
Originariamente Scritto da
Dantep
Riappo questo topic per dare una rinfrescata e rendere partecipi tutti sugli sviluppi di questa faccenda....
Dopo aver provato a risolvere il problema aprendo un chiosco (che purtroppo mi ha lasciato si una bella esperienza,ma anche 20000€ di debito) sono rientrato al mio vecchio lavoro di sempre,ovvero il ferroviere e continuo esattamente come lo avevo lasciato,ovvero a servizi ridotti e tradotto in parole povere non posso fare assolutamente niente,quindi continuo a passare le mie giornate in ufficio a non fare niente...chiaramente a livello autostima siamo scesi sotto i piedi,dato che si è portati a sentirsi inutili, in quanto tale non potendo fare niente.
Non sto nemmeno a specificare che chiaramente la mia busta paga si è drasticamente dimezzata,ma nonostante ciò continuo per la mia strada,A CASA MIA SONO E VOGLIO SENTIRMI LIBERO DI FARE QUEL CAZZO CHE MI PARE SE CIÒ NON LEDE LA LIBERTÀ E I DIRITTI DI NESSUNO,COMPRESO FUMARMI LE CANNE.
Alla faccia della crisi,alla faccia della ferrovia,alla faccia di tutti quei bigotti che ci trattano allo stesso modo in cui venivano trattati i cristiani si tempi dei romani,o gli ebrei al tempo dei nazisti,costretti a nascondersi,a negare una gioia che non fa male a nessuno,NON MI PIEGO,preferisco finire in una piazza a suonare tamburi x due spiccioli piuttosto che smettere e chiedere quasi scusa alle ferrovie.
A distanza di più di anno il sert ancora non si è fatto sentire,a quest'ora era da 14 mesi che non fumavo...

poveri illusi.
Volete il mio lavoro?prendetevelo!volete la mia patente?prendetevela!volete i miei soldi?pochi,ma prendete anche quelli!una cosa sicuramente non avrete da me,la mia dignità e il rispetto dei valori,rimarrò senza niente,andrò a fare l'eremita se necessario,ma la mattina riesco tranquillamente a guardarmi allo specchio (anche perché è un bel vedere

) preferisco che i miei figli crescano con poco,ma con certi valori nei diritti delle persone,piuttosto che insegnare loro ad abbassare il capo anche quando si ha ragione.
Nel frattempo sono stato anche a parlare con il signor Zaina,che purtroppo non ha fatto altro che confermare che la legge da diritto alla ferrovia di effettuare qualsiasi test antidroga voglia fare dato che è lei che paga.
L'unica cosa che mi rimane più difficile da mandare giù è questa:se vengo fermato in auto e mi viene ritirata la patente perché positivo al test antidroga,se faccio ricorso con un buon avvocato,ci sono buone possibilità di riavere la patente poiché il test non è in grado di stabilire quando sia avvenuta l'assunzione,ma semplicemente da un responso sull'individuo che ha assunto ANCHE NEI GIORNI PRECEDENTI suddetta droga (chiaramente si parla di thc)
Ora dico io,se per la patente vale questo discorso,perché lo stesso principio non può essere usato anche sul lavoro?
nel mio caso sono risultato positivo al rientro dalla nascita di mia figlia,quindi palesemente non ho assunto thc sul luogo di lavoro e quindi perché devo subire questo calvario?