SI PER ORA SONO SOLO 60 LE PERSONE CHE SONO STATE RICONOSCIUTE COME AVENDO DIRITTO MA MOLTISSIME CHE COME ME PER NON AVERE TUTTO L ITEM
E LE MENATE DOVUTE AL CASO A PREFERITO COLTIVARSELA MIO CARO TRUPPEN.
NOTIZIA POSITIVA DI SICURO MA A PARTE TUTTO IL MAGNA MAGNA CHE CI Sarà
PENSATE DAVVERO CHE IL PRODOTTO FINITO SIA COME QUELLO AUTOPRODOTTO?
HAHAHAHAHA COME HO GIA SCRITTO IN UN POST FORSE NELLA SEZIONE SBAGLIATA è COME MANGIARSI UN POLLO RUSPANTE NOSTRANO E UNO DI QUELLI DEL SUPERMERCATO........ SAPORE E PROTEINE NON PROPRIAMENTE IDENTICI, CERTO MEGLIO QUELLO CHE NON MANGIARE, IO RESTERO DELL IDEA DI COLTIVARMELA A MAGGIOR RAGIONE PERCHE SONO UN AVANTE DIRITTO A TUTTI GLI EFFETTI.
UN ALTRA COSA CHE PARLANO è IL PREZZO, MA PENSO PROPRIO CHE SI ASSESTERà SUI 12/15 AL GRAMMO ANCHE SE ADESSO DICONO CHE IL PREZZO PRESO DALL ESTERO è DI 15 EURO AL GR E LA FARANNO LORO PER ABBASSARE I COSTI, SI I LORO COSTI NON CERTO I NOSTRI... DOMANDATE A UN AVENTE DIRITTO QUANTO GLI COSTA ORA MOLTO PIU DEI 15 Perché METTICI LE TASSE E CHE LO STATO E LE DITTE FARMACEUTICHE NON LAVORANO GRATIS IL PRODOTTO FINALE Arriverà A 30.....
BEL PASSO IN AVANTI VERSO LA LEGALIZZAZIONE IO PER ORA NE SONO FELICE MA LA GUERRA QUA è APPENA COMINCIATA NON CERTO ALLA FINE !! SCUSATE IL DISCORSONE NON è DA ME !
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Finalmente c’è un accordo: entro il 2015, racconta l’Ansa, i malati italiani affetti da malattie neurodegenerative e che necessitano di terapia del dolore, potranno aver accesso a farmaci a base dicannabis terapeutica prodotti in Italia. Che quindi costeranno molto meno rispetto a quelli attualmente importati dall’estero, il cui prezzo è di circa 15 euro al grammo. Un bel risparmio, insomma. I termini della collaborazione siglata tra Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, e Roberta Pinotti, ministro della Difesa, prevedono l’avvio immediato di un progetto pilota per produrre cannabis allo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze. La tempistica è piuttosto stretta: entro il 31 ottobre sarà costituito infatti un gruppo di lavoro per quantificare il fabbisogno della popolazione; dopodiché, lo stabilimento dovrebbe entrare a pieno regime di produzione, coltivando, fabbricando e smistando la sostanza attiva alle farmacie territoriali.
Ecco cosa prevede la legge: “Il decreto Ministeriale rende possibile prescrivere ed utilizzare questi principi attivi, quindi mette nelle disponibilità un ulteriore strumento terapeutico per la cura palliativa del dolore o per altre applicazioni terapeutiche in molte forme di disabilità fisica e mentale a discrezione del medico, dietro presentazione di ricetta medica, da rinnovarsi di volta in volta nel caso di preparazioni magistrali”. La cannabis si è infatti dimostrata efficace contro dolore, nausea, vomito, anoressia, chachessia, spasticità e disturbi del movimento: tra le malattie“d’interesse” elencate dal testo normativo, troviamo quindi
glaucoma,
epilessia,
stress post-traumatico,
depressione,
emicrania,
ictus,
sindrome di Tourette,
sindrome bipolare,
artrite reumatoide,
asma bronchiale.
Fanno parte della lista anche ilmorbo di Alzheimer, di cui oggi ricorre la Giornata Mondiale, e l’Aids, “malattia nella quale solo raramente si hanno dolori neuropatici ma spesso si osserva grave deperimento organico ed inappetenza”. A suffragare la decisione ci sono una vastaletteratura scientifica, che approfondisce le singole proprietà terapeutiche e palliative dei cannabinoidi nelle loro varie forme, e“le esperienze cliniche internazionali dello scorso decennio, che hanno mostrato per i cannabinoidi una apprezzabile efficacia nel trattamento di particolari sintomi, associata a una minore incidenza di effetti collatarali di rilievo rispetto a molti dei farmaci di comune impiego”.