
Originariamente Scritto da
teppa
Fato per tenere tutti aggiornati,ieri mattina per dare contento mio padre sono stato al CEIS per parlare con lo psicologo e udite udite,dopo aver illmuniato lo psicologo sulla mia vicenda e sulle questioni lavoro/privacy la sua risposta é stata:vedi se io lavoro nel privato e mi mandano a fare le visite non ci vado perché la mia privacy è mia e non centra con il lavoro.allorché ho risposto:scusi,mi faccia capire se lei lavora nel privato ha diritto alla privacy e se io lavoro nel pubblico la mia privacy va a puttane?
P:in pratica si.
Dopo questo breve dialogo,mio padre ha cominciato a capire che è tutta una mega stronzata e si è sfavato più di me

alla fine piano piano comincia a comprendere

In compenso questa smossa di acque al CEIS ha prodotto che quelli del sert si sono fatti sentire subito poco dopo ed ora ho appuntamento al sert il 5 giugno e staremo a sentire che dicono.
La nota dolente che lo psicologo mi ha velatamente sconsigliato di fare delle rimostranze come ho fatto a lui perché potrei non finire più altrimenti...in pratica una piccola minaccia velata per farmi capire che se spacco le palle al sert non mi fanno più vivere,ma vedremo come andrà