Non solo, perchè molti potrebbero non avere modo, tempo e capacità di coltivare.
Ed, inoltre, mi permetta di constatare che la depenalizzazione - come auspicabile - della coltivazione, senza introdurre alcun tipo di limite e/o balzello, al di là di un numero circoscritto e predeterminato di piante, è cosa diversa dalla cessione.
Ciò che non si vuole veramente comprendere (ed a questo punto non credo più sia un equivoco, ma sia una scelta deliberata) è che la depenalizzazione della cessione investirebbe anche quella concernente la droghe pesanti, e diventerebbe un business colossale per le organizzazioni criminali.
Io contesto vivamente la arrogante presunzione di chi non vuole capire questa elementare verità, affrontando un tema del genere (lo spaccio, piccolo o grande che sia) senza calarsi nella più complessiva realtà del narcotraffico e molti ne parlano come se ne parla in un salotto solo per sentito dire.
Assimilare la depenalizzazione della coltivazione della cannabis con la cessione di sostanze (condotta che non può essere circoscritta ai soli derivati della cannabis) significa privare di significato un eventuale grande risultato - quella relativo alla coltivazione ad uso personale - ponendolo alla stesso livello di un comportamento che, invece, non può essere accettato nè giuridicamente (esistono decisioni e trattati internazionali che definiscono la cessione un reato), nè moralmente (almeno per me).
Voi continuate a considerare tutto nell'ottica della sola cannabis e perdete di vista la prospettiva globale il dpr 309/90 regola tutte le sostanze stupefacenti o psicoattive e le relative condotte, non è la legge solo sulla cannabis, cercate di ricordarvelo![]()