L'avvocato è iscritto e partecipa al forum da ormai più di un anno, è da quando mi sono iscritto che leggo le sue idee e il suo punto di vista, ed ha espresso un centinaio di volte il parere che la cannabis vada desanzionalizzata e non legalizzata (e per questa cosa ci ho discusso -civilmente- più di una volta anch'io, quando qui dentro ancora non si respirava un'aria così velenosa), ha da sempre condiviso l'idea che l'acquisto di gruppo non possa essere considerato spaccio (e in tal senso propose anche una legge per istituire i cosiddetti csc, che si basano sull'acquisto di gruppo)... capirai da te che se arrivi te a dire cose già dette da tempo per poi dire "te non la pensavi così" può dare fastidio. Possiamo discutere sulla faccenda della cessione gratuita, ma si può farlo senza essere fermamente convinti di essere nel giusto e di avere la verità in tasca? Io per esempio ho pensieri contrastanti a riguardo: da un lato penso che se non c'è rendita non c'è nulla da tassare né da registrare. D'altra parte parliamo di una droga che, in un sistema antipro serio, va controllata prima di essere ceduta, perché vatti a fidare se quella sostanza che mi cedi non sia adulterata da sostanze nocive. E un controllo qualitativo esige dei costi, quindi è ovvio che chi la cede deve conseguire un ricavo. Viviamo in un sistema basato sul profitto, vol ente o nolente.
(mi scuso per eventuali errori, scrivo dal telefono)