Caro blasco123 lei cita proprio casi dove Mr. B. è stato condannato ed anche pesantemente - ad es. caso Ruby - (chiunque altro non avrebbe ricevuto un trattamento così duro) dunque, come vede, laddove la magistratura ha raccolto (o ritenuto di raccogliere) prove ha condannato, magari con mano pesante, ma ha condannato.
Sulla prescrizione mi permetta di dirle che si tratta di un fenomeno molto più ampio e diffuso di quello che lei pensa.
Esso coinvolge qualsiasi tipo di processo e, mi creda non dipende da manovre oscure, nella quasi totalità dei casi dipende dall'incapacità della giustizia (e dei suoi esecutori principali) di essere bene organizzata.
Guardi in casi di prescrizione i meriti degli avvocati sono del tutto assenti.
Deve, infatti, sapere che manovre dilatorie non sono possibili, perché - per esempio - se dovessi essere malato e chiedere rinvio (ammesso che me lo concedano, perché per chi decide la malattia del magistrato è vera, quella dell'avvocato è una messa in scena anche se fossi in punto di morte) il decorso della prescrizione viene sospeso.
Se si giunge alla prescrizione la colpa è di chi decide, che non ha fatto il proprio lavoro nei tempi previsti (che non sono brevi, perché stare sulla graticola 6/8 anni non da paese serio).
Caro amico, dunque, il garantismo è come l'antiproibizionismo deve essere coerente e non offuscato da odi o divergenze politiche.
Insisto non abbiamo necessità di martiri, i colpevoli vanno condannati, gli innocenti assolti.