Siamo al pour parler neh! (Dante non mi picchiare ti prego ahahahah!)

Allora ho letto quello che Lei ha scritto avvocato e se prima ero confuso, adesso navigo completamente senza bussola.

Sigarette e alcol sono legali e senza controllo alcuno sulla distribuzione ahimé (il VM 16 è ridicolo così), purtroppo come Yomi, anch'io ho avuto episodi di alcolisti in famiglia e sono letteralmente terrorizzato all'idea che un giorno i miei figli possano fare i "trasgressivi" facendo party alcolici. Credo che per me, come per altri, ci si augura che se proprio devono fare la cazzata (scusate il francesismo, ma quando ci vuole), lo facciano fumandosi una canna o diverse canne, piuttosto che prendere l'abitudine di divertirsi con l'alcol (birra, vino o simili). Trovo tra l'altro pericolosissimo certi discorsi del tipo "Un bicchiere a pasto fa bene", perché prima di tutto non è vero nella maniera più assoluta e poi veicola un messaggio sbagliatissimo (chiedo scusa per il superlativo).
Ok! Questo però è un altro discorso, che esula dalla questione principale.

Quello che non capisco della sua definizione di legalizzazione sono alcuni punti:

1) Dice che legalizzando (la cannabis) si, cito testualmente, "potrebbe essere quello di potrere agire giudiziariamente per discriminazione contro coloro che sostenessero la nocività delle droghe". Però alcol e sigarette sono legali e posso tranquillamente sostenere che sono nocivi con tanto di studi a confortare questa tesi, al massimo non posso dire che le Marlboro sono più nocive delle Camel. Anzi, in teoria potrei pure iniziare una campagna contro l'alcol (e a ragion veduta direi). Non lo so, non mi sembra così automatica 'sta cosa. Poi magari mi potrei scontrare contro le varie lobby, ma detto tra noi, ci sta un bel "SUCA" grosso come una casa, perché non possono negare l'evidenza. Sulle sigarette e tabacco sono già riportate frasi da vero terrorismo psicologico e voglio vedere chi tenta di dire che è discriminazione. Eh!

2) Dice anche: "oppure di ritenere di potere tenere liberamente qualsiasi condotta (anche pericolosa) una volta assunto sostanze, senza incorrere in conseguenze di sorta (una vera e propria irresponsabilità)", però questa cosa non mi risulta. Se guido la macchina con una percentuale nel sangue di alcol superiore ad una certa soglia, incorro in gravi sanzioni, giustamente visto che sono un pericolo per me stesso e per gli altri.
... e non voglio discutere se la soglia sia giusta o sbagliata.

3) Questa: "Potrebbe, dunque, ad esempio essere richiesto da taluno che lo Stato finanzi acquisti di stupefacenti, tramite enti pubblici, oppure, più in generale, che vengano approntate misure per favorire la proliferazione dell'assunzione di stupefacenti." mi sembra onestamente impossibile, da ignorante quale sono neh! Difficile che io possa chiedere allo stato di finanziarmi l'acquisto di sigarette, soprattutto in virtù del fatto che fanno malissimo (tra l'altro sono pure un forte tabagista).

nota a parte: Lei poi parla di legalizzazione di tutti gli stupefacenti, io mi riferisco di solito solo alla cannabis, non mi sento al momento così anti-proibizionista. Andiamo avanti però.

4) D'altra parte non mi sento di dover essere discriminato perché mi faccio un canna (e me ne faccio), tanto quanto quello che si fa un paio di birre la sera (ogni tanto anche quelle mi faccio) o di chi si fuma le sigarette (pure quello, sono un vizioso). Sarà che trovo la cannabis, se assunta con la giusta moderazione, un peccato veramente veniale, rispetto a sostanze molto più pesanti. La cannabis non fa bene ad una persona sana, ma non lo fa neppure l'alcol e le sigarette, anzi a mio modo di vedere sono pure peggio, e non per questo vengo discriminato sulla base di quelle abitudini (alcol e sigarette). Però su questo mi sa che concordiamo.
Di contro trovo giusto controllare tutte quelle persone che hanno lavori di grande responsabilità: pilota d'aereo, autista di pullman, mulettista etc.

Insomma per tagliare corto, altrimenti rischio di stra-parlare come al mio solito, mi immagino che un legislatore serio (gosh!) non dica: "Andate ragazzi, drogatevi e fate proseliti", ma che come per le sigarette e l'alcol preveda una serie di (non so come scriverlo) codici ad hoc. Anzi, c'è da sperare che a differenza dell'alcol, dimostri maggiore prudenza, magari pure una discreta ipocrisia, siamo pur sempre in Italia, ma difficilmente mi immagino una situazione per come la descritta lei, parlando di legalizzazione di cannabis.

... ripeto che siamo al pour parler neh! Scrivo ciò per confrontarmi su questo tema, anche perché di cultivo c'è già tutto sul forum e prima che io possa scriverne anche solo da ignorante ne passerà di tempo.