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No Tav, Sap annuncia: "Milioni di danni, chiederemo pesanti risarcimenti"
10 aprile 2012
Torino - Il Sap, sindacato autonomo di Polizia, si appresta a chiedere sostanziosi risarcimenti ai No Tav.
"Con la chiusura delle indagini da parte dei pubblici ministeri, - spiega Massimo Montebove, consigliere nazionale Sap per il Piemonte - arriverà nei prossimi giorni il momento della giustizia e dei processi per i No Tav che la scorsa estate hanno messo a ferro e fuoco la valle, ferendo oltre 200 appartenenti alle forze dell'ordine. Delinquenti che pagheranno anche dal punto di vista economico, visto che come sindacato saremo parte civile e chiederemo pesantissimi risarcimenti con i nostri avvocati Pierfranco Bertolino e Alfredo Caviglione del foro di Torino".
"Ci sono danni per milioni di euro - aggiunge il sindacalista - perché bisogna considerare, oltre al ferimento di persone e alla distruzione di cose, anche le spese dell'apparato della sicurezza che lo Stato è stato costretto a mettere in piede per controllare i facinorosi, i risarcimenti materiali e morali per i poliziotti e i cittadini feriti, i mancati introiti di ristoranti, bar, negozi ed alberghi per via della fuga dei turisti dalla Valdisusa".
Montebove conclude così: "Ci auguriamo che anche altre istituzioni si costituiscano parte civile, a partire dalla Regione Piemonte che lo scorso anno, con l'assessore Barbara Bonino, annunciò la volontà di procedere in ogni sede civile e penale in appoggio alla class action del Sap contro i professionisti della violenza".
risposta del legalteam
Citazione:
Gli avvocati e giuristi, impegnati, con le proprie professionalità e competenze, nella difesa dei legittimi diritti ed interessi degli aderenti al Movimento Notav, alla luce delle dichiarazione diffuse dal Sindacato Autonomo di Polizia, divulgate il 28.3.2012, ritengono doveroso specificare quanto segue.
Il nostro gruppo di lavoro, definito legalteam, composto da persone che aderiscono alle ragioni di contrarietà al progetto per la realizzazione della nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità/Capacità Torino – Lione, ha sempre improntato il proprio intervento ai più rigorosi canoni di correttezza e di deontologia professionale.
Premettendo che la conferenza stampa svoltasi il giorno 27.3.2012 presso il Centro Studi Sereno Regis di Torino è stata indetta e gestita dal Movimento Notav e che ad essa non ha partecipato né ha contribuito alcuno degli scriventi legali, come giuristi, ed ancor prima come cittadini, a fronte dell'evidenza e della crudezza delle immagini mostrate, non possiamo che stigmatizzare le condotte di chi, nell'esercizio di un dovere, ne ha evidentemente travalicato i limiti.
Le suddette immagini, inoltre, non sono né false né artefatte. Esse, infatti, come da noi verificato, costituiscono parte del materiale probatorio del procedimento penale che ha portato all’arresto di alcuni manifestanti Notav. L’accusa, pertanto, mossa anche ai legali del Movimento Notav, definiti “azzeccagarbugli”, è non solo del tutto destituita di ogni fondamento, ma anche gravemente ingiuriosa e calunniosa.
Corrisponde, inoltre, al vero che le plurime querele e denunce depositate ed aventi ad oggetto episodi di violenza subiti da alcuni attivisti Notav in epoca antecedente e coeva ai fatti per cui sono intervenuti gli arresti del 26.1.2012, già divulgati con grande clamore dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, non abbiano ancora ricevuto riscontro, salvo alcune richieste di archiviazione, già opposte.
Tanto premesso e puntualizzato, con riferimento alle dichiarazioni recentemente rese dal Sindacato di Polizia, si ritiene di doverne radicalmente contestare sia il contenuto che la forma. I riferimenti ed i paragoni con la propaganda nazista appaiono quanto mai volgari e diffamatori e non possono certamente giovare a contenere o stemperare il clima di tensione già più volte lamentato dalle stesse Forze dell’Ordine.
Tanto si doveva, con riserva di ogni più opportuna azione a tutela dell’onorabilità dei sottoscritti e nella speranza di rapporti improntati ad un maggior rispetto della persona e del ruolo professionale.
Torino, 30.3.2012 - Il legalteam