Anch'io credo che ci possa essere confusione.
Alla tabella I punto 6) sono inseriti
i tetraidrocannabinoli, i loro analoghi, le sostanze ottenute per sintesi o semisintesi che siano ad essi riconducibili per struttura chimica o per effetto farmaco-tossicologico;.
Alla tabella II punto 1) sono indicati:
la cannabis indica e i prodotti da essa ottenuti.
Or bene se non ricordo male e se la ricerca che ho svolto non mi tradisce il tetraidrocannabinolo è un composto, formula C21H30O2, capostipite della famiglia di composti tetraidrocannabinoidi.
È presente, insieme al cannabinolo, nella canapa indiana, di cui è il principale costituente fisiologicamente attivo.
Esiste in diverse forme isomere; quella in quantità preponderante ha formula:
formula che è indicata come Δ1-THC. È quella fisiologicamente più attiva, insieme all’isomero Δ6-THC (presente in quantità molto minore), che ha il doppio legame dell’anello in alto a sinistra spostato sull’atomo di carbonio 6..
Se queste sono le premesse, mi domando se non vi sia una intrinseca contraddizione fra le due previsioni che sopra ho richiamato.
Proprio per questo ieri avevo comunicato la volontà di studiare ed approfondire la tematica della Cannabis naturale, rispetto ai cannabinoidi cd. elaborati e derivati per sintesi chimica.
Questi ultimi appaiono (a parere di alcuni esperti in materia) elementi per nulla analoghi, nè nella struttura, nè negli effetti alla cananbis e per tale motivi vanno distinti radicalmente dalla cannabis .
Non vorrei che ci fosse qualche tentativo surrettizio di omologare le sostanze.
Proverò a girare il quesito tecnico-scientifico al dott. Grassi.![]()