@M'agganjo, riguardo la lettura/comprensione approssimativa dei miei commenti e i tuoi tentativi d'"adulterare" le mie affermazioni:
sìOriginariamente Scritto da M'agganjo
Significa: qualcosa di ben diverso da quello che ho scritto io.Che diavolo significa "come fa un venditore a stabilire con certezza quali principi attivi contenga il proprio prodotto e in che quantità?"?
(e il bello è che appena prima di tentare di "adulterare" la mia frase hai anche riportato la versione originale in un quote
se è adulterata o meno lo verificheranno le autorità tramite controlli sull'erba venduta e sulle metodologie di coltivazione (es: se la coltivazione è biologica o meno) adoperato.E allora se una sostanza è adulterata il venditore deve fregarsene e venderla comunque?
Quello a cui mi riferivo con "come fanno a stabilire con certezza il THC presente nella ganja che si mettono a vendere" mi riferisco al fatto che:
1)Se vendi liquori puoi dire con certezza che la tal bevanda ha il tot% di alcool.
2)Se coltivi e vendi ganja non hai alcuna certezza sul contenuto preciso di THC che otterrai. Se ad esempio uno strain ha una percentuale prevista uguale a TOT% di THC nelle cime, può benissimo darsi che la precisa pianta che TU coltivi non raggiunga quel TOT% di THC se la pianta ha avuto problemi e/o non l'hai cresciuta bene. Viceversa se uno è bravo può ottenere un THC maggiore del TOT%. Insomma il TOT% è solo una media statistica. Quindi la mia domanda (tutt'altro che polemica: era solo una curiosità) era: se lo Stato con una legge stabilisce ciò, come fa il venditore a effettuare i controlli? e che scenari apre questa faccenda del "controllo del THC" ... uno può chiedere un risarcimento se c'è qualche punto % in meno del THC ? e lo Stato (scenario meno improbabile) potrebbe pensare di multare (magari in seguito a ulteriori nuove leggi) chi supera un certo tot% di THC ?
Stai sostenendo che esistono spacciatori di mozzarelle, latte, formaggi, latticini ecc? Nel corso degli anni ho pure sentito parlare di ciò che tu chiameresti "spacciatori di vino e champagne" (mai sentito di vino adulterato?)Sai come vengono chiamati quei soggetti che vendono sostanze stupefacenti potenzialmente adulterate? Spacciatori
Ti faccio notare che esiste un termine specifico per ciò a cui fai riferimento e quel termine non è "spaccio" bensì sofisticazione
Dal punto di vista lessicale "spacciatore" è, di solito, colui che vende sostanze illegali.
OT: Mentre il "problema qualità" esiste anche per i farmaci: quante volte si scopre che il farmaco X la cui utilità sta solo nella contenere il principio attivo Y contiene anche altre sostanze tipo Z che hanno effetti collaterali? eppure X è in dosi idonee (nè eccessive nè minori, rispetto al necessario), ma controllando la quantità di X nel farmaco non hai affatto la certezza che non ci sia anche uno Z che è dannoso. La quantità di Z è altra questione. (un farmaco può essere funzionante, grazie a Y per curare la malattia K, ma al contempo può introdurre la malattia Q tramite la sostanza Z) [wow faccio tutto l'alfabeto!] Fine OffTopic
Infatti possono esserci spacciatori che vendono ganja ottima e biologica (vedi Praga, ad esempio [secondo la mia esperianza. Ciò non vuol dire che "tutti i pusher di Praga sono onesti" ma semplicemente che i due che ho incontrato lo erano ]), così come esistono spacciatori che adulterano la ganja (o altre sostanze).
Non trattengo le risate quando dici:
Parli di "controllo della % di THC", tramite narcotest e poi parli di "adulterazioni" (aka sofisticazioni) come se le due cose fossero la stessa cosa; così dimostrando di non avere la minima idea del fatto che le due cose non hanno assoluta relazione.il prodotto viene sottoposto a dei narcotest (roba che non dura nemmeno venti minuti) e se il prodotto è fruibile allora può essere venduto ai vari titolari di attività che sono interessati a vendere la cannabis nei propri locali; un altro scenario può essere quello del titolare stesso che coltiva le proprie piante, ma anche in quel caso deve per forza di cose accertarsi che il proprio prodotto non sia adulterato. È logica. Pensa se niente di quello che fruiamo e assumiamo venisse sottoposto a controlli (alimenti, vestiari, cosmetici, medicinali)... la popolazione mondiale sarebbe decimata da un pezzo!
Posso benissimo dimostrarti che esiste la ganja adulterata che contiene anche tanto THC
In pratica anche un seme di canapa nostrana (detto "canapone") che fa crescere piante con % di THC irrisorie, può essere coltivato in una coltivazione "adulterante" che ne alzi il THC. Eppure quella ganja sarà adulterata e farà male, anche nel caso che rispettasse delle "fantomatiche" % di THC imposte dallo stato.
Es: in Albania mi pare usino parti di ammoniaca diluita in svariate parti di H2O per velocizzare crescita e/o aumentare raccolto e/o aumentare la % di THC.
Es. pratico: Zafferano:
Partendo da un "seme di canapone" ( % di THC irrisorio) è possibile crescere la pianta in terreno concimato con zafferano. La pianta in questo modo avrà THC molto maggiore. Al momento del raccolto la ganja ha molto THC ma và buttata perchè è tossica ( a causa della concimazione a zafferano). Si tengono però i semi!
È appunto utile un metodo del genere (il "metodo zafferano" ) perchè permette di aumentare il THC dei semi ottenuti nel momento del raccolto (ovvio che serve anche avere una pianta maschio...[lo preciso per evitare che "qualcuno polemizzi" facendomelo notare] ). Questi semi saranno però tossici e quindi non utilizzabili come alimento. Però si possono ripiantare e ottenera una pianta totalmente sicura che avrà finalmente una quantità di THC maggiore!
Come se il fatto, sebben positivo, che la proposta non prevede una tassa potesse in qualche modo rendere la schedatura meno pericolosa.Se non vuoi essere schedato su niente forse sarebbe il caso di andare a vivere in una giungla. In questo ddl non si parla nemmeno di tasse.
Ma che logica usi? sembra rotta ...
----------
<PARENTESI>A me sembra chiarissimo invece. Le frasi contrastanti sono solo frutto di tue interpretazioni sbagliate. Molto semplicemente c'è scritto che non è permesso l'acquisto e la coltivazione di nessuna sostanza psicotropa inserita nel testo unico citato, tranne di quella sostanza psicotropa che, sempre nel testo citato, è inserita nell'articolo 14, comma 1, lettera a), numero 6), ovvero la cannabis. Ripeto: dice che chi acquista o coltiva o detiene qualsiasi tipo di droga attualmente illecita che non sia la cannabis è sottoposto a varie sanzioni amministrative e civili. Ri-ripeto: se ti becchiamo con la cocaina ti togliamo la patente e tutto quanto il resto, se ti becchiamo con la cannabis o se ti becchiamo coltivare cannabis, non ti facciamo niente.
(nota: l'ART3 dice espressamente "cannabis indica", non dice "tutto tranne la cannabis". )
Non capisco però perchè dica "cannabis indica" ... vorrebbe dire che se la coltivazione personale è di
Cannabis Indica si va in galera. Se invece è di altro tipo (Sativa o Ruderalis) non si rischia nulla ?
Forse non è quello che sperava chi ha scritto la legge, ma a me andrebbe beneMi premunirei di semi di sativa o ruderalis e riempirei il giardino senza bisogno d'esser schedato
</PARENTESI>
Dice anche altro: fa riferimento a "autorizzazioni" e non solo in merito alla vendita.
Se uno scrive che "Non sono punibili la coltivazione per uso personale di cannabis indica" [Art. 6.b]
dopo aver nell'Art 3 esattamente l'opposto:
1. Al di fuori delle autorizzazioni di cui all’articolo 1, la coltivazione, l’acquisto, la produzione, la vendita e la cessione di cannabis indica e di prodotti da essa derivati sono puniti ai sensi dell’articolo 73 del citato te sto unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, e successive modificazioni. [Art. 3.]
Quindi quale articolo vale?
l'articolo 3 o l'articolo 6.b ?
Questa io la chiamo "incongruenza" o "frasi contrastanti". [IMO, eh!]
Il fatto che non ci sia una tassa è solo secondario: se c'è la schedatura obbligatoria per la coltivazione personale questo è abbastanza per disincentivare la coltivazione personale e favorire in maniera esagerata i negozi negando diritti ai consumatori (come già spiegato altre volte).Abbasso i laureati? lol
Da qui nasce il riferimento, nei miei posts, alla "logica economista" (in particolare neoliberista) alla "legalizzazione".
Mi riferisco in particolare alla nefasta abitudine di:
1) trattare la Cannabis come un prodotto di consumo anzichè come pianta e
2) considerare le persone come "consumatori di prodotti" anzichè considerarli prima di tutto come cittadini
Non l'ho letta. Io quando voglio valutare una legge non mi curo più di tanto dell'interpretazione di quella legge da parte di chi l'ha proposta, [b]anche perchè quando ti trovano con le piante non puoi dirgli "eh ma nella presentazione/introduzione Civati diceva ....".il ddl postato è semplicissimo da leggere e anzi, prima degli articoli c'è scritta anche una spiegazione degli articoli stessi che ne seguono.
Fa fede solo la parte che sottostà alla stringa "PROPOSTA DI LEGGE" e che comincia con "________\nArt. 1.".
Da quel che ho visto anche in altre proposte (Farina, Uruguay, M5S ) la parte introduttiva è in genere un discorso che spiega perchè viene proposta quella legge [lotta al narcotraffico, ecc].
Quindi se conosci già il motivo per cui il proibizionismo è fallito non vedo che senso abbia non arrivare al dunque, ossia leggere direttamente il testo della legge. (io faccio così)
comunque, dalla intro:
"Alla proposta di Ferrante e Della Seta di legalizzazione della Cannabis indica e dei suoi derivati, viene affiancata la proposta di depenalizzazione della coltivazione per uso personale e del consumo per i maggiorenni, mutuando le proposte di legge presentate in questa stessa legislatura dal Senatore Luigi Manconi e dal collega onorevole Daniele Farina e altri."
dice che la proposta Farina qua inclusa è modificata.
Inoltre se cerco "autorizzazione" nell'intro:
" Si è ritenuto, in particolare, di accedere ad un regime autorizzativo non solo della vendita, ma anche della coltivazione e del commercio al fine di superare le pe
rplessità che un regime di monopolio di Stato destava, sia in termini di principi– in ordine alle funzioni proprie dello Stato in questa delicata materia –
sia con riguardo alla difficoltà pratica di mettere in opera una produzione statale di droghe «leggere»."
Io "regime autorizzativo", anche vedendo gli effettivi articoli della proposta di legge, lo considero come schedatura (o autorizzazione, o concessione, come si preferisce chiamarla).
Quindi l'introduzione (che non ho letto, visto che parla "di tutto e di più" ) sembrerebbe ulteriormente smentire la tua teoria. (e non dimentichiamo, ripeto, gli articoli contrastanti)
Non ho confrontato carattere per carattere le due cose. Ma se nell'intro si dice che è modificata e tu mi dici che è integrata, vien da pensare che le modifiche all'"impostazione-Farina" siano state effettuate tramite appositi articoli che stanno al di fuori di quella zona di testo ("zona-Farina").E anche qui dimostri scarsa attenzione. Forse non te ne sei accorto, ma la proposta di Farina è integrata nel ddl di Civati. È integrato nell'articolo 6, paro paro come lo ha scritto Farina.
Potrebbe trattarsi dell'Art. 3 che come detto, prevede la galera in caso di coltivazione personale priva dell'autorizzazione