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Ho incontrato Giovanardi e gli ho detto di vergognarsi
Metà ottobre 2013, zona Montecitorio a Roma. Ero lì per lavoro. L'ho visto passare per caso, circondato da una serie di tirapiedi e portaborse o simili. Ho dovuto fermarlo. Gli ho messo in mano una copia di Dolce Vita (che avevo con me casualmente) e mi sono presentato.
(Nella seconda foto in basso io sono quello più a destra, alto, di schiena).
Mentre sfogliava la rivista disgustato, gli ho detto subito la mia-nostra posizione, ovvero quella di antiproibizionisti convinti dopodiché gli ho chiesto se si rendeva conto di quanti danni aveva fatto con la sua legge vergognosa. Il tutto in modo civile e pacato naturalmente. Gli ho detto che parlavo a nome di migliaia di persone a cui aveva rovinato la vita e che avrei potuto raccontargli innumerevoli storie di ragazzi che si erano suicidati e padri di famiglia sul baratro per colpa sua.
Chiaramente copriva le mie frasi con le sue dicendo che lui ha salvato gente con la sua legge e che gli scienziati gli hanno detto e provato che le canne bruciano il cervello.
A quel punto mi ha ridato la copia della rivista e ha fatto per andarsene allora ho cambiato tono proponendogli un confronto, un'intervista, un dibattito pubblico. Si è reso disponibile e mi ha dato il suo numero di cellulare che ho annotato. Prima che se ne andasse ho provato a fargli fare una foto con Dolce Vita in mano, senza qualche particolare motivo, mi è venuto d'istinto e lui si è rifiutato (vedere prima foto). E' tutto.
Racconto solo adesso questo episodio, a distanza di 3 mesi, perchè nel frattempo ho pensato a vari modi per imbastire quel confronto che gli avevo proposto. Non ho trovato alcuna soluzione che mi convincesse perchè sono giunto alla conclusione che non può esserci un confronto costruttivo con un essere del genere. E il suo numero di telefono (che ho salvato in rubrica col nome "Giovanardi shit" e che mi fa quasi schifo tenere là), lo scriverò sul cesso di qualche autogrill prima di cancellarlo dalla mia rubrica.
Giovanardi mi fa solo pena e un po' di ribrezzo, è inutile perderci tempo ed energie. L'inevitabile ondata antiproibizionista lo sta travolgendo e presto (speriamo) la sua legge sarà solo un triste ricordo.
Mi sembrava giusto mettervi al corrente e raccontarvi questo aneddoto.
