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Discussione: 8 febbraio 2014 ROMA Manifestazione contro la Fini-Giovanardi

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  1. #1
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    ciao tutti,

    intervengo per mettere in chiaro alcune cose che spesso possono sfuggire, anche a me è accaduto.

    1.- la Fini-Giovanardi non è un affare solo dei consumatori di cannabis, ma di tutte le sostanze.

    2.- ci sono realtà territoriali che combattono da anni che organizzano l'80% dell'evento che hanno tutti i diritti ad essere presente.

    3.- Se realmente ci teniamo a dare una diversa impronta, troviamoci in 300 (e non 30) davanti la corte costituzionale, vestiti in giacca e diamo informazioni sulla canapa a 360°

    molti mi conoscono da anni, e sanno bene come mi piacciono di più le fiere rispetto alle street, ma la scelta deve essere democratica e se scendono in piazza solo un determinato mondo coinvolto dalla 309/90, non è colpa loro, ma di chi resta a casa.
    se alla street parteciperanno, gruppi di danza, artisti di strada o teatrali, flash mob, ecc..
    l'invito e di coinvolgere tutte le realtà che conosciamo.

    ciao
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  2. #2
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    Citazione Originariamente Scritto da Mkb Visualizza Messaggio
    ciao tutti,

    intervengo per mettere in chiaro alcune cose che spesso possono sfuggire, anche a me è accaduto.

    1.- la Fini-Giovanardi non è un affare solo dei consumatori di cannabis, ma di tutte le sostanze.

    2.- ci sono realtà territoriali che combattono da anni che organizzano l'80% dell'evento che hanno tutti i diritti ad essere presente.

    3.- Se realmente ci teniamo a dare una diversa impronta, troviamoci in 300 (e non 30) davanti la corte costituzionale, vestiti in giacca e diamo informazioni sulla canapa a 360°

    molti mi conoscono da anni, e sanno bene come mi piacciono di più le fiere rispetto alle street, ma la scelta deve essere democratica e se scendono in piazza solo un determinato mondo coinvolto dalla 309/90, non è colpa loro, ma di chi resta a casa.
    se alla street parteciperanno, gruppi di danza, artisti di strada o teatrali, flash mob, ecc..
    l'invito e di coinvolgere tutte le realtà che conosciamo.

    ciao
    Caro MKB sono d'accordo con Lei sulla circostanza che le tematiche concernenti la FINI-GIOVANARDI non possono essere circoscritte ai soli consumatori della cannabis.
    Non di meno, atteso che una delle questioni che la Corte Costituzionale dovrà risolvere concerne la ingiusta omologazione fra droghe pesanti e droghe legge, maggiore deve essere la sensibilità e l'informazione in relazione alla complessità delle problematiche relative alla cannabis.
    Se non altro appare evidente che un tratto di enorme e decisiva differenziazione si ricava dalla discussione attorno al tema della coltivazione della canapa che non trova - fortunatamente - repliche riguardo all'oppio od alla coca.
    In ordine alla legittimazione di gran parte degli enti a partecipare ad una manifestazione del genere di quello ipotizzato non credo nessuno possa porre obbiezioni.
    E', però, il tipo di manifestazione che non mi convince, perchè non credo che sfilate e/o presidii rendano esattamente l'idea della importanza del tema che i massimi giudici dovranno decidere.
    Lo spontaneismo è interessante, ma in un contesto del genere, il pericolo di banalizzare un'occasione forse irripetibile, riducendo il tutto ad un carnevale (od ad una sagra), dove ognuno vuole protestare o manifestare a modo suo, magari senza controllo e nelle forme più diverse, bisogna rendersi conto - senza ipocrisie - che non si può correre.
    Io continuo a sostenere, ma nessuno sinora mi ha riscontrato nè in senso negativo, nè in senso positivo.che una soluzione che qualificherebbe il dibattito dovrebbe essere quella dell'informazione, attraverso incontri, convegni, conferenze e comunicati stampa.
    Tutto ciò senza escludere la base, che deve partecipare, ma sfatando - attraverso una seria organizzazione e con forza - il luogo comune che i consumatori di cannabis siano solo dei perdigiorno, vagabondi, brutti, sporchi, cattivi e pregiudicati.
    Indossare o meno una giacca non è, per me, l'elemento di decisivo discrimine (anche se in taluni casi aiuta).
    Bisogna informare l'opinione pubblica in un contesto mediatico più ampio possibile e, quindi, non è' in questo modo estemporaneo che si affronta il problema.
    Io non so quante persone possano partecipare alla manifestazione, ma saranno sempre troppo poche per suscitare interesse.
    E' invece necessario contattare con forza organi di stampa e media televisivi.
    Diversamente la questione verrà sempre etichettata dalla altrui malafede come un fatto che riguarda solo pochi "estremisti"
    Spero di essermi spiegato.
    Ultima modifica di Avv. Zaina; 01-01-14 alle 23:32

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