ma a me risultava che se uno vuol far la birra o la grappa o coltivare tabacco e zafferano per usi esclusivamente personali può farlo senza dichiarare nulla e senza ottenere alcuna licenza, o sbaglio?

l'autorizzazione dovrebbe essere obbligatoria solo per chi volesse coltivare cannabis in grosse quantità e, ovviamente, per chi volesse venderla. (pagando di conseguenza anche delle tasse, proporzionate alla quantità venduta)

Riguardo al "Ci sono troppi di noi che si vergognano di fumare. " e alla faccenda del "coming out", accettare il fatto che il semplice consumo (coltivazione ad uso personale) debba essere una "concessione" anzichè un diritto, finirebbe col sancire che il coltivatore-consumatore è "diverso" dagli altri cittadini (art. 3 della Cost., se non erro) e a me pare come una conferma della "vergogna" che alcuni (spero pochi) provano nel fumare e coltivare.

Inoltre mettere tanti ostacoli alla libera coltivazione (schedatura e tassa) limiterebbe lo scopo principale della legge: emancipare il consumatore da qualsiasi forma di mercato (mercato legale e mercato nero) introducendo inoltre il principio che il diritto di consumare canapa autocoltivata non è uguale per tutti, ma si basa sul reddito.

E' solo permettendo a TUTTI di coltivare una quantità modica di piante (4 o 6, ad esempio), SENZA schedatura e tasse, che si riesce a eliminare il mercato nero delle coltivazioni in mano alle mafie.