In questi giorni i media tornano a parlare della chiusura dei coffeeshop ai turisti, con informazioni più o meno veritiere.
La prima notizia da non sottovalutare è che il 23 aprile è caduto il governo olandese (promotore della legge sul Weedpass, e punto di partenza di tutta questa storia). La legge sta comunque proseguendo il suo corso, ma questa novità non potrà che rendere ancora più travagliata la sua definitiva attuazione, soprattutto nel caso in cui partiti con vedute più aperte di Geert&Wilders riescano a riconquistare il parlamento.
Detto questo, la situazione attuale è questa: i coffeeshop di Amsterdam sono ancora aperti a tutti.
La decisione presa dalla Corte d’appello (27 aprile 2012) ha però come previsto resa effettiva la chiusura dei coffeeshop ai turisti e l’introduzione del Weedpass in 3 province olandesi: Limburg, Brabant e Zeeland (Amsterdam non è compresa). In queste province dal 1° maggio 2012 solo gli olandesi registrati potranno acquistare nei coffeeshop. Maastricht, città nella provincia del Limburg ,sarà la prima grande città ad introdurre il Weedpass.
Nei prossimi giorni verranno presentati altri ricorsi contro questi provvedimenti: il carattere discrimatorio delle nuove leggi verrà discusso anche presso la Corte Europea.
Nel caso in cui nulla da ora dovesse più cambiare le nuove leggi entreranno in vigore per tutta l’Olanda, Amsterdam compresa, partire dal 1 gennaio 2013 . Tuttavia molte città olandesi continuano ad opporsi i sindaci temono che questi provvedimenti porteranno non solo ad una diminuzione del turismo, ma anche e soprattutto ad un aumento del traffico illegale e spaccio di droga. Sarà infatti ancora legale per i turisti (e per tutti) circolare per le strade con un massimo di 5 grammi in tasca: è facile pensare che i turisti e tutti gli olandesi che non vorranno farsi registrare continueranno ad approvvigionarsi tramite canali illegali, considerato che comunque il possesso non è reato.
Venerdi 27 aprile 2012 si è avuto il responso della Corte d’Appello Olandese in merito al ricorso tenuto dai gestori dei coffeeshop sulla potenziale discriminazione nei confronti dei turisti. Il verdetto finale è stato: il weedpass non è discriminatorio e sarà quindi mantenuto. I gestori però non desistono, e si appelleranno alla Corte Europea, riproponendo la tesi della discriminazione.
In attesa degli sviluppi della vicenda, su cui continueremo ad aggiornarvi, vediamo cosa sta succedendo per le strade di Amsterdam come reazione alle ultime notizie: il 20 aprile si è tenuto un curioso Flash Mob per protestare contro la nuova legge.



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cmq la situazione è come è sempre stata, solo in un coffee, l'amnesia (gestito da un ragazzo italiano) ci ha fatto compilare dei volantini con le nostre opinioni (che ho rivisto poi in mano ad un ragazzo che voleva lasciarli al grey area) su questa nuova legge, lui era abbastanza demoralizzato e ha detto che al momento la legge c'è e che molti coffee rischieranno di chiudere per motivi economici derivati da questo e che soprattutto ci sarà una bella ondata di criminalità che saluterà l'evento dlla chiusura visto che si gonfieranno le tasche per bene. Detto ciò, se volete andare ad amsterdam con il solo scopo di fumare andateci nei prossimi mesi perchè salvo casi rari li chiuderanno agli stranieri a gennaio, molto probabilmente poi la legge sarà cancellata quando si accorgeranno di che calo di turismo ci sarà, però non si sa quando!


