...notizia del Tg2 di oggi, la Forestale ha acquistato dei droni (5000 € a pezzo) per combattere il bracconaggio.... e le piantagioni di Marijuana:yikes::polliced:
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...notizia del Tg2 di oggi, la Forestale ha acquistato dei droni (5000 € a pezzo) per combattere il bracconaggio.... e le piantagioni di Marijuana:yikes::polliced:
Che paradosso...la Forestale, che dovrebbe difendere la natura, dà la caccia a chi coltiva una pianta.
Cioè come se un vegetariano convinto, che considera ingiusto mangiare gli animali, decidesse di uccidere i leoni perchè si ostinano a mangiare le gazzelle.
La forestale fà la guerra ad una pianta...no dai sto proibizionismo non ha più ragion d'esistere...
I forestali si sono stufati di fumare erba di merda allora è una ripicca e che caxxo piantate erba decente e vedete che non comperano cloni...:biggrin2:
Qui c'è un'articolo a riguardo, non parla di piantagioni ..chissa se il tg2 l'ha sparata tanto per... Certo che girare per i boschi e beccarsi sto coso :icon_scratch:
http://corrierealpi.gelocal.it/crona...roni-1.7720879Citazione:
BELLUNO. La lotta al bracconaggio, agli incendi, alle discariche abusive ma anche a qualunque tipo di sofisticazione e frode nel campo agroalimentare, trova un alleato nella tecnologia.
Il Corpo Forestale dello Stato sta pensando di utilizzare i droni per svolgere alcune delle operazioni di vigilanza ambientale che lo vedono impegnato. Il costo è sostenibile, si parla di circa duemila euro ad apparecchio, e la dimostrazione offerta ieri nella sede di Belluno (presenti tutte le forze dell'ordine, il questore e il prefetto) ha convinto anche gli scettici dei reali vantaggi che si avrebbero impiegando i droni per avvistare un incendio, ma anche per individuare i bracconieri che si aggirano nei boschi.
«È una tecnologia nuova e sicura, che stiamo valutando di utilizzare perché consente di abbattere i costi di molte operazioni», conferma il vicecomandante provinciale del CfS, Isidoro Furlan. Il quale offre numerosi esempi sull'utilizzo che si può fare dei droni.
«Pensiamo ad un incendio», continua. «Quando scatta l'allarme ci sono due modi per verificare quanto è esteso il fronte, quanti focolai ci sono, di che natura è il bosco, che mezzi bisogna impiegare: o si sorvola la zona con l'elicottero o si fa un sopralluogo via terra. L'uso del drone permetterebbe di evitare problematiche legate alla sicurezza del personale, di intervenire con maggiore tempestività e di risparmiare soldi. Far volare un elicottero ha un costo notevole».
C'è poi il capitolo del bracconaggio. Il drone sarebbe lo strumento più discreto e meno invasivo per individuare chi si macchia di questo reato: il piccolo apparecchio, che emette appena un ronzio, potrebbe sorvolare le zone ritenute critiche (che la Forestale conosce e già monitora, anche con le fototrappole), inviare le immagini all'operatore - che in tempo reale le studia attraverso un monitor collegato all'apparecchio – e consentire così di fermare il bracconiere. O per lo meno di identificarlo.
«In questo caso si avrebbe una migliore copertura del territorio», evidenzia Furlan. Il che aiuterebbe anche ad individuare eventuali discariche abusive, o frodi nel settore agroalimentare, strutturato con regole molto rigide il cui rispetto, oggi, si verifica o usando l'elicottero o andando di persona negli appezzamenti coltivati.
Furlan porta l'esempio dei vitigni: «La legge dice che non si possono produrre più di 150 quintali di uve per ettaro, in media. Le immagini trasmesse dal drone permetterebbero di avere un quadro della produzione e di intervenire nel caso in cui si verificasse un illecito». Il tutto, di nuovo, risparmiando risorse preziose, perché si eviterebbe di utilizzare l'elicottero o di inviare il personale specializzato a compiere lunghe indagini. «Si tratta di un nuovo modo di pensare, di una nuova modalità operativa», conclude Furlan, che si augura di poterla mettere in pratica quanto prima. La mini rivoluzione nel campo della vigilanza ambientale non ha costi eccessivi: un apparecchio in grado di volare una ventina di minuti e di trasmettere immagini (foto e video) a terra costa attorno ai duemila euro. Volendo si potrebbe abbinarci anche un visore, una specie di occhiale che, indossato, offre all'operatore la stessa visione che ha la telecamera montata sul drone. Costa tra i tre e i quattrocento euro.
si l'ho visto il servizio parlano anche di coltivazioni di maria.... qua servono le batterie antidrone ... poi come mai l'articolo parla di 2000 euro mentre il tg2 5000?
già stanno gonfiando i costi?
Non mi stupirei se un giorno arrivasse il drone di quartiere.
Quel giorno saremo a farci i fattacci nostri,ci gireremo verso la finestra e lui sarà li,a sbirciare per vedere se stiamo rispettando la legge a casa nostra.Fuck!
Ragazzi.....preparatevi al tiro al piattello........:icon_lol:
ma cosa sarebbe questo drone???? O_O
son questi quando lo vedi spara :armati15:
https://www.enjoint.info/forum/attach...1&d=1378916185
E' proprio quello che intendevo col tiro al piattello, rasta. :biggrin2:
E se ne vedo uno mentre sono alla finestra di casa......un po' di training non fa mai male :roflmao:
Perché con la scusa di andare a controllare questo e quell'altro.......intanto riprendono TUTTO durante il passaggio.
E mi piacerebbe proprio sapere se per la privacy questo sia legale.....dato che non ci sono cartelli che ti indicano "occhio, passaggio droni".
POOL!!! .....:armati15:
Comunque nel caso di questi droni non è che hanno un raggio d'azione così ampio,della serie non è che da casa vanno a giro per il monte in cerca di questo o quello :icon_twisted2:
Ah vuoi dire che si fa prima a sparare a quello che lo sta radiocomandando? :biggrin2:
proprio oggi ho letto un articolo di vice di un piccolo paese del colorado che si è stufato dei droni siccome una nuova ordinanza li fa volare più bassi e piu vicini a loro e siccome per loro il governo sta violando leggi federali li abbattono!
tiro e sparo si!!
me lo porto anche a casa quel bel giocattolino!!!
lo vedrei bene bene con un paio di gopro incollate!! :)
le armi da fuoco in casa mia non mancano... eredità di mio padre che era appassionato...ottimo bersaglio per far fuori un pò di cartucce :D
vabbè, vorrei tanto essere il bracconiere che lo vede, sai che gusto a impallinarlo :rolfmao:
Esattamente rasta.
I droni da 300 euri che usano a riprendere durante le gare freestyle di motocross Red Bull ad esempio arrivano a 500 mt circa e li guidano anche via smartphone. Se tanto mi da tanto...dei droni da migliaia di euri guidati attraverso una stazione di controllo posson coprire tranquillamente chilometri.
Non stupirti, non so dove abiti, ma a Milano ci sono già da 5/6 anni (grazie alla Moratti) e vengono usati dalla polizia locale... per cosa?!? Secondo me per farsi le seghe guardando le tipe nel bagno di casa loro!!! 4000 euro CADAUNO, per farsi le pippe!!!:sm_clapper::sm_clapper::roflmao:BRAVI!
Ma fatevi 2/3 pipe, che vi fà meglio!!!!:yes:
contraerea in costruzione....
Forse mi sono espresso male...se parliamo di un drone tipo il parrot che può essere mandato tramite iPhone le distanze giustamente sono brevi...se parliamo di quelli usati in occasione del terremoto in Emilia copriranno sicuramente distanze più lunghe,ma non se ne vanno in giro su e giù per i monti,per quelli 4000€ credo ci compri solo la stazione di controllo,ma parliamo di attrezzatura militare non certo articoli da forestale,in quel caso sicuro che girottolano dove vogliono come e quando vogliono altrimenti dubito che si scomodino con un giocattoli simile per trovare due piante su un terrazzo,salvo che il buon vicino non abbia chiamato lui :polliceu:
mmm...quasi,quasi me lo compro io un drone e me ne vado su e giu per i greppi e balconi a cercarvi le piante :mf_pcwhack:
apparte le cazzate,credo che il futuro raganja è questo,in campo di robotica si stanno facendo notevoli passi in avanti,non mi stupirei se tra 15-20 anni si parlerà di zanzare drone e A.I....qui va a finire che ci ritroviamo minimo una telecamera a testa,in stile nuvoletta di Fantozzi.
Caro uui, purtroppo ci sei andato più vicino di quello che pensi, siamo già entrati in un film di fantascienza.
Leggetevi questo, si può scaricare anche il Manuale di sopravvivenza ai droni, è corto, è in inglese ma si può scaricare la versione in italiano e altre lingue, trucchetti utili per neutralizzare lo spionaggio dei droni. Purtroppo non mi sembra che ci sia niente di utile per le piantine outdoor. Però aiuta a capire come funzionano e che limiti e punti deboli hanno. E come disturbarli.
Comunque sono tremendi. Possono spiare da chilometri di altezza, sono silenziosi ed hanno la visione termica notturna, come gli elicotteri e gli aerei militari. :plane: :superman:
Bisogna legalizzarla la canapa, sennò massacreranno i coltivatori outdoor!
http://www.tomshw.it/cont/news/droni...l#.Usr409LuKE7
Droni, il primo manuale di sopravvivenza di Pino Bruno, 02 gennaio, 2014 12:17
Come difendersi dall'invasione dei droni? La risposta nella Drone Survival Guide, frutto del lavoro del designer olandese Ruben Pater.
Ce ne saranno sempre di più, sulle nostre teste. Secondo The Washington Times, già ottantasette nazioni usano droni per scopi militari, mentre la Federal Aviation Administration (FAA) stima trentamila droni civili in volo sugli Stati Uniti entro vent’anni.
Qualche giorno fa la stessa FAA ha ampliato la gamma di sperimentazione dei piccoli velivoli senza equipaggio. Alla sorveglianza aerea anche per scopi meteo e alle esigenze delle forze dell’ordine si sono aggiunti i droni portapacchi, l'irrorazione delle colture, l'individuazione di bracconieri. Va detto che Amazon, UPS e DHL stanno già pensando alle consegne a domicilio di alcuni prodotti, mentre si scaldano in panchina redazioni giornalistiche e paparazzi.
L'Italia è uno dei primi paesi in Europa a vantare un regolamento per l'uso dei droni, e dei mezzi aerei a pilotaggio remoto (APR) in genere. L'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC) ha deliberato un Regolamento che, in attuazione dall’articolo 743 del Codice della Navigazione, fornisce i requisiti per assicurare l’impiego di questi mezzi in condizioni di sicurezza.
Si tratta di un grande passo in avanti poiché non esiste ancora uno standard di riferimento europeo e neanche una linea guida dell'International Civil Aviation Organization. La Circolare applicativa entrerà in vigore dopo 60 giorni dalla pubblicazione del documento sul sito dell'Enac.
D’altronde l’Italia sta facendo grande uso di droni militari. Nel numero di Wired in edicola c’è un interessante reportage di Federico Petroni dalla base aeronautica di Amendola, in Puglia, che ospita MQ-9 Reaper e MQ-1 Predator. Si scopre così che il debutto nei cieli italiani è avvenuto per garantire la sicurezza del vertice Italia-Russia del 2007 a Bari. Missione bissata nel 2009 con il G8 dell’Aquila. Dal 29 ottobre del 2013, poi, i droni decollano ogni giorno da Amendola per partecipare alla missione Mare Nostrum.
Droni dappertutto, dunque. Dovremo imparare a convivere e …a sopravvivere. Seguendo ad esempio i pragmatici consigli della pur non esaustiva Drone Survival Guide http://dronesurvivalguide.org/index.html, frutto del lavoro del designer olandese Ruben Pater. Il manuale è disponibile anche su foglio di alluminio, da usare come specchio riflettente per "abbagliare" le telecamere dei droni.
Il manuale di sopravvivenza ai droni è questo:
http://dronesurvivalguide.org/index.html
è in inglese, ma alla fine ci sono le traduzioni in svariate lingue, anche in italiano.
Così come esistono metodi per sabotare* le normali connessioni wifi (quelle a 2.4Ghz) esisteranno sicuramente metodi per il sabotaggio delle comunicazioni dei droni (canale video e canale di controllo)....
e che succede quando il drone perde il segnale della centrale operativa ? ....:whislting:
...:polliceu:
* per i semplici "droni caserecci" ad esempio, basta accendere uno di quegli apparecchi cordless usati in casa per la ripetizione del segnale tv... sono quelli che in genere si usano se hai un videoregistratore/dvd/decoder attaccato ad una tv in una stanza e vuoi vedere le stesse cose anche su un'altra tv. Il risultato è assicurato: l'apparecchio, che costa poche decine di euro e trasmette in analogico, interrommpe, tramite disturbo, tutte le comunicazioni wireless digitali. In certi casi causa un blocco del pc a me accadeva per via di un bug del driver wireless.
Alla stessa maniera del ripetitore cordless è potenzialmente possibile attaccare anche droni non caserecci (tipo quelli dei vigili urbani e della forestale) facendo trasmissioni analogiche puntando un'antenna direzionale verso i droni (abbattendoli, facendoli precipitare).
Sarebbe possibile farlo anche usando attrezzatura digitale (ad esempio il software mdk3 e simili, con una scheda 802.11a [5Ghz] ) ed una antenna direzionale.
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Per ciò che riguarda invece i droni militari ad alta quota lunga percorrenza , si tratta di droni che trasmettono le immagini al satellite, il quale poi le rimanda a terra in modo da farle ricevere alla stazione base.
Proprio per questa debolezza in passato, e credo tutt'ora, è stato possibile intercettare le immagini catturate dai droni militari
Per farlo serve una scheda DVB-S (dove S sta per statellitare) per computer ed una antenna parabolica.
I segnali satellitari militari che trasmettono in diretta le riprese dei droni si trovano su precise frequenze (le Ku-band ) e sono stati intercettati con successo da Adam Laurie.
Il link non lo trovo, ho trovato però un articolo del Guardian, utile per iniziare la ricerca delle fonti utili al contrattacco, in cui si parla di questo:
http://www.theguardian.com/technolog...-drones-hacked
<<The weakness has been known for a very long time. In February this year Adam Laurie, an "ethical hacker" who has spent a lot of time looking at satellite feed hacking, told the BlackHat conference that "anyone with a [satellite] dish can see data being broadcast" and that "things you would expect to be secure turn out not to be secure. The most worrying thing is you can just see all this data going by." He has been at it since the 1990s – and in 1997 could see French TV reporters beaming back closed circuit coverage of Princess Diana's death to the UK over unsecured feeds.
The only surprise is that the US army is surprised – given that it has known since the 1990s that the "downlink" (from the satellite) of the drone video was unencrypted. >>
Ovviamente il "giornalismo" aggiunge del suo, distorcendo un po' le cose.
Infatti non è affatto un caso che il feed sia "unencrypted".
Dato che i droni sono in movimento e dato che il feed è video, non c'è problema se a causa di interferenze o pessimo segnale si perdono alcuni fotogrammi (è la stessa logica sensata usata per la trasmissione a/v delle videocamere per videosorveglianza: spesso si usa UDP anzichè TCP proprio per questo). Usare invece una trasmisisone criptata porterebbe invece più svantaggi che benefici:
1) La posizione del drone è comunque rilevabile per altri mezzi (radar, fonte della trasmissione, calore dei motori , ecc) quindi non è necessaria privacy per ciò che il drone riprende: essa infatti non contribuisce per niente a celare la posizione del drone.
2) Criptare le comunicazioni porterebbe ad una maggior perdita del feed (più fotogrammi persi) nel caso (molto frequente) di interferenze o di basso segnale.
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OT: per quanto riguarda i "droni bassi" (forestale, ma anche droni caserecci) consiglio tutti quanti di munirsi di funi/liane.... :)
... fa sempre comodo catturare un drone :polliceu:
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consiglio per i "guerrilla gardeners": non andate mai nei campi sprovvisti di cacciavite!! ... potreste trovare qualcosa di utile da smontare :)
apperò! GPS jamming/spoofing! non ci avevo pensato :specool:
Dal manuale di soppravvivenza postato da Pawan Kumar due posts fa:
<<1. Spoofing GPS. Un piccolo, portatile trasmettitore GPS può inviare falsi segnali e disturbare i sistemi di navigazione del drone. Questo può essere usato, ad esempio, per guidare in drone in un percorso autodistruttivo o per dirottarlo e farlo atterrare su una pista.>>
nota: per "dirottarlo e farlo atterrare su una pista" uno dovrebbe sapere in anticipo qual'è la base/aeroporto di riferimento del drone..... per poterlo ingannare