La mia droga giovanile fu la musica.
Ero completamente dipendente da lei.
Ne ascoltavo tantissima. Di tutti i generi. Sono una peripatetica della musica.

Mi piacevano i Cure, ma anche Frank Sinatra, gli Earth Wind and Fire. Rimanevo sveglio per vedermi i video di Madonna su DJ television.
Aspettavo con ansia Thriller (alle due di notte lo trasmettevano). Un musical in cinque minuti. E la voce di Vincent Price alla fine.
Police, Duran Duran, Elio e le storie tese, Aereosmith, Pink Floyd, Bob Marley, Mozart. Le variazioni Goldberg suonate da Keith Jarret. Tutto.

E poi suonavo. Ero un pianista di piano bar, come cantava De Gregori.
Un vecchio pianista di Piano bar. Quello a cui si poteva chiedere una canzone.

Magari non la sapevo. Come fà .. dimmi dimmi un po' come fà ?...

E si creava un'atmosfera di complicità tra me che provavo a suonarla e la persona che provava a ricordarla. E poi...\"ahhh si si\"..e si cominciava a cantare insieme. Non era più quella canzone lì...diventava un'altra.
Battisti a ritmo di Blues. Canzoni napoletane a reggae.
Sbagliavi un accordo. Ma vabbeh... ci stava...

Napul'è solo pianoforte e voce. Ho fatto venire i brividi a più di un partenopeo.

Poi arrivò il karaoke. La base. Come la base ? La base la fanno le mie mani, magari il ritmo se non c'è la batteria può essere sintetico, va bene. Ma gli accordi ce li metto io.

No. Karaoke. La canzone così com'è. E vince chi la fa esattamente così com'è.
Cominciai a pensare che fosse una gara di imitatori.
Senti senti quello come fa Sting. Uguale !

E mi sento Sting, allora scusa. Ma no, Non capisci. L'allenamento, lo sforzo, la bravura era cantare COME freddy mercury.

Ohh avevo un amico che faceva Show must go on. UGUALE.
E mi invitavano nelle varie band. Ecco, senti come fanno qui, questo controtempo, l'accordo esattamente dopo due secondi. UGUALE.

E no ragà . Io suono per divertirmi. Mica devo fa à gara con Keith Emerson.
E' più bravo lui, ha già vinto.
Nessuno più canta nelle feste. Solo quelli molto bravi. E cantano col karaoke.

\"Te vojo bene assai...\". Caruso. Dalla.

Mollai.

Pure qui UGUALE. No. Sul lavoro devo essere uguale. Questa non era arte ?
Questa non era invenzione? No, è imitazione del perfetto. Karaoke. Come il neoclassicismo.
E non suonai più.

Sono un vecchio. Vedo ste band bravissime. Rifanno Ligabue. UGUALE.
Proprio COME Vasco. Gli Oasis suona(va)no come i Beatles. Ma se glielo dici quei due fighetti dei Callagher si incazzano.

No ragà . Crescita zero. Sviluppo zero. Altro che Renato Zero (uno dei più grandi innovatori, anzi direi rivoluzionari, dello spettacolo italiano che ora, purtroppo, copia solo se stesso).

Ieri ho rimesso le mani sulla tastiera.
Due accordi. La mano sinistra dopo sei anni è una piantina secca.
Si riprenderà .
Ho voglia di aria nuova. Ho voglia di sbagliare gli accordi. Di dimenticarli.
Di metterci note nuove. Di mettere una strofa al posto dell'altra.

Morirà il karaoke.