Leggo le tue parole e capisco perchè il mondo è ridotto così..
"Chi non vuole non merita di vivere". "Siamo in troppi"
Anni fa c'era un tipo che si è preso la briga di decidere che un popolo era di troppo su questa terra e ha iniziato a sterminarlo..e quasi ci riesce! Ti sei mai sforzato di guardare un pò oltre la punta delle tue scarpe? Di pensare in maniera "sociale" e non "individuale"? Credi di vivere in una realtà tutta tua e che tutto il resto intorno a te sia un addobbo inutile che, se eccessivo, si può rimuovere?
Il suicidio può essere visto come un atto di codardia ma anche come l'ultimo disperato grido di dolore, specchio di un disagio sociale che oggi ha raggiunto livelli pericolosi. In entrambe i casi merita assoluto rispetto. Nè tu nè io abbiamo il diritto di entrare nel merito se sia giusto o meno: l' essere umano, sebbene fisicamente simile, è unico nella sua individualità e come tale va interpretato.
Ti invito a guardarti intorno, a guardare i bambini ed i loro padri, a guardare i nonni ed i loro niopoti, le donne ed i loro figli..guarda l'umanità e cerca di cogliere la bellezza che essa racciude, la gioia che la vita sa regalare.
La globalizzazione non è solo un termine economico..