
Originariamente Scritto da
Avv. Zaina
bisogna uscire dall'equivoco una volta per tutte.
Se voi credete che sia possibile non pagare dazio tenendo un comportamento - quello coltivativo - che allo stato (giusto o sbagliato che sia) costituisce reato, allora siete fuori strada.
E' evidente che sino a quando la legge non muterà in relazione allo specifico punto, oppure sino a quando non interverrà un'interpretazione giurisprudenziale che assimili ragionevolmente la coltivazione alla detenzione di cannabis, chi coltiva si troverà a dovere rischiare di fare i conti con la giustizia.
Questa situazione è ahimè normale.
Non mi stancherò, però di ribadire che qualora - malauguratamente - vi troviate a dovere fare i conti con la giustizia, non dovete arrendervi alla lusinga di risolvere i problemi patteggiando e, poi, una volta optato per questa soluzione, disperarsi o biasimarsi.
Bisogna fare una scatto di consapevolezza, comprendendo che - se veramente intendete creare una situazione di diverso approccio verso la coltivazione e detenzione ad uso personale della cannabis - si devono affrontare i processi, si deve contestare la metodologia degli accertamenti tecnici e tossicologici, si deve incidere sulla mentalità di pm e giudici con argomentazioni difensive di pregio.
Ci si deve difendere.
E non mi si venga a giustificare scelte opinabili con i costi economici, che ben sapete non è questo il problema principale!!!!