no Irie...che possano vedere quello che vedremo noi...
la cannabis regolamentata e resa legale...
e così capiranno che ci son cose ben più importanti da fare...

Grazie Rolls...il problema di questo paese è la mancanza di memoria a lungo termine...

Manca la memoria di cos'erano gli anni '70 per persone come Casalone...e oggi alcuni si permettono di ascoltarlo con sufficienza...manca la memoria di cosa fecero Craxi e la Jervolino...
Manca la memoria della vittoria del referendum del 1993...

Una pianta senza radici crescerebbe ?

Ancora grazie Rolls...ricordiamoci tutti quella pagina...
e poi..agiamo secondo la nostra natura...
io avrei un'idea...

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Un anno fa. Uno schermo blu al posto della comunità .

La polizia postale sequestrava mariuana.it

58 (poi divenuti molti di più) utenti del sito venivano perquisiti ed arrestati.

Alcuni nomi, tra i quali quello del webmaster di mariuana.it, si ritrovarono sui giornali associati ad aggettivi come spacciatore e trafficante.

Molti giovani si son visti arrivare poliziotti a casa per una fotografia.

Rete di spacciatori on – line, si leggeva.

Oggi sappiamo che le posizioni di molti indagati si sono risolte con l’archiviazione o con l’applicazione di pene minime. Per fortuna. Ma tutto ciò è costato molto, soprattutto economicamente.

Il sito è tornato al suo normale funzionamento. Ma la comunità , invece di compattarsi ancora di più, magari collaborando con gli altri forum promotori di una cultura della cannabis, si è invece notevolmente dispersa.

L’approvazione, da parte di Berlusconi e Ciampi, della legge 49/2006 che modifica il dpr 309/90 sulla disciplina degli stupefacenti, ha definitivamente sancito che coltivare cannabis è un reato. Anche una pianta. E questo ci ha dato un colpo fortissimo.

Si ha notizia di molti arresti per coltivazione. Le pene magari non saranno pesanti in alcune zone di Italia dove i PM sono avveduti, ma le spese del processo e dei legali sono ingenti. E poi ci sono giudici che si tolgono i guanti prima di scrivere una sentenza. E picchiano. Non sono molti. Ma non auguro a nessuno di incontrarli.

Ora c’è un nuovo governo. Ma non credo potrà fare molto.

Gli unici a poter fare qualcosa siamo noi.

Da oggi a fra un anno pensiamo come renderci visibili. Tanti.

Dobbiamo farci vedere. Più dei tassisti, più dei farmacisti.

Loro stanno difendendo un previlegio. Noi difendiamo una libertà .

Siamo più importanti di loro. Vorrei ricordarvi che siamo PIU’ di loro.

Ma crediamo di essere criminali. Abbiamo paura di essere etichettati come drogati.

Questo deve finire. Ma può finire soltanto quando NOI decideremo di sorridere al termine “drogatoâ€?. Quando noi, come ho fatto questa mattina, ci presenteremo in ufficio sorridendo a tutti, facendo complimenti, e quando ci verrà richiesto come facciamo ad esser così in una tremenda giornata di caldo, risponderemo: “una cannetta ed un caffèâ€?.

Ed il termine drogato a quel punto non avrà più senso.

Come il termine strega, come il termine eretico, come il termine pederasta.

Il 28 luglio chiunque abbia coscienza e impegno per la tutela della libertà dell’individuo sappia che quel giorno tanti di noi hanno compreso, hanno avuto consapevolezza.

Siamo i buoni. Non facciamo nulla di male. Amiamo una pianta ed i suoi effetti su di noi.

Noi impediamo alla comunità medica di imporci i suoi rimedi, ma vogliamo collaborare per una migliore informazione scietifica sugli effetti della cannabis. Noi vogliamo informazione su effetti benefici e dannosi. Informazione completa. Noi vogliamo e promuoviamo consumo consapevole.

E’ una scelta di libertà . E’ libertà di scegliere.

La nostra libertà . E faremo di tutto per difenderla.