C'è differenza nel giungere alla meditazione spinti da un sentimento di disagio, voglia di cambiare, voglia di dimenticare etc.. oppure arrivare alla meditazione perchè passo naturale della nostra cultura.

Noi occidentali non impariamo a meditare. Non ci viene insegnato. Nulla della nostra interiorità viene neppur minimamente approfondito, figuriamoci trascenderlo. Ricerchiamo la ''verità'' sempre all'esterno e ci dimentichiamo del ''interno'' finendo per dimenticarci che esistiamo, comportandoci come delle perfette marionette. Perfino quando qualcuno medita o fa yoga, questo viene usato come strumento di ''potere'' per nutrire il proprio ego, ostentando agli altri le proprie abilità. La meditazione ti suggerisce di abbandonare la mente, e tu cosa fai? Appena alzi il culo te ne vanti con le amichette perchè fa figo...

Quando poi sbattiamo la faccia contro il muro e ci facciamo male, ecco che lì cominciamo a cercare. C'è chi propende per il cristianesimo e si tuffa nella Fede. C'è chi si butta sulle filosofie orientali accompagnate da yoga, meditazione, quello e quell'altro nella speranza di sentirsi meglio. E questa speranza vanifica il tutto. La meditazione, lo yoga, il kamasutra, il tantra e così via, tutte discipline che andrebbero insegnate a persone senza problemi particolari di psiche. Lo schema mentale occidentale cozza male con le discipline orientali.

Per cui, per quanto possa valere il mio modestissimo parere, concordo sul fatto che una persona con problemi psicologici potrebbe trarre maggior beneficio da una terapia psichica, andando a sciogliere in nodi che la bloccano, rianalizzando ciò che si è, trascendendo quello che ferma la persona. E' un lavoro a ritroso ed è necessario perchè nel passato si è stati contaminati. Per bonificarci abbiamo bisogno di togliere ciò che ci ha contaminato, prima di poter andar avanti ed affrontare qualunque percorso senza timore.

Intraprendere un nuovo percorso quando ancora non si sono chiarite le ''cose'' del passato, è solo creare maggior confusione. Prima va capito, prima c'è bisogno di trascendere, passare attraverso le nostre paure, gioie, dolori, emozioni, ego! Vanno rotti i legami che ci tengono legati e non permettono la nostra fioritura. Prima bisogna diventare delle persone ''complete'' e poi si può intraprendere qualsiasi percorso che non potrà mai più far vacillare la nostra percezione dell'esistenza, ma solo ampliarla.

Non è difficile, è forse la cosa più naturale del mondo. Purtroppo sono millenni che qualcuno mette i bastoni tra le ruote.