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Risultati da 1 a 10 di 60

Discussione: Giovanardi risponde a Saviano:"La legalizzazione favorirebbe la mafia"

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  1. #1
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    Affermare il totale opposto di quello che dicono gli altri (e talvolta il buon senso), seppur senza la benchè minima dimostrazione, è una tecnica molto usata e ben conosciuta dai politicanti, per disorientare il pubblico medio che si trova uno che dice una cosa ed uno che dice totalmente l'opposto...

    ...il proibizionismo favorisce la delinquenza e le mafie?
    Basta dire che legalizzando si favoriscono le mafie!

    I costi allucinanti dello stato per la battaglia sulla droga sono un problema?
    Basta dire che legalizzando le droghe se ne spenderebbero di più!

    Con che nozione di causa non si sa (e si guardano bene dal dirlo, visto che non ce l'hanno!), ma l'importante in questi casi è buttarla in confusione...

    Ps: Joe Van Hardy TI ODIO.
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  2. #2
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    Citazione Originariamente Scritto da Windom Earle Visualizza Messaggio
    Affermare il totale opposto di quello che dicono gli altri (e talvolta il buon senso), seppur senza la benchè minima dimostrazione, è una tecnica molto usata e ben conosciuta dai politicanti, per disorientare il pubblico medio che si trova uno che dice una cosa ed uno che dice totalmente l'opposto...

    ...il proibizionismo favorisce la delinquenza e le mafie?
    Basta dire che legalizzando si favoriscono le mafie!

    I costi allucinanti dello stato per la battaglia sulla droga sono un problema?
    Basta dire che legalizzando le droghe se ne spenderebbero di più!

    Con che nozione di causa non si sa (e si guardano bene dal dirlo, visto che non ce l'hanno!), ma l'importante in questi casi è buttarla in confusione...

    Ps: Joe Van Hardy TI ODIO.
    Ti quoto tutto! Di questi tempi si sfiora l'assurdo!! Troppo vera la cosa di buttarla in caciara stravolgendo ogni ragionamento di senso compiuto (il "buon" Giovanardi e il suo amico Serpe in questo non si battono, riescono ad andare tranquillamente contro le evidenze scientifiche e quelle statistiche con una facilità disarmante) e sparare cazzate illogiche che non hanno alcun fondo di verità. In pratica per Giovanardi potrebbe affermare, senza fare una piega, che 2+2 fa 5,66 periodico. Che faccia da culo!
    -"Siamo delle persone orribili?"
    -"No, non siamo delle persone orribili noi. I cavalli sono persone orribili!"
    (cit. Peter Griffin)

  3. #3
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    «IDEA FANCIULLESCA». Giovanardi ha concluso definendo «fanciullesca l'idea che mafia, camorra e 'ndrangheta si troverebbero in difficoltà con la legalizzazione della cannabis mentre è evidente che intensificherebbero la loro azione sugli altri tipi di droga e qualsiasi altro turpe traffico illecito»
    A che cazzo serve difendere le donne dalla violenza domestica, che tanto poi escono di casa e magari il cane le piglia a morsi Stai fuori come un coyote Carlone ripigliati!

    Se diciamo tutti insieme ictus, magari arriva, pronti ragazzi?
    Cuz u actin like a boss ma pe mia si n'ominicchiu
    capeesh?

  4. #4
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    ICTUS!
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  5. #5
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    Mentre si moltiplicano le voci che tentano un approccio ragionevole alla questione delle politiche sulle droghe (ce n'è bisogno, perchè quelle vigenti hanno fallito il loro scopo e creato ex novo una serie infinita di danni e disastri), a Radio 24, una mattina di luglio, va in onda uno pseudodibattito tra un intervistatore esitante, un Giovanardi (PDL) più pestilenziale che mai, un Taradash (PDL) che non riesce ad essere incisivo e non trova argomentazioni valide, che pure ci sono, un proibizionista della società civile che gira tra i giovani a mostrare gli effetti devastanti che la droga ha avuto su sua figlia ... non è dibattito, è un coro di disinformazione.
    Giovanardi rilancia sull'assurdo, con la sua logica talmente rozza che ci si chiederebbe dove avesse la testa chi ce l'ha messo, se non si sapesse fin troppo bene; a sentir lui, la legalizzazione aumenta i guadagni delle mafie, per esempio. C'è forse bisogno di dati per dimostrare la falsità dell'affermazione? Diminuì forse il guadagno della mafia americana quando fu revocato il divieto di produzione e vendita di alcolici, dopo essere aumentato in modo spropositato negli anni del proibizionismo? No, furono convertite le fonti, attraverso la vendita di marijuana e la preparazione del mercato a eroina e cocaina (oltre ai mercati paralleli di prostituzione, vendita armi, traffico di esseri umani ecc.), e i divieti di queste sostanze furono seguiti da una ben organizzata e tempestiva strategia di distribuzione e diffusione; di fronte alle dichiarazioni del responsabile delle politiche antidroga per il PDL, le mafie non possono che ringraziare e baciare le mani.
    Altro cavallo di battaglia di Giovanardi è la canapa come ponte verso le droghe pesanti, lo stesso argomento che fu di Aslinger, negli anni bui dell'esperimento del Volstead Act, emendato nel 1933, e dell'emanazione di una serie di Narcotic Act. In effetti c'è una ragione che rende conto della coincidenza statistica tra tossicodipendenti e consumatori di cannabis (ma non l'inversa): il narcotraffico ragiona proprio come Giovanardi, e l'indubbio successo commerciale di eroina e cocaina - che dopo un lungo periodo di frequentazioni delle élites fin dai primi del novecento, nel secondo dopoguerra invase Italia, Europa e tutto l'Occidente, diffondesi rapidamente nella popolazione fino a diventare "piaga sociale" - è stato spesso gestito con strategie mirate ai consumatori di cannabis, ai quali si faceva mancare l'offerta per lunghi periodi proponendo in cambio polveri da iniezione e sniffo; così che il fattore principale di aggregazione tra i consumatori di canapa e quelli di eroina è quel mercato illegale diretta conseguenza delle leggi proibizioniste. Le stesse strategie sono state ripetute negli anni successivi, fino a creare un vasto impero dal fatturato plurimiliardario che ha infestato il mondo intero, reinvestendo in corruzione della politica, degli eserciti e delle forze dell'ordine.
    Sulla differenza tra droghe pesanti e leggere, visto che l'unico criterio razionale possibile è quello della tossicità della sostanza, non si ricordano mai abbastanza questi numeri: la dose letale della cannabis è da 20000 a 40000 volte la dose normale, mentre per il caffé la dose letale è tra le 100 e le 150 volte la dose normale, per esempio, e il Valium ha una dose letale pari a 7 volte la dose normale. Anche dando credito alla tesi secondo la quale oggi cannabis e derivati sono più "pesanti" di quaranta anni anni fa, che non è verificata, la moltiplicazione fosse anche di venti volte del thc contenuto non sposterebbe di molto il confronto. Le varietà eventualmente tossiche di derivati della canapa sintetici o modificati sono il frutto di un mercato sottratto ai controlli col renderlo illegale; così gli interessi delle narcomafie sono tutelati, oltre che dagli alti prezzi dovuti al richio della clandestinità, dalla totale assenza di verifiche sul prodotto venduto.
    E' un significativo paradosso sociale, il fatto che alcuni ragionamenti e logiche dei proibizionisti, anche se mascherati da ideologia, siano gli stessi che sottostanno alle mafie e al narcotraffico.

    http://droghe.aduc.it/articolo/giova...ante_20535.php
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    "Rammentiamoci sempre che ogni qualvolta lasciamo scritto qualcosa,si lascia solo delle parole messe li,ognuno poi le interpreta come vuole,non é la stessa conversazione fatta faccia a faccia .." cit. Dantep

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