In questo manifesto oltre a tantissime affermazioni condivisibili ci sono due stronzate galattiche e che spiegano perchè i movimenti antiproibizionisti marciano divisi e compromettono in parte l' efficacia della lotta.
Dire " il proibizionismo e il suo contrasto non sono temi apolitici " è un grosso errore di concetto. Dovrebbe essere il contrario: essere temi di tutti. Di tutte le persone di buon senso. L'antiproibizionismo infatti è una questione di rispetto dei diritti individuali, dei diritti dei malati, della libertà individuale di fare qualcosa fintanto non lede la libertà altrui. E questi dovrebbero essere difesi da tutti o perlomeno noi dovremmo chiedere a tutti di difendere tali diritti.
Pitturare questa nobile battaglia con qualsiasi colore politico (che poi è sempre la sinistra) è un grosso errore. Controproducente per la ns battaglia. Dovrebbe essere il contrario: coinvolgere quante più parti o frammenti degli schieramenti politici di tutto l'arco costituzionale. Ci vorrebbe un supporto globale non rinchiudere l'antiproibizionismo in un recinto politico.
Dire infatti che "Non è possibile essere antiproibizionisti senza essere anche antifascisti, antirazzisti, anticapitalisti, ........ e non possiamo farlo con chi è dall’altra parte della barricata su tutti gli altri temi." significa condannare la battaglia al fallimento e, secondo me usare la ns battaglia per prendere voti.