Non voglio sembrarvi bastian contrario, ma devo dirvi che non trovo scandalosa una rivisitazione delle esigenze cautelari anche se comportano conseguenze allarmanti come quella della vicenda del pedofilo.
Mi indigno, invece,
1. Perché certi reati che creano allarme sociale e sui quali a chiacchiere sia tutti d'accordo vengono trattati con distacco, ritardo e negligenza nei vari gradi i giudizio.
È' infatti ora di capire - una volta per tutte - che i ritardi della giustizia vanno ascritti a chi l'amministra, al sistema burocratico della giustizia che rende un cancelliere dotato di super poteri, alle rendite di posizione di tanti pubblici dipendenti (anche ff.oo.), agli avvocati spesso impreparati..
2. Perché si fa credere che un rinvenimento di 7 piante equivalga allo smantellamento di chissà quale fonte di produzione, mentre questa sopravvalutazione non giova ad una corretta informazione.
Essere ai domiciliari per 7 piante e' giuridicamente sorprendente anche se si tratta di piante di media taglia.
Non si può ipotizzare cosa in futuro si sarebbe potuto ricavare perché troppe sono le variabili di cui si deve tenere conto. Come si fa a dire con certezza che i sarebbero ricavati 2 chili?
La valutazione deve essere concreta e non ipotetica.
Ad ogni buon conto credo che si imponga anche sul piano giurisprudenziale, maggiore chiarezza sui temi difensivi, ma anche maggior coraggio da parte degli indagati che non devono fermarsi alla prima osteria....rinunziando a difendersi.