saliva entro le 12 ore dall'assunzione risulti positivo al thc
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saliva entro le 12 ore dall'assunzione risulti positivo al thc
Chi ha paura muore ogni giorno,chi non ha paura muore una volta sola
Hai ragione Dantep, ma già sarebbe meglio di quello delle urine, che, rivelando un uso pregresso di settimane, praticamente ti mette in condizioni di rischio perenni, anche se fumi una volta al mese. In Svizzera, per esempio, usano il test della saliva.
Con quelli delle urine e del capello toccherebbe smettere per non rischiare mai.
Le analisi del sangue rilevano l'uso nelle 6 ore precedenti. Al momento sarebbe l'ipotesi più favorevole.
Colgo l'occasione per aggiornarvi con un articolo fresco fresco del DPA di Serpelloni sull'analisi del respiro per rivelare l'uso di cannabis, da mezz'ora a due ore e mezzo prima, che sarebbe la cosa più realistica, ma né al DPA né al NIDA piace, proprio per quello, perché le alterazioni psichiche pericolose per la guida durerebbero più a lungo, secondo loro. La chiamano "disabilità alla guida da cannabinoidi"!
Punk lover, sull'articolo c'è scritto che "C'è un forte interesse nella ricerca di matrici alternative a sangue o urine per identificare l'uso di droga...", se ti fregano l'idea della merda, fatti pagare i diritti!
Ti testimoniamo tutti che l'hai pensata prima tu! (ancora mi viene da ridere...)
http://www.droganews.it/news/2102/An...nzione_di.html
Analisi del respiro per rilevare l’assunzione di cannabis
01/01/2014
categoria: Tecniche Analitiche - di: Redazione Drog@news - fonte: Clin Chem.
La cannabis rappresenta la sostanza illecita più utilizzata nel mondo ed è tra le più frequentemente rilevate nei conducenti durante i controlli su strada. L’intossicazione da cannabis porta a deficit cognitivi e psicomotori, alterazione della percezione, dei tempi di reazione, della memoria a breve termine, dell'attenzione, e delle capacità motorie. L’identificazione del consumo di cannabis nei soggetti in trattamento per uso di sostanze, nei lavoratori con mansioni a rischio o nei conducenti, è pertanto cruciale per la salute e sicurezza della persona e degli altri. C'è un forte interesse nella ricerca di matrici alternative a sangue o urine per identificare l'uso di droga e il team condotto da Marilyn Huestis del National Institute on Drug Abuse (NIDA), l’ente nazionale americano sulle droghe, ha condotto degli studi per valutare la possibilità di identificare il consumo di cannabis attraverso l’analisi dell’aria espirata. Lo studio, pubblicato sulla rivista Clinical Chemistry, si è proposto di misurare le concentrazioni del principale componente psicoattivo della cannabis, il tetraidrocannabinolo (THC), del suo metabolita THCCOOH e del cannabinolo (CBN), nell’aria espirata campionata prima e dopo assunzione controllata di cannabis – assunta attraverso il fumo di una sigaretta con il 6,8% di THC - in consumatori cronici di cannabis (uso riferito 4 volte a settimana, 13 soggetti) e occasionali (2 volte/settimana, 11 soggetti). L'analisi condotta in LC-MS/MS, ha identificato il THC in tutti i campioni, il CBD in un campione, mentre non è stato mai riscontrato il THCCOOH.
L’analisi del respiro può offrire pertanto, secondo gli autori, una matrice alternativa per identificare l’assunzione di cannabis, con una sensibilità tuttavia limitata ad una breve finestra di riconoscimento (0,5-2 ore), mentre, concludono gli autori, la disabilità alla guida da cannabinoidi si estenderebbe oltre la rilevabilità dei cannabinoidi nel respiro.
Himes SK, Scheidweiler KB, Beck O, Gorelick DA, Desrosiers NA, Huestis MA. Cannabinoids in Exhaled Breath following Controlled Administration of Smoked Cannabis. Clin Chem. 2013 Dec;59(12):1780-9. doi: 10.1373/clinchem.2013.207407. Epub 2013 Sep 17.