I referendum on line sappiamo benissimo che hanno validità pari a zero. Ne sono stati fatti tantissimi contro il proibizionismo e non sono serviti a nulla. Un referendum o una raccolta firme deve essere accompagnata da un numero di documento personale valido e alla presenza di un funzionario statale che ne certifica la veridicità. In uno degli ultimi, tra l'altro, compariva persino la sottoscrizione da parte di un sedicente Giovanardi La tua idea di creare l'onda antipro non è originale. Solo su facebook ce ne sono un centinaio: italiane, europee e pure mondiali. La Coalizione per la legalizzazione della canapa, per esempio, ha uno spazio pure su questo forum ma, nonostante l'impegno, l'entusiasmo e lo sbatti di queste persone che inizialmente sembrava dovesse cambiare tutto, è finito a ripercorrere le strade di tutte le altre associazioni, movimenti, ecc con, purtroppo, il medesimo risultato. La ganja è vietata pure ai malati, anche se negli ultimi tempi qualche spiraglio si è intravisto e molti ragazzi finiscono in carcere senza neanche sapere nè come e nè perchè. Ognuno è condannato a difendersi da un reato... nonreato. Ed è al momento in cui ognuno è chiamato a difendersi che bisognerebbe tirar fuori le unghie e gli artigli e smettere di patteggiare nei tribunali per risolvere la cosa alla meno peggio. E invece si continua a produrre, a consumare, a lamentarsi delle leggi, a finire in carcere, (dove più di qualcuno ci lascia la pelle), e.... ancora a patteggiare su un reato nonreato. La lotta antipro và fatta in tribunale, bisogna metterci la faccia, le palle e i soldini e non tra "4 sballoni on line" che pensano di fare rivoluzione e poi, passatemi il termine, al primo sgamo, si cagano in mano e patteggiano.