Ragazzi, permettetemi di sottoporvi una mia osservazione che deriva dalla esperienza personale.
Negli ultimi tempi ho avuto occasioni di discutere in ordine alle posizioni venutesi ad evidenziare nel fronte antiproibizionista e, soprattutto, in ordine a talune proposte di legge.
Di fronte all'arroganza ed alla superbia di molti politici (sedicenti antiproibizionisti) ho proposto loro di confrontarci pubblicamente per verificare le nostre posizioni ed offrire un contributo di idee.
Beh, cari amici, sono ancora in attesa che qualcuno di costoro si degni di rispondermi.
Oddio io non sono nessuno e non sono un collettore di voti.
Temo, quindi, che la disponibilità al confronto esista - in tutti politici, anche quelli di sinistra -solo a chiacchiere e nei confronti di coloro che non possano turbare l'idea precostituita e ritenuta immutabile, con le loro osservazioni.
I talk show sono concepiti proprio per non creare un confronto di idee e concetti e fornire un quadro della situazione, ma per rendere omogeneo il pensiero espresso.
I politici, ormai sono infastiditi da chi - non politico, ma certamente più esperto di loro nello specifico - cerchi di fornire elementi valutativi, perchè questi elementi possono determinare (e spesso determinano) uno squassamento di verità precostituite e comode.
Della serie non disturbiamo il manovratore.