Caro Bluedigit,
riprendo il suo post, come al solito pungente e diretto, perchè mi fornisce lo spunto per una riflessione.
Mi sembra che si sia trasferita la discussione su di un profilo squisitamente semantico o filologico (credo che tutti conosciamo il significato analogo delle due parole) a scapito dei contenuti.
Quelli che MBK definisce incomprensibili, sono in realtà norme basilari che ho riscritto con le stesse metodologie con le quali è stata scritta la legge attuale.
non ho la pretesa di avere la ricetta per risolvere i problemi, ma cerco di provarci in modo appropriato.
La FINI- GIOVANARDI è certamente incompleta, inaccettabile per molti aspetti, ambigua su talune scelte, ma - ahimè - è chiarissima nelle sue previsioni punitive.
Io ho cercato solamente di usare quest'ultima chiarezza, per ribaltare l'orientamento e l'indirizzo della mia proposta.
Ribadisco il concetto che ogni cosa deve avere una sua forma e per quanto una legge debba raggiungere tutti i cittadini non si può certo pensare che si possa renderla assolutamente fruibile da chiunque - anche se lo si tenta - qualcuno può non riuscire a calarsi nel significato della stessa.
Un esempio : se comperiamo un'auto siamo sicuri che tutte le funzionalità del veicolo siano talmente chiare da permetterci di utilizzarla al 100%? E' possibile che taluno non comprenda appieno come utilizzarla, ma ciò non significa che il veicolo non sia valido.
Il problema è che ci si accontenta come si dice dalle mie parti "delle ossa della polenta", magari per simpatie partitocratiche o di fazione politica, perdendo di vista l'obbiettivo globale, che va raggiunto a prescindere da chi ne abbia merito.
Si ha sempre paura dell'ignoto e non si è pronti ad evolverci, l'italiano elegante è un altra cosa ed è l'ultimo dei problemi, almeno per me...



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