(ANSA) - ASCOLI PICENO, 24 OTT - Spingere una ragazza in bici appoggiando la mano sul suo fondoschiena non è sufficiente per configurare il reato di atti sessuali. Lo ha stabilito il gup di Ascoli che ha assolto un giovane ascolano dall'accusa di atti sessuali, condannandolo a 8 mesi per la violenza privata, visto che, comunque, la giovane non gli aveva chiesto di spingerla, men che meno di toccarla. I due erano fermi a un semaforo: lui in scooter, lei in bici, e il giovane aveva pensato bene di aiutarla a ripartire.