beh ragazzi io vi faccio i migliori auguri possibili x il progetto.
secondo me non è per nulla difficile realizzarlo, nel senso pratico/logistico.
Ad esempio potrei raccontarvi l'esperienza formidabile di una mia amica che una ventina d'anni fa mollò la "società" per andare a vivere in una grotta, insieme al suo compagno di allora. Quando mi raccontò questa sua esperienza a distanza di una decina d'anni mi lasciò davvero di stucco (anche perché eravamo in messico e seppur la vita che facevamo in quel momento non era tanto lontana da quella che fece lei nella grotta, in quanto stavamo vivendo in una capanna, sinceramente non pensavo che un ragazza come lei potesse essere una donna delle caverne).
Poi mi raccontò che dopo qualche tempo ebbe il desiderio di tornare a insegnare, così si mise in contatto con una scuola e di giorno insegnava e la sera risaliva il monte e tornava nella sua grotta. Poi mollò il compagno e anche quel tipo di vita e si rimise a viaggiare (e dunque la conobbi in messico, e ancora oggi rimaniamo in contatto). poi meno di una decina d'anni fa decise di ripiantare le radici e scelse il sud del portogallo: riuscì a rilevare un pezzo di terra su una collina a diversi km dal mare, dove non c'era nulla, nemmeno una strada o una mulattiera che arrivasse fin li, e insieme al suo compagno costruirono una casetta di fango col tetto ricavato da rami accatastati, senza corrente, e con acqua pescata da un pozzo scavato da loro. quindi si attorniarono di alcuni animali necessari alla loro sopravvivenza e si dedicarono interamente alla loro passione, la musica! poi arrivò una figlia che durante i primi anni crebbe insieme alle galline e alle caprette. Di giorno si occupavano della loro terra e degli animali, la sera suonavano, a casa, o in paese, o in qualche città vicina. Ora separata dal padre della bimba, è tornata a viaggiare però insieme alla figlia, suonando di città in città, come in una carovana nomade, e affittando la sua bellissima "capanna" a gente che vuole passare una vacanza diversa dal "normale".
Ma tutto questo l'ha realizzato pressoché da sola, tant'è che poi andava a finire che si separava dai compagni.

ecco allora tornando al vostro progetto, semmai secondo me la cosa difficile sarà "convivere", perché comunque si voglia dire o pensare, la convivenza anche tra amici non è cosa facile, soprattutto se lo scopo della comunità sarà l'autogestione, che quindi implicherà una sorta di "società" (intesa proprio come attività economica) e per esperienza personale devo purtroppo ammettere che convivere con uno o più soci non è cosa per niente facile. Inoltre quando viene messa in discussione la sopravvivenza spesso le idee e la buona volontà prendono una piega purtroppo diversa o addirittura opposta a quella che si era prefissata.
Dalla vostra avete un importantissimo legame ovvero l'aver contribuito alla crescita di questo forum, e questa non è cosa da poco.
Per quanto riguarda la realizzazione logistica invece come dicevo all'inizio penso sia abbastanza semplice. Tutto sta nel capire che cosa volete realizzare. Poi i discorsi legati alla terra e ai "permessi" sono l'aspetto più semplice.
Aver letto questo vostro progetto mi ha fatto pensare ....... e proprio per questo se posso permettermi vorrei segnalarvi qualche domanda da spettatore ... potrebbe tornarvi utile durante il vostro incontro:

- almeno all'inizio forse non sarebbe meglio (o + opportuno) essere in pochi? che ne so una decina al massimo (di famiglie intendo, che poi siano costituite da 1, o 2, o 3 o + persone ciascuna, vale sempre come unico gruppo familiare), una sorta di famiglie fondatrici che possano costituire una specie di statuto (scritto sarebbe meglio, ma poi dipende questo da quanto vorrete uscire dagli schemi) che definisca le linee guida.

- altra cosa che mi è saltata subito alla mente: ma all'interno della comunità sarete tutti uguali??????? nel senso che ci sarà un leader/amministratore/capo/sovrano o sarete appunto tutti allo stesso livello?

- e se sarete tutti uguali, lo sarete fin da adesso o solo un volta piantate le tende? nel senso che purtroppo nella società in cui viviamo esistono delle differenze legate alle cosiddette "classi sociali", e quindi alla moneta e al contributo economico che ciascuno potrà apportare. in poche parole ognuno dovrà partecipare investendo la stessa quota, si avranno delle quote in base al proprio investimento o sarà una vera e propria comune dove ognuno mette quello che può senza che nascano differenze o discriminazioni?

mamma mia quante me ne vengono in mente man mano che scrivo!!!!!

giustissimo infatti ecko il tuo riuppo del 5 maggio: la cosa migliore per far realizzare le cose è discuterne face to face. solo così ci si rende conto di dove si stà nuotando.
Madonna come mi piacerebbe venire a quell'incontro, anche solo come spettatore.

Nel caso un cui riusciste a realizzare questo bellissimo progetto ... e se accoglierete dei villeggianti, mi sa tanto che verrò a trovarvi con la mia famigliola!!!

in culo alla balena!