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Discussione: Grande avvocato!

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  1. #1
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    In sintesi.
    Come ho detto più volte un diritto e' una situazione personale che viene ritenuta meritevole di tutela giuridica. Non credo sia necessario fare esempi .
    Tutte le sostanze che attraverso un'assunzione anche a dosi minime, possono creare una condizione di alterazione psico fisica rientrano nel concetto di stupefacenti.
    Per convenzioni internazionali si sono stabiliti elenchi che ricomprendono sostanze del tipo indicato e che, quindi, sono vietate.
    Secondo la farmacopea (non entro nella fondatezza del giudizio, che mi limito a riportare) i derivati della cannabis, così ome le droghe pesanti,hanno un effetto drogante anche a dosi minime.
    Questo e' il dato che le renderebbe tutte nocive e le distinguerebbe - scientificamente - da sigarette ed alcol.
    Ribadisco non sto affermando che il ragionamento sia giusto, mi limito ad una ricostruzione di argomenti.
    Sino a che sul piano scientifico questa sarà la situazione, la legalizzazione non è' possibile, neppure sul piano parziale, cioè limitatamente a derivati della cannabis.
    Non può esservi il diritto ad assumere liberamente sostanze che incidono sulla psiche, perché in tale modo quasi condotta compiuta sotto l'effetto degli stupefacenti (magari per rinforzare un proposito altrimenti inattuabile) verrebbe valutata come normale,o comunque non grave come invece deve essere considerata.
    Si potrebbe, quindi, legalizzando, permettere di guidare un veicolo dopo avere assunto sostanze, creando un situazione di pericolo assoluto. Si dovrebbero, così, introdurre soglie percentuali come per l'alcol, ma si tratterebbe di scelte controverse .
    Il parallelo con le sigarette non regge perché sigarette, per quanto nocive, non producono effetti psicotropi.
    Devo dire - per quanto condivida in pieno e senza riserve le vs. Conclusioni riguardo all'alcol - che L'alcol, spesso, invece, crea disturbi connessi con la personalità se assunto, però, in quantità indubbiamente superiore agli stupefacenti.
    Come potete capire la legalizzazione presuppone un intervento legislativo di rilevante e difficile complessità' .
    Le depenalizzazione pone, invece, l'assuntore nella condizione di non essere perseguito ne' penalmente, ne' amministrativamente .
    Essa importa una presa di coscienza e di responsabilizzazione da parte del singolo.
    Si trattadell'esercizio cosciente di una facoltà del privato cittadino, che impone l'approccio anche a doveri civici.
    Credo, comunque, alla soluzion del problema non giovino certo forme di vittimismo. Chi fa uso di cannabis non è più ritenuto un drogato, ne' un diverso.
    Si tratta di una scelta condivisibile o meno, ma che non comporta di norma discriminazione.
    Il sentire sociale distingue nettamentw fra cannabis da un lato, eroina e cocaina, dall'altro.
    Resta, però, il fatto che mentre la depenalizzazione dell'uso di qualsiasi sostanza e' concepibile perché non si tratta di condotta assimilabile allo spaccio, la legalizzazione, polche' comporterebbe necessariamente un intervento generale per tutte le droghe, permetterebbe a proliferazione incontrollata anche di sosTanze pericolose.

  2. #2
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    Citazione Originariamente Scritto da Avv. Zaina Visualizza Messaggio
    In sintesi.
    Come ho detto più volte un diritto e' una situazione personale che viene ritenuta meritevole di tutela giuridica. Non credo sia necessario fare esempi .
    Tutte le sostanze che attraverso un'assunzione anche a dosi minime, possono creare una condizione di alterazione psico fisica rientrano nel concetto di stupefacenti.
    Per convenzioni internazionali si sono stabiliti elenchi che ricomprendono sostanze del tipo indicato e che, quindi, sono vietate.
    Secondo la farmacopea (non entro nella fondatezza del giudizio, che mi limito a riportare) i derivati della cannabis, così ome le droghe pesanti,hanno un effetto drogante anche a dosi minime.
    Questo e' il dato che le renderebbe tutte nocive e le distinguerebbe - scientificamente - da sigarette ed alcol.
    Ribadisco non sto affermando che il ragionamento sia giusto, mi limito ad una ricostruzione di argomenti.
    Sino a che sul piano scientifico questa sarà la situazione, la legalizzazione non è' possibile, neppure sul piano parziale, cioè limitatamente a derivati della cannabis.
    Non può esservi il diritto ad assumere liberamente sostanze che incidono sulla psiche, perché in tale modo quasi condotta compiuta sotto l'effetto degli stupefacenti (magari per rinforzare un proposito altrimenti inattuabile) verrebbe valutata come normale,o comunque non grave come invece deve essere considerata.
    Si potrebbe, quindi, legalizzando, permettere di guidare un veicolo dopo avere assunto sostanze, creando un situazione di pericolo assoluto. Si dovrebbero, così, introdurre soglie percentuali come per l'alcol, ma si tratterebbe di scelte controverse .
    Il parallelo con le sigarette non regge perché sigarette, per quanto nocive, non producono effetti psicotropi.
    Devo dire - per quanto condivida in pieno e senza riserve le vs. Conclusioni riguardo all'alcol - che L'alcol, spesso, invece, crea disturbi connessi con la personalità se assunto, però, in quantità indubbiamente superiore agli stupefacenti.

    Come potete capire la legalizzazione presuppone un intervento legislativo di rilevante e difficile complessità' .
    Le depenalizzazione pone, invece, l'assuntore nella condizione di non essere perseguito ne' penalmente, ne' amministrativamente .
    Essa importa una presa di coscienza e di responsabilizzazione da parte del singolo.
    Si trattadell'esercizio cosciente di una facoltà del privato cittadino, che impone l'approccio anche a doveri civici.
    Credo, comunque, alla soluzion del problema non giovino certo forme di vittimismo. Chi fa uso di cannabis non è più ritenuto un drogato, ne' un diverso.
    Si tratta di una scelta condivisibile o meno, ma che non comporta di norma discriminazione.
    Il sentire sociale distingue nettamentw fra cannabis da un lato, eroina e cocaina, dall'altro.
    Resta, però, il fatto che mentre la depenalizzazione dell'uso di qualsiasi sostanza e' concepibile perché non si tratta di condotta assimilabile allo spaccio, la legalizzazione, polche' comporterebbe necessariamente un intervento generale per tutte le droghe, permetterebbe a proliferazione incontrollata anche di sosTanze pericolose.
    Grazie Avvocato, e comunque io la pensi, continui così!

    Allora, è vero che il tabacco non è psicotropo, ma essendo legale, è di facile accesso, anche ai bambini e alle donne incinte: per queste categorie, ad esempio, è dannoso anche a livello mentale, per effetto collaterale. Basta ricordarsi il primo sigaro o la prima marlboro, da adoloscenti, o, a stomaco vuoto e in condizioni fisiche debilitate, anche da adulti. Le donne incinte, danni gravi al feto, oltre che a loro stesse.

    L'alcool, peggio ancora: è di facile accesso quanto e forse più del tabacco, dannosissimo prima della fine della crescita, e soprattutto, c'è chi non lo regge, e al quale basta un bicchiere.

    Dottor Zaina, io fumo da 23 anni, e non ho mai avuto casini, quanti ne ebbi con l'alcool (incidenti e cazzate varie). Sono sempre andato a lavorare, ho una famiglia, degli amici, interessi, ecc, diciamo che sarei socialmente accettabile, come tutti noi qua.
    Solo mi faccio le canne, e la volta che mollai per più tempo, fu durante l'operazione per estirpare un tumore e confezionare una stomia, e i successivi due giorni: al terzo vennero a trovarmi amici, e ci fumammo uno spinello sul terrazzo della clinica.


    Dovremo fare una prova, una sfida alcool vs cannabis:
    iniziamo al mattino, io mi faccio una cannetta,
    0.3 grammi, dose media con cannabis decente;
    lo sfidante, un superalcolico, dopo colazione.
    E andiamo avanti così, ogni ora, per 15 ore della giornata,
    poi ricominciamo la mattina dopo, andiamo avanti così,
    e vediamo chi molla prima.


    In ultimo, è dal 1976 che è legale in Olanda, e non mi sembra proprio un paese, avvolto dal caos.

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    "Rammentiamoci sempre che ogni qualvolta lasciamo scritto qualcosa,si lascia solo delle parole messe li,ognuno poi le interpreta come vuole,non é la stessa conversazione fatta faccia a faccia .." cit. Dantep

  3. #3
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    Citazione Originariamente Scritto da La Haine Visualizza Messaggio
    Su punto 2 ammetto una predisposizione decisamente proibizionista, non tanto perché padre di due ragazzi, ma perché da ex (sic!) ragazzo "moderazione" e "responsabilità" erano solo due parole sul dizionario
    Se ci pensi bene legalizzare e regolamentare il mercato della cannabis sarebbe un modo per impedire ai minorenni di avvicinarsi agli stupefacenti, tipo prevedendo, come forse ha già proposto qualcuno, locali autorizzati nei quali per accedere e comprare stupefacenti bisogna mostrare OBBLIGATORIAMENTE un documento d'identità. Uno spacciatore probabilmente non si fa molti scrupoli a vendere a dei pischelli, un venditore autorizzato se ne farebbe qualcuno in più.

    Citazione Originariamente Scritto da Avv. Zaina Visualizza Messaggio
    Si potrebbe, quindi, legalizzando, permettere di guidare un veicolo dopo avere assunto sostanze, creando un situazione di pericolo assoluto. Si dovrebbero, così, introdurre soglie percentuali come per l'alcol, ma si tratterebbe di scelte controverse .
    Non ho capito il collegamento tra legalizzare la droga e il consentire a tutti di guidare sotto effetto di droghe senza essere puniti. C'è già una legge che vieta di guidare in stato di ebbrezza e sotto effetti di stupefacenti, non capisco perché "si tratterebbe di scelte controverse"

    Il parallelo con le sigarette non regge perché sigarette, per quanto nocive, non producono effetti psicotropi.
    Devo dire - per quanto condivida in pieno e senza riserve le vs. Conclusioni riguardo all'alcol - che L'alcol, spesso, invece, crea disturbi connessi con la personalità se assunto, però, in quantità indubbiamente superiore agli stupefacenti.
    Se fosse una questione di rapporto quantità-alterazione mente (ovvero dire "bastano tre tiri di spinello per avere un'alterazione significativa della mente, mentre col vino ci vogliono tre bicchieri" - ovviamente è generico, la cosa varia da persona a persona) allora andrebbero proibiti anche i sonniferi, dato che un solo sonnifero stende tutti. Così come tanti altri farmaci e sostanze legalissime.

    Resta, però, il fatto che mentre la depenalizzazione dell'uso di qualsiasi sostanza e' concepibile perché non si tratta di condotta assimilabile allo spaccio, la legalizzazione, polche' comporterebbe necessariamente un intervento generale per tutte le droghe, permetterebbe a proliferazione incontrollata anche di sosTanze pericolose.
    Può sembrare un paradosso ma la legalizzazione di quelle "sostanze pericolose" renderebbe le stesse molto molto meno pericolose di quanto non lo siano ora in stato di proibizione, per una semplice questione di qualità e di controllo. È un discorso che se non ricordo male ho fatto su un altro thread: di eroina si muore solo per overdose, la stessa morte nella quale incorre chi assume troppi sonniferi. Tutte gli altri tipi di morte non sono dovuti all'assunzione dell'eroina in sé, ma ad altri fattori che si originano dallo stato di proibizione (il classico esempio è quello delle sostanze aggiuntive che gli spacciatori mettono per farla pagare di più, una di queste sostanze provoca il parkinson; un altro esempio è l'utilizzo di siringhe non sterilizzate).
    Ultima modifica di M'agganjo; 23-05-13 alle 16:41

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