ROMA, 23 novembre 2006 - Tra i 53 senatori dell'Ulivo che hanno firmato un documento di appoggio al ministro della Sanita' Livia Turco che ha deciso di elevare ad un grammo la quantita' di cannabis che puo' essere usata senza finire in carcere ci sono almeno 9 senatori cattolici che vengono dalle file della Margherita. Un numero questo non piccolo visto che l'iniziativa 'anti-Turco' che aveva portato alla stesura di un documento di 51 parlamentari contrari all'aumento della dose della cannabis era stato ideato da Paola Binetti, senatrice cattolica della Margherita. I cattolici diellini sono innanzitutto Marina Magistrelli, promotrice dell'iniziativa insieme a Ignazio Marino dei Ds. Gli altri: Albertina Soliani, Francesco Ferrante, Luca Marcora, Luigi Zanda, Franco Danieli, Renato Turano e Paolo Rossi. Il documento e' stato firmato oltre che da Marino, anche da un altro cattolico di area Ds, Giorgio Tonini.

Io suggerirei di farci sentire da questi radical-catto-ipocrito-bigotti dell' unione. Prepariamo una lettera e facciamoci sentire.


Eccovi le mail per farvi sentire:

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Alcuni hanno anche siti internet. Io vi consiglio di visitarli

Ai deputati della maggioranza (non sono nostri dipendenti come afferma Grillo ignorando la Costituzione, ma hanno il dovere di ascoltare e valutare le nostre posizioni).

Gentilissimo On.le,

nelle scorse elezioni politiche la coalizione di centro-sinistra, della quale Lei fa parte, ha ottenuto la facoltà di governare il Paese attraverso un successo elettorale basato su una piccola percentuale di voti in più rispetto alla coalizione avversaria.

Come ricorderà , al termine della passata Legislatura, anzi oltre il termine costituzionalmente fissato per la stessa, è stata approvata dal Parlamento la nuova disciplina sulle sostanze stupefacenti.

Non credo io debba sottolineare la sostanziale illiceità , la totale contrarietà ai principi costituzionali e ai regolamenti parlamentari che hanno caratterizzato quella votazione.

In qualità di elettore della sua coalizione, le chiedo una motivazione riguardo il comportamento tenuto avanzando un ordine del giorno che censura il decreto approvato dal onorevole ministro della salute Livia Turco.
Nel programma del centro sinistra si fa chiaramente riferimento al fatto che il decreto Fini giovanardi verrà abrogato: con il gesto di approvazione di un ordine del giorno contro un decreto in linea con quanto scritto sul programma, lei sta andando contro un processo che mira ad eliminare il decreto approvato dal precedente governo. Significa che lei non avrà intenzione di appoggiare il governo nella riscrittura di una normativa sulle droghe più efficace e socialmente conveniente? Significa che lei va contro quanto affermato dalla sua coalizione nel patto che anche da lei è stato tacitamente firmato con gli elettori?

Io ho fatto una scelta alle precedenti elezioni e non voglio che a causa di ipocrisie il percorso di riforma sulla legislazione sulle sostanze stupefacenti venga fermato.

Cordiali saluti.