verita’. Lo dobbiamo a Stefano Cucchi e mi auguro che la magistratura faccia piena luce su quanto accaduto a questo ragazzo’. Per la vicenda di Cucchi e’ ancora in corso il processo principale ordinario. L’11 aprile scorso, la III Corte d’assise (davanti alla quale sono imputati sei medici, tre infermieri e tre agenti della ‘penitenziaria’) ha disposto l’affidamento di una maxi perizia medico-legale per stabilire le cause della morte. Il prossimo 7 maggio ci sara’ la nomina dei periti e il conferimento ufficiale dell’incarico.

    I GENITORI – “L’assoluzione di Marchiandi ci amareggia molto ma non ci sorprende affatto. I nostri legali ci avevano gia’ avvisato: la procura, con questa impostazione accusatoria, ci sta portando al massacro. Contestando questo tipo di imputazioni, stanno uccidendo di nuovo nostro figlio”. E’ il commento dei genitori di Stefano Cucchi, presenti al processo d’appello del funzionario del Prap, Claudio Marchiandi. “Ovviamente rispettiamo quanto deciso dai giudici di appello – ha precisato Giovanni Cucchi, il papa’ – e adesso non ci resta che sperare che nel processo principale (a carico di tre agenti della polizia penitenziaria e 9 tra medici e infermieri dell’ospedale Sandro Pertini, ndr) la perizia sia equilibrata e utile per accertare la verita’”. (AGI)
    http://www.giornalettismo.com/archiv...to-in-appello/

    Da quest'ultimo link si arriva ad altri articoli correlati molto interessanti.
    Ultima modifica di diechtire; 03-05-12 alle 17:05
    La via dell'eccesso conduce al palazzo della saggezza. (W.B.)

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