rimpiangere il periodo storico di Mussolini mi sembra alquanto sbagliato e dire che si stava meglio allora una gran boiata. ........la canapa allora la si usava per fare corde ed appenderci gli oppositori agli alberi.......
rimpiangere il periodo storico di Mussolini mi sembra alquanto sbagliato e dire che si stava meglio allora una gran boiata. ........la canapa allora la si usava per fare corde ed appenderci gli oppositori agli alberi.......
Ecco perchè avevo commentato così.. Il mio prete preferito..
Chiedo scusa a tutto il forum, non volevo essere frainteso..
Spero davvero che di Mussolini rimanga solo la memoria storica.
Don Andrea Gallo, il "prete da marciapiede" fondatore della Comunità di San Benedetto al porto, oggi si è reso protagonista di un gesto provocatorio contro la legge Fini che omologa tutte le droghe, penalizzandone l'uso con condanne da 6 a 20 anni: ha fumato uno spinello nel Salone di rappresentanza di Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova, insieme a due responsabili del centro sociale "Terra di nessuno". L'occasione è stata la presentazione del suo ultimo libro, "Il cantico dei drogati (L'inganno droga nella società delle dipendenze)" (ed. Sensibili alle foglie), che contiene anche saggi del neuropsichiatra Guido Rodriguez e del giurista Adalgiso Amendola sulle sostanze stupefacenti. Ricordando che la prima legge proibizionista contro la cannabis risale al 1923, promulgata da Mussolini per punire vendita e detenzione ma non il consumo della droga, don Gallo ha sottolineato come da questo punto di vista "Fini è peggio di Mussolini". "E' una legge da mandare in fumo" ha commentato il coordinatore del centro sociale 'Terra di nessuno'. E poi ha acceso uno spinello e dopo averlo aspirato lo ha passato al sacerdote che ha replicato il gesto. "Accetto questo come provocazione -ha detto don Gallo- perché in realtà non posso staccarmi dal mio toscano che purtroppo non ha effetti positivi mentre la marijuana sì".
http://droghe.aduc.it/notizia/italia...dire_78384.php
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"Rammentiamoci sempre che ogni qualvolta lasciamo scritto qualcosa,si lascia solo delle parole messe li,ognuno poi le interpreta come vuole,non é la stessa conversazione fatta faccia a faccia .." cit. Dantep