il fatto che NON sia stato trovato un "sistema nervoso" delle piante non significa che non lo possiedono....Per questo penso (ma potrei anche sbagliarmi) che gli organismi che non possiedono un centro localizzato di elaborazione degli stimoli non possano provare dolore, come invece fanno gli organismi più complessi.
qui in italia a damanhur impiegano lo stesso sistema del buon Peter Tompkins per far "suonare" le piante.
Non sono dello stesso avviso............perchè? perchè dopo aver letto il libro in questione ci si rende conto di quanto poco ne sappiamo della natura...........e questo sarebbe il primo passo che ogni studioso amante di questa fantastica "creazione" che è la natura e l'universo dovrebbe acettare!ma che le categorie del dolore e del piacere non sono proprie dei vegetali.
qui sotto uno degli ultimi studi che sembra convalidare quello che diceva Tomkins e Brid nel '73
http://www.bbc.co.uk/news/10598926
un estratto
e poi credo che gli stessi botanici occupati a classificare piante morte non ne capiscono molto di piante...e spero che nessun botanico qui dentro si senta offeso........Plants, scientists say, transmit information about light intensity and quality from leaf to leaf in a very similar way to our own nervous systems.
e ancoraRaoul Franc, un vero amante delle piante, descrisse gli sforzi di Linneo con queste parole: " Dovunque andava moriva l'allegro ruscello, appassiva lo splendore dei fiori, la grazia e la gioia dei prati si trasformavano in cadaveri avvizziti i cui corpi frantumati e scoloriti venivano descritti in mille precisi termini latini. I campi in fiore ed i boschi leggendari si dissolvevano durante una lezione di botanica, in un arido erbaio, in un catalogo monotono di termini latini e greci. Fu il periodo delle esercitazioni di noiosa dialettica, piene di discussioni sul numero delgi stami, la forma delle foglie, tutte cose che imparavamo solo per dimenticare. Quando lo studio era finito noi restavamo disillusi ed estranei alla natura." da La vita segreta delle piante pp 111 Di Peter Tompkins,Christopher Bird
Sapete che anche quando guardate un albero e dite, "quella è una quercia", oppure "quello è un fico del Bengala", il nome dell'albero, che è una nozione botanica, ha talmente condizionato la vostra mente che la parola si frappone tra voi e la reale visione dell'albero? Per venire in contatto con l'albero dovete posarci sopra la vostra mano e la parola non vi aiuterà a toccarlo.
(Krishnamurti)