Grazie per l'apprezzamento della mia storia punk lover, ho solo avuto la fortuna di avere la possibilità di constatare da giovane l'insegnamento di una cultura millenaria come quella indiana, quando si vedono certi esempi ti aprono la consapevolezza e non si può rimanerne indifferenti, sto solo passando un testimone di conoscenze in una staffetta che viaggia da millenni, non ho scoperto nulla di nuovo. I benefici di una dieta vegetariana erano noti anche agli antichi greci e ai romani.
Ho un'altra storiella carina che credo possa interessare:
In India i Sadhu e i Baba che fumavano charras e facevano il bhang mi hanno insegnato semplici regole su come fumarla diminuendo il danno ai polmoni e come usarla medicinalmente, congiuntamente allo yoga e alla dieta vegetariana (con semi di canapa). Sostenevano che la loro cultura, dalla notte dei tempi, riteneva queste pratiche molto utili per rimanere sani e vitali per tutta la vita ed avevano ragione, per la mia esperienza personale. Erano tutti asceti sani, magri e fortissimi, anche in età avanzate, fumavano cilum di charras spesso, durante il giorno e la notte, come rituale mistico di meditazione. Lo sconsigliavano alle donne in gravidanza e allattamento e agli adolescenti. Io credo che la canapa, se usata saggiamente, non faccia male, anzi è un aiuto e non stordisce.
Quando avevo 23 anni, Prem Baba (Padre Amore) ne aveva 75, capelli e barba bianche, ma un corpo giovane e asciutto, ancora da ragazzo e ci accompagnò scalzo, facendoci da guida, in un'escursione pellegrinaggio sulla cima di una stupenda montagna sacra Himalayana, un percorso di 18 km fra spettacolari rupi impervie, con tratti di sentiero cosparsi di pietre taglienti, con bellissime foreste piene di uccelli, tigri, cobra e piante di ganjia selvatiche a tutte le altezze. Partimmo all'alba e coprimmo il dislivello di 1.600 metri in 3 ore, con lui che ci diede il ritmo del passo fino in cima, concedendoci delle soste ogni tanto per farci riposare, a noi giovani con gli scarponi da montagna, perché a qualcuno mancava il fiato. Sostammo due ore in cima, sospesi in un panorama psichedelico di montagne rupestri simili alle dolomiti, con una piccola cerimonia ad un Duni (un Fuoco Sacro) e svariati cilum rituali, mentre 6 grandi aquile dalla testa bianca volteggiavano sopra di noi per tutto il tempo. Alle 13 eravamo di nuovo tornati nell'ashram ai piedi del monte, dal quale eravamo partiti: lui, a 75 anni, a piedi nudi, ci aveva fatto fare 36 km. e 1.600 metri di dislivello, andata e ritorno, in una mattinata! (oltre a fumare una ventina di cilum di ottima charras).
E Prem Baba non era un caso solitario, gli Yogi e i Sadhu erano quasi tutti così. Lui è vissuto in salute fino a 95 anni.
Io ho appreso da loro ed ho aggiunto alla "ricetta" il Kung fu, l'agricoltura biologica e l'arte equestre e mi ci trovo bene, sono diventato come loro. Ho ancora una salute perfetta e il corpo di un giovane a 54 anni, e lo uso per vivere come un guerriero protettore di Madre Natura, per difendere la Vita e la Libertà. Non potrei vivere diversamente, l'esempio dei maestri che ho incontrato mi si è scolpito indelebilmente nel cuore quando ero giovanissimo.