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Discussione: Movimento 5 Stelle

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  1. #1
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    Citazione Originariamente Scritto da ecko Visualizza Messaggio
    Pochi minuti fa il deputato 5 stelle Ferraresi ha condiviso su Facebook questo post:
    Caro Ecko mi permetta solo un’osservazione sintetica.
    Il problema non è solo politico (che è già profilo gravissimo),ma anche di metodologia e preparazione.
    Non ci si vuole rendere conto della circostanza che i parlamentari antiproibizionisti (veri, non quelli di maniera o solo di immagine alla Civati e Manconi, solo per citarne alcuni) non hanno una preparazione assolutamente adeguata al tema e, quindi, non sono in grado di porre con le spalle al muro i proibizionisti, come sarebbe, invece, agevole fare, se vi fossero competenze e conoscenze in tema.
    Non possono bastare i lamenti e le giustificazioni dell’on. Ferraresi, perchè la realtà dei fatti dimostra l’impotenza sua e dei suoi colleghi di partito, capaci solo di plateali proteste (su tanti altri argomenti), ma per nulla capaci di incidere su di un argomento del genere e, mi permetta di dire, purtroppo, velleitari ed inconcludenti.
    Sorprende, poi, che vi sia una dichiarazione nella quale proprio l’on. Farina parli di non sensi scientifici avanzati da alcuni esponenti proibizionisti, quando è lui il primo a proporre una modifica all’art. 73 che è un vero nonsenso logico.
    Abbinare, infatti, la sacrosante richiesta di depenalizzazione della coltivazione a quella del cd. piccolo spaccio, significa non capire una verità elementare, e cioè che una proposta del genere non potrà mai essere accolta per innumerevoli ragioni, primo il dovere di non fare gentili regali alla malavita che dallo spaccio (piccolo e grande) trae vantaggi indubbi e non ultimo il dovere del nostro ordinamento di rispettare convenzioni internazionali.
    Unire la coltivazione domestica all’antitetica idea di depenalizzare il cd. piccolo spaccio, in un unico testo è, quindi, come pretendere che ebrei e nazisti facciamo amicizia.
    Unire questi due termini che sono l’uno all’opposto dell’altro, significa affossare colpevolmente e scelleratamente qualsiasi possibilità di giungere alla auspicabile depenalizzazione della coltivazione domestica.
    Domando, quindi, perchè non presentare la sola richiesta di depenalizzazione della coltivazione, sulla quale potrebbe convergere una ragionevole maggioranza trasversale?
    Troppo difficile da capirsi?
    Ormai la unica strada della modifica normativa appare, quindi, solo quella giudiziaria, sperando che sempre più giudici si rendano conto di quale sia le realtà coltivativa, e cioè una condotta che va desanzionalizzata.

    PS Le risposte e le osservazioni a questa mie considerazioni sono ben accette, ma sappiate sin d'ora che non parteciperò a polemiche.

  2. #2
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    Citazione Originariamente Scritto da Avv. Zaina Visualizza Messaggio
    Caro Ecko mi permetta solo un’osservazione sintetica.
    ... Omissis ...
    Abbinare, infatti, la sacrosante richiesta di depenalizzazione della coltivazione a quella del cd. piccolo spaccio, significa non capire una verità elementare, e cioè che una proposta del genere non potrà mai essere accolta per innumerevoli ragioni, primo il dovere di non fare gentili regali alla malavita che dallo spaccio (piccolo e grande) trae vantaggi indubbi e non ultimo il dovere del nostro ordinamento di rispettare convenzioni internazionali.
    ... omissis.
    Avvocato sono d'accordo con lei. E rilancio proponendo un modo che potrebbe coinvolgere anche qualche proibizionista: si potrebbe infatti cogliere l'occasione per dare un significativo colpo allo "spaccio" specificando, nel testo della proposta, la distinzione tra coltivazione domestica per uso personale e quella destinata allo scambio illegale dietro compenso economico, facendo notare con maggior rilievo proprio la differenza tra la prima (a scopo quindi terapeutico, o ricreativo o hobbystico) e la seconda (a puro scopo economico e quindi illegale e "pericolosa" in quanto gestita dalla malavita).
    E quindi è di fondamentale importanza che nella proposta sia precisato il numero massimo (ad esempio 5) di piante femminili rientranti nella "categoria" coltivazione domestica. Oltre diventa commerciale e quindi illegale.
    Inoltre a mio parere nella proposta dovrebbe anche essere specificato che il solo fatto di avere in casa o in giardino queste 5 piante femminili non debba in alcun modo essere pretesto per un controllo delle forze dell'ordine, in quanto se così fosse si dichiarerebbe in maniera implicita che si tratta di una cosa negativa (e quindi poco rispettabile anche se depenalizzata).
    Viceversa, nel caso in cui qualcuno venisse sorpreso durante un'azione di spaccio (e quindi con uno scambio tra "moneta" e "fiori"), allora sì che le forze dell'ordine avrebbero il diritto e il dovere di effettuare i relativi accertamenti della provenienza della canapa in questione, così che la magistratura possa colpire in maniera dura il coltivatore a livello commerciale.

    Riguardo poi l'impreparazione dei parlamentari antiproibizionisti penso che non sia questa una "colpa", perché c'è da tener conto che già il fatto di ragionare in maniera appunto "antiproibizionista" sia una cosa molto positiva e importante. sarebbe però loro compito informarsi meglio e soprattutto indagare e chiedere appoggio e consiglio agli specialisti (ricercatori, avvocati ecc.) così da poter preparare e affrontare la discussione in maniera seria. Dopotutto io penso che tra i parlamentari ci debbano essere tutte le figure rappresentative dei cittadini, quindi sia specialisti, sia persone per così dire "semplici", ma con la voglia di andare a fondo delle "questioni" e quindi con la voglia di capire ciò che si va ad affrontare nelle discussioni parlamentari.

    ed è per questo che secondo me i parlamentari dovrebbero essere assolti da qualunque altro compito o carica nelle aziende private o pubbliche che siano, in maniera tale che possano dedicarsi al 100% allo studio degli argomenti e al dibattito parlamentare.

    Mi permetta a qs punto di fare una piccola precisazione e "polemica": se avessimo dei parlamentari dediti davvero allo studio e alla voglia di capire ciò di cui si discute nel "palazzo", sono convinto che si tornerebbe quasi tutti a votare!!!!! Io compreso!
    Hasta la legalización. Siempre vida o muerte!

    Xaman'ek

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