anche questo preso da \"aduc, notiziario droghe\"
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Italia. Veronesi: no a pregiudizi contro morfina
'Non si puo' trasferire l'angoscia legata alla parola morfina alla necessita' di usare questa medicina per liberare una persona dal dolore'. Ad affermarlo e' il prof. Umberto Veronesi, che ieri a Verona ha tenuto una lettura magistrale alla quarta edizione degli Stati Generali del malato oncologico organizzata dalla Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt).
Sottolineando che uno dei principali diritti del malato e' quello di non soffrire, Veronesi ha detto che la morfina e' un potente antidolorifico che 'deve essere usato anche per una distorsione alla caviglia', uscendo dal concetto che l'immaginario collettivo ha di questa medicina solo perche' 'ne e' stato fatto un uso improprio da chi vuole uscire dalla realta''. L'oncologo si e' quindi soffermato sul diritto del paziente a rifiutare l'accanimento terapeutico, 'che provoca piu' sofferenze della malattia stessa': 'Siamo in un Paese democratico e liberta' e' anche rifiutare le cure'. E siccome la medicina e' 'in pieno ripensamento', secondo Veronesi il medico deve anche 'avere l'umilta' di chiedere al paziente le sue volonta' e assecondarle fino a che e' possibile': da qui l'esigenza di redigere il testamento biologico per salvaguardare la persona quando non e' piu' in grado di esprimere la propria volonta'.
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sconcertante! di tutto pur di non usare \"l'erba del demonio\"
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