Grazie per la risposta. Se permette avrei alcune perplessità:
Si sbaglia e di grosso. Io posso eccome perchè, come le migliaia di vittime del proibizionismo, dirette o indirette, in Italia e nel mondo, ora come 30 anni fa, le posso far presente che è una questione tutt'altro che vetusta o consunta. Il proibizionismo è più vivo che mai e senza andare troppo lontano glielo possono confermare la stragrande maggioranza degli utenti di questo forum, dall'amministratore in giu. Non parlo per ideologia, non mi interessano le crociate. Non voglio convincerla di qualcosa. Qui c'è proprio un vizio sostanziale nella sua affermazione del tutto fuori dalla realtà.
Crede che lei sia l'unico? Crede davvero che la cannabis mi possa aver talmente bruciato i neuroni da non sapere che ogni anno il fumo da tabacco causa 6 milioni di morti dei quali 83 mila solo in Italia?Non vi è al mondo nessuna persona di buon senso che possa pensare che il fumo (di sigaretta o di sigaro, di pipa o di spinello ed assimilati) faccia bene o, comunque, non sia di per sè nocivo alla salute.
Il mio ragionamento prescinde dalla cannabis e involge questioni molto più ampie anche di tutela della salute .
Ho visto troppe persone care morire per neoplasie dopo avere fumato per anni..
Ma anche se le ricordo che invece di cannabis non si muore lei è davvero convinto che la soluzione sia proibire il fumo?
No mi spiace, non glielo risparmio perchè io come moltissimi altri ci devo convivere e fare i conti tutti i giorni con queste miopie. Io ho perso mio padre per tumore alla gola dopo 50 anni di sigarette e mio malgrado ho passato tutta la trafila. Io sono il primo ad appoggiare qualsivoglia lotta al fumo ma non sono così sciocco da illudermi che qualsiasi nazione al mondo voglia o possa rinunciare agli enormi entroiti dei monopoli di stato. La lotta al fumo è una delle più grandi ed abominevoli contraddizioni ipocrite di questo secolo e comunque sia non è possibile ancora pensare che la soluzione sia la proibizione.Mi risparmi, quindi, come detto il trito argomento del proibizionismo, che viene evocato quando non si hanno altri seri argomenti e che nel caso di specie mi pare molto qualunquistico.
Non le dice nulla il fatto che in varie nazioni la lotta al fumo sia divenuta una vera priorità un'ossessione, tesa ad evitare milioni di morti da neoplasia ai polmoni anche per fumo passivo?
Ma non è forse vero che con il vino si celebra l'eucaristia? Blasfemo? Ma per favore. Sono 80 anni che sulla cannabis è stato detto di tutto tramite una delle più grandi opere organizzate di disinformazione di massa. Secondo lei i Rastafariani o i Sadhu non si sono sentiti oltraggiati? Non hanno forse la stessa dignità di un cattolico perchè vorrebbero usare la marijuana nel loro culto? Quanta ipocrisia.Per quanto riguarda la unica vera differenza fra canapa e vite, eviti per cortesia paragoni al limite del blasfemo che offendono l'intelligenza comune, quale quello che con il vino si celebra l'eucarestia.
Il corpo e sangue di Cristo sono cose troppo importanti per venire banalizzate senza rispetto per il cristiano.
Questo è un argomento che, per la sua inconsistenza, superficialità ed ininfluenza, oltraggia chi come come crede in Dio.
E mi dica, la comunità scentifica cosa pensa dell'alcool? Non provoca forse effetti psicotropi ed alterativi della percezione? La comunità scentifica non le ha forse comunicato che stime recenti indicano nella misura di 195.000 le morti in Europa ogni anno contro i zero della cannabis?Ciò premesso, comunque, lei voglia pensarla, i derivati della cannabis utilizzati per fini ludici (e non terapeutici) possono provocare effetti psicotropi ed alterativi della percezione personale.
Non è una novità ed una conclusione non si può tacere, anche si non è proibizionisti.
Lo sostiene l'intera comunità scientifica...
Questa frase la trovo di nuovo odiosa ed offensiva, ma forse sono io ad essere troppo suscettibile. Se continua con questo tono non posso che desumere che è lei ad avere pochi ed inconsistenti argomenti come tutti quelli che passano alle offese.Lei non ha capito (tra le tante cose) una in modo specifico.
Su questo le do atto e naturalmente rispetto la sua opinione riguardo all'uso delle sostanze.Io ho come impostazione culturale e personale quella della tolleranza.
Per questo mi batto affinchè chi intende fare uso personale di derivati della cannabis lo possa fare senza subire persecuzioni o punizioni, perchè questa è libertà, anche se io non sono favorevole all'uso di qualsiasi tipo di sostanza.
Non voglio e non posso però limitare una libertà altrui (il discorso è limitato alla sola cannabis e non alle droghe pesanti) che si esprime senza creare danni oggettivi alla società
No, ho letto attentamente tant'è che le ho già risposto sopra quando parlavo di tappe e di traguardo differente. Non sarà forse lei a leggere con poca attenzione?Allo stesso modo - come ho scritto all'inizio (ma temo che lei abbia letto il tutto con poca attenzione) ritengo che la coltivazione vada desanzionalizzata allo stesso modo della detenzione quando è finalizzata al consumo personale.
Guardi caro avvocato, non ho assolutamente le competenze adatte per permettermi di valutare il suo lavoro in quanto tale. Posso solo leggere quello che i media passano e le sue numerose azioni ed i suoi indiscutibili successi. Non vivo sulla luna e leggo i suoi articoli e sposo ed appoggio pienamente la battaglia sull'incostituzionalità della Fini-Giovanardi.Questi sono i temi, il resto è solo vuoto esercizio dialettico, che dimostra frustrazione, scarsa preparazione e, non si offenda, voglia di protagonismo, perchè si riduce a inutili polemiche.
Venga una mattina in un'aula di giustizia e potrà vedere come la magistratura (che tanti di voi evocano in maniera disinformata, come l'unica forza che può cambiare questo paese) affronta questi problemi.
Potrà toccare con mano il ritardo culturale, la chiusura giudiziaria, la disinformazione, il disinteresse sul tema degli operatori del diritto che devono decidere il destino degli imputati.
Constaterà che le tesi che espongo mi fanno apparire sovente un marziano.
Proprio perchè le riconosco i meriti che ha guadagnato nel lavoro trovo molto strano il suo modo di coniugare queste capacità con quella che, mi permetta, pare una ristrettezza ed una chiusura di vedute.
Io faccio parte in modo attivo di alcuni di questi movimenti e le assicuro che non c'è nessun equivoco. Nessuno o quasi vuole la liberalizzazione. Tutti vogliamo/vorremmo la legalizzazione.Quanto al concetto di liberalizzazione ed alle sottili differenze che lei sottolinea, le devo confessare che il suo pensiero mi risulta un poco oscuro (certamente per limiti intellettuali miei).
Mi permetto di rilevare che è lei che cade nell'equivoco perchè i movimenti che sostengono la legalizzazione sostengono, espressamente, la liberazione, consulti uno dei siti a suo piacimento e troverà conferma di ciò.