(le mie risposte sono quelle colorate)
Ciao cheese, tu scrivi
Ecco vedi, io la penso diversamente, specie nel passo in grassetto.
Se qualcuno è in difficoltà io posso scegliere di aiutarlo oppure no. Io potrei scegliere di non aiutarlo per il suo bene, o per quello che io ritengo sia il suo bene. Ma chi conosce cosa è bene e cosa è male? Nessuno, perchè non esistono. Sono due aggettivi che usiamo per caretterizzare delle cose o degli eventi, ma non sono valori assolutistici..
Il fatto della relatività del bene e del male non c'entra in questo caso. Il sentimento di giustizia è una cosa che è comune a tutti. Questo non vuol dire che tutti siano giusti. Ma se tu fai una cosa che sai che è male, la fai lo stesso, ma lo sai. Voglio dire un ladro per esempio adotta tutti quei sistemi per non farsi beccare. Usa la sua intelligenza in quel modo. Lo sa che sta facendo una cosa sbagliata. Ma lo fa. E questo è sbagliato, anche se avesse 3 figli da sfamare. Perché la pagherà. E qualcosa di più forse dell'annetto di prigione. E' qualcosa che macchia la tua anima. Poi puoi comprendere l'errore ed evolvere. Oppure no.
Vita minerale in che senso?
E' energia....quindi è vita anch'essa....
Non è forse l'uomo guidato dai suoi istinti, a tal punto da rendere scontato ciò che è illogico e fondarci un intero sistema mondiale?
Non è forse l'uomo guidato dalla fame o dalla vendetta o dall'amore a fargli compiere imprese eccezionali?
Non è forse l'uomo giudato dalla sete di denaro e potere a conquistare e sottomettere gli altri individui?
L'uomo è guidato fin tanto che sceglie di farsi guidare.
Fin tanto che resta un uomo meccanico, sarà in balia di tutto questo.
Quando deciderà di evadere da questa prigione, tenterà di evolversi e sarà lui a guidare.
Ma finchè non è in grado nemmeno di vederla la prigione in cui si trova, naturalmente non si porrà nemmeno il pensiero di uscirne.
Se non l'hai letto, leggi "Frammenti di un insegnamento sconosciuto" di Ouspensky
Non è forse il fungo che contagia il cervello delle formiche ipnotizzandole, obbligandole a rimanere ferme su una foglia in attesa di fruttificare a scapito della loro vita, un esempio di tecnologia intelligente?
La vita ha infinite forme di essere. Ogni secondo se ne creano di nuove e se ne perdono di vecchie. Il caos, e quindi il caso legato alla selezione naturale ci porta ad essere quello che siamo. Nessun valore aggiunto. Siamo diversi, non migliori o peggiori. Questi ultimi due aggettivi sono assolutamente relativi e mai assoluti. Possiamo ritenerci di essere più importante di una pianta?
Ma infatti non dico che siamo più importanti di una pianta...tutti gli esseri viventi sono esperienze individuali di un'unica coscienza collettiva e che provengono da un'unica fonte, la VITA.
Però siamo diversi, non siamo vegetali e non siamo nemmeno solo mammiferi...ma abbiamo la RAGIONE.. ed è in questa diversità che stanno le diverse potenzialità.
Faccio la domanda: visto che una pianta non può muoversi e noi si, chi ha più scelta, noi o la pianta?
Una risposta è che la pianta non ha bisogno di muoversi. Pensiamo a quanto polline può rilasciare un singolo fiore. Pensiamo ai semi che sfruttano 1000 ''tecnologie'' diverse e possono essere spostati in tutto il globo. Sono due modi diversi di muoversi, ma è un movimento.
Una pianta non ha bisogno di prendre l'auto e farsi 300km per andare al mare a prendere il sole e farsi il bagno. Lei nasce con il sole e la pioggia la bagna. Se non ci sono le condizioni muore, lasciando spazio e nutriemento ai più forti, con un beneficio a livello genetico, noi invece recuperiamo tutti gli individui deboli, con conseguente indebolimento genetico.
Se noi umani che abbiamo il calore del mammifero più la luce del pensiero, usiamo questa nostra intelligenza per comportarci come le piante o gli animali, stiamo sprecando questa preziosa possibilità.
Infatti, la natura non vuole che l'uomo evolva. Anzi, combatte questa cosa.
Noi non siamo animali, quindi abbiamo sviluppato l'amore, la compassione, la solidarietà. Non dovrebbe interessare solo l'aspetto eugenetico o specista. Altrimenti sembra un discorso un po' neonazista.
Voglio dire...se siamo uomini.....e non scoiattoli....o lupi......o gerani.....ci sarà un motivo? ci sarà una differenza...o no?
Noi in realtà siamo stati e saremo ancora altre forme dell'esistenza....questo dice il buddhismo....e dipende da noi..scegliere cosa o chi siamo e saremo..
Certo che potrebbero esserci delle vite che non percepiamo. Potrebbero esistere anche i fantasmi ma per quanto mi riguarda se non li percepisco è inutile starmi a fare le seghe mentali, immaginando un Dio così, un Dio colà, condito da stronzate più o meno palesi. Non mi serve.
Questo non è essere atei, questo è essere agnostici semmai. Aperto a qualunque ipotesi, pur bislacca che sia. Non affermerò mai che i fantasmi non esistono, perchè non lo posso sapere, ma allo stesso tempo non perdo tempo ad investigare se le informazioni in mio possesso, sufficienti a giudicare il fenomeno, mi portano ad avere una probabilità molto alta che si riveli tutta una grossa stronzata, come tante altre. Quando verrà dimostrata l'esistenza o verrà negata, potrò esprimermi in merito, fino ad allora preferisco stare zitto, perchè la mia improbabile opnione non apporta nulla nè da una parte nè dall'altra.
Hai un approccio molto scentifico , cheese. Lo rispetto, ma credo che la scienza sia a volte una stampella inutile. Gli scenziati arrivano sempre 4000 anni in ritardo, rispetto per esempio ai mistici...
Ci sono persone che VEDONO esattamente e a occhio nudo come è composto e come si muove l'universo...non hanno bisogno del microscopio...loro SANNO, non sono in ricerca...
la conoscenza è soprattutto amore..altrimenti è freddo calcolo..
Il caso non ha fatto si che le molecole venissero unite, ma ha fatto si che un osservatore potesse arrivare lì ad osservare il fenomeno.
Il pianeta in questione contiene alluminio, ok. Ma chi l'ha messo lì? Nessuno. E' un caso. Se non fosse stato lì la fabbrica non sarebbe esistita e l'osservatore avrebbe osservato qualcos'altro.
Se l'osservatore fosse giunto su quel pianeta in un epoca differente, nel passato ad esempio, avrebbe potuto non trovare la fabbrica. Allora la casualità temporale entra in gioco. Perchè l'osservatore non è arrivato prima o dopo? E' il caso, dovuto ad esempio al fatto che nel passato l'osservatore non aveva la tecnologia necessaria per raggiungere il pianeta.
Qui mi hai sganciato, l'osservatore e il tempo...boh...non ti seguo più...forse non hai colto il senso di quella frase...
anche perché chi sarebbe il NOSTRO osservatore? noi stessi? eh no non vale...altrimenti sarebbe stato d'alluminio anche l'osservatore che aveva scoperto la fabbrica di alluminio....e poi uno di alluminio può osservare? si se è un robot...e i robot sono sempre costruiti da QUALCUNO.....insomma ci stiamo infognando......
Eppure nel caos c'è un ordine, perchè lo ritroviamo nella materia, nell'esistenza stessa. Noi sappiamo dove si trova un oggetto eppure se osserviamo da molto vicino ciò, non possiamo sapere dove si trova esattamente la materia di cui è composto, finchè non la osserviamo.
Infatti non capisco questo continuare a chiamare caos un meccanismo così preciso...
Perché CAOS?![]()



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Qui mi hai sganciato, l'osservatore e il tempo...boh...non ti seguo più...forse non hai colto il senso di quella frase...
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