Anche io sono stato un sedicenne difficile, molto difficile e i miei avevano un negozio che li impegnava 13 ore al giorno. Mio padre però, quando ha saputo delle mie difficoltà, mi è stato vicino con pazienza per anni mettendo in secondo piano gli interessi legati alla sua attività, mia madre e mio fratello, alla fine, grazie alla sua costanza e al suo amore nei miei confronti ha vinto e insieme a lui ho vinto anche io.
Quando un genitore è disperato e si trova in queste situazioni, le forze dell'ordine non ti possono aiutare, bisogna rivolgersi alle persone giuste che conoscono il mondo della tossicodipendenza e le armi per sconfiggerla. Considerando che nella situazione citata nel topic sembra non esistere nemmeno un problema di tossicodipendenza sono sempre più convinto del grosso sbaglio fatto dal genitore.

Considerate anche che la maggior parte dei genitori italiani non accettano nemmeno l'idea di avere un figlio o una figlia omosessuale, la considerano una malattia, un vizio che va curato e in questo modo rovinano la vita dei propri figli portandoli spesso a commettere gesti estremi dettati dalla vergogna e dai sensi di colpa.