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Discussione: Senza l'IO. Psicoterapia e Bhuddismo.

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  1. #1
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    Un'altra cosa, cheese: hai tirato in ballo più di una volta il sistema di controllo sulle masse della religione, in un topic sul buddhismo.
    Ma io ti chiedo: mettiamo che non sia vero niente, che sia tutta un'illusione, il karma, le rinascite... OK.
    Se io seguo gli insegnamenti buddhisti, sono una persona che lavora su di sé nel momento in cui trova delle impurità. Sono uno che rispetta gli esseri e non fa loro del male. Sarebbe un mondo migliore o peggiore?
    Se le persone credessero che la vita umana non è un caso ma è un dono prezioso e un'opportunità, una fortuna insomma...e credessero di dover rinascere fino a raggiungere l'Illuminazione... Sarebbe un mondo migliore o peggiore?
    In cui le paure si affrontano e non sono sventolate con la minaccia della punizione e dell'inferno?
    Hai ragione ad avercela con la religione quando è usata come strumento di potere terreno. Ma questa è un'altra storia...
    è una storia vicina alla scienza, se vuoi, quella però animata dal sacro spirito di conoscenza...così come è un'altra storia il cristianesimo...che non c'entra niente col cattolicesimo...così come i musulmani..i sufi...non c'entrano niente con quell'aberrazione che è il potere quando si maschera di argomenti religiosi per scopi scellerati.
    Hidden Content Originariamente Scritto da Pawan Kumar - ASCIA Hidden Content
    adesso li facciamo ballare con un'altra musica, la nostra, quella della Verità.
    Hidden Content

  2. #2
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    Senza volerlo ho scritto un post troppo lungo, quindi lo divido in due, sorry.

    Per semplificarti la vita puoi usare la funzione ''quote''. La selezioni cliccando sul piccolo fumetto bianco, tra le varie funzioni di scrittura post. Se ti trovi meglio in altro modo, no problem, è solo per metterti a conoscenza della sua esistenza


    [QUOTE]
    Citazione Originariamente Scritto da potpot23 Visualizza Messaggio

    Io mi sto rendendo sempre più conto di una cosa...che quando parliamo, parliamo sempre di noi stessi.
    Dice Gibran: prima di voler abbattere il tiranno, abbattete il tiranno che sta dentro di voi.


    tu mi rispondi..

    Sii chiaro, è inutile giocare con le parole. Vi sono svariate possibili interpretazioni di ciò che hai scritto e della citazione. Alludi a qualcosa? Se si, esprimiti.


    Si, vi sono svariate interpretazioni, ma per te la cosa che conta è l'interpretazione o le interpretazioni che tu gli dai...
    Quando ti ritrovi davanti a una frase di un libro come quello...non puoi dialogare con l'autore ...puoi solo dialogare con te stesso, lasciarti colpire dalla sua forza e trarne delle personali lezioni...
    Capisco perfettamente ciò che dici, per questo in passato ti ho scritto che non è la mancanza di percezione a farmi essere diverso da te. E' meraviglioso lasciarsi accogliere dalle braccia affettuose di un autore e riporre FIDUCIA in lui, è una forma d'amore. Però poi l'amore deve cedere il passo all' ordine naturale delle cose e se son rose fioriranno.

    Però se tu citi qualcuno e non spieghi il senso...bhè...lasci libera interpretazione. A me sta bene. E' una bella citazione, la condivido da tempo...

    un po' come nella vita....assodato che ognuno è solo con sé stesso...e che l'universo è proiezione della mente...se lavori su di te, stai lavorando sul mondo..
    se cambi il tuo modo di vedere hai già cambiato un po' il mondo...
    esempio stupido: quando sei felice, esci di casa e tutto ha una luce diversa...eppure tutto è esattamente lo stesso di sempre. sei cambiato tu. è cambiato il mondo.
    Amico mio, se il senso di queste parole potesse arrivare al ''cuore'' delle persone nella maniera opportuna, il mondo come lo conosciamo non esisterebbe più. Credo godremmo tutti di più della nostra vita. Non che sia migliore o peggiore in senso assoluto, sia chiaro, però potremmo beneficiare di molto più appagamento fisico e spirituale.

    Ciò di cui scrivi lo conosco piuttosto bene. E' un concetto che condivido quasi in toto. Non condivido la sua assolutezza, che lascia adito a mal interpretazioni, ma qui è la filosofia orientale che si fa sentire. La ''via'' non è univoca, ti viene mostrata una possibile strada, magari l'inizio, ma poi sei tu che devi percorrerla.
    Concetti a me comuni, concetti che uso spesso nei miei schemi logici pur se provengono da ''religioni'' ritenute ''strambe''. Che poi quale religione non lo è :D



    Cosa ne dici del concetto "Tutto è giusto".....
    ogni cosa è giusta.....

    io non lo so..ci sto ancora studiando su....lo dico quasi di nascosto anche da me....perché le mie prime reazioni di difesa sono chiedermi "e allora le guerre? gli assassini? i pedofili?"

    ma se tutto seguisse un ordine, un sistema, per cui ogni cosa che succede è giusta, anche se non lo possiamo vedere, perché noi possiamo giudicare solo ciò che vediamo in base alla nostra condizione ( e che quindi abbiamo scelto di vedere in un certo modo)...
    (quando dico "giusto", intendo "che ricerca un equilibrio")
    non possiamo capire che forma ha Piazza San Pietro, finchè ci siamo dentro...
    dall'alto invece possiamo osservarne l'architettura e la geometria...
    Io non sono all'altezza di esprimere ciò che penso correttamente, alcune cose non si possono esprimere se non con immane sforzo e impiego di tempo. Almeno a parole. Per questo motivo credo che al concetto ''tutto è giusto'' tu debba provare ad associare alcuni schemi che ricorrono in natura. Essi sono preziosi, in quanto non contaminati dal ''pensiero'' umano ed esemplificativi dell'esistenza.

    Se sei nella piazza non puoi comprenderla. Solo se vai su puoi capirne la struttura più precisamente.
    Eppure esiste un altro modo. Puoi restare nella piazza, aprire un computer connesso alla rete ed osservare la piazza da milioni di angolazioni diverse.Non solo, potrai conoscere di che materiale è fatta, seguendo quali canoni architettonici, perchè è stata costuita e così via. Quando chiuderai il computer avrai una comprensione maggiore della struttura della piazza, eppure non ti sarai mosso fisicamente da essa.
    Addirittura avrai una comprensione maggiore che se fossi andato in alto ad osservarla. Se la guardi dall'alto non sai di cosa è composta la materia che la forma. Se cerchi su internet puoi saperlo.

    Questo esempio, riconduce a ciò che scrivevo nel paragrafo precedente. Rimani nell'esistenza umana, limitata in quanto tale, ma trascendila usando la mente ed osservando ciò che tu non sei. Ciò che è fuori di te.

    Bada bene, non sto affermando che non si debba guardare dentro di sè, ma di osservare i fenomeni naturali, senza giudizio alcuno. Osservare e basta. Comincia, anzi continua ad osservare e sii imparziale. Diventa un testimone, non un giudice. Ad un certo punto, i collegamenti, lo schema generale, comincierà a diventare sempre più chiaro ed intuirai qualcosa. A quel punto sei arrivato, perchè non potrai più fermarti. Magari lo schema generale non lo comprenderai mai, magari si. Ma questo è un altro discorso.

    per esempio....tu diresti che se un bambino nasce handicappato....è un caso... giusto? (correggimi se ho capito male)
    per il buddhismo invece, questo bambino deve scontare qualche colpa passata...
    Anche quando nasce un bambino normale è un caso, per cui si, handicap o meno, rimane sempre un caso secondo il mio punto di vista.
    Non vi è giudizio, non vi è bene o male. Vi sono le possibilità e quindi esiste.

    Nel buddhismo il bambino viene invece giudicato. Ha compiuto qualcosa di male in una delle sue vite precedenti. Adesso deve scontare la punizione, sotto forma di handicap fisico e/o mentale.

    Seppur apparentemente le due visioni sono contrastanti, in quanto in una non vi è alcun giudizio e nell'altra invece vi è, una delle verità è che i due punti di vista sono paralleli.

    La natura non è ''stata capace'' di creare un individuo ''sano'' per le attuali condizioni di vita ed evidentemente ciò riguarda il passato (vita precedente) per cui, la punizione è l'esistenza di un individuo ''non sano''.
    La punizione è qundi rivolta all'individuo, ma l'individuo fa parte dell'esistenza, per cui: l'esistenza punisce se stessa per aver sbagliato nel passato.
    Ma solitamente un cucciolo con qualche handicap in natura muore subito. Questa è l'esistenza che recupera allo sbaglio passato, dando spazio ad altri individui.

    E' solo una mia interpretazione, ma più di una volta mi è capitato di vedere schemi logici nascosti nelle parole romantiche ed astratte di religioni e dottrine. In un barile di merda può nascondersi un diamante da mezzo milligrammo. Ma non tutti sono disposti a buttarsi nella merda con la speranza di trovarlo...e poi è così piccolo, non vale un cazzo. Ecco...io solitamente vado in giro ricoperto di merda :D



    non dice che bisogna picchiarlo per le colpe che ha avuto...ma bisogna amarlo...in quanto l'amore è l'energia che guarisce ogni contaminazione... quel bambino siamo noi....la separazione è un'illusione...
    siamo come tante pizzette diverse...ma proveniamo tutti da un'unica pasta...e torneremo nella pasta...in attesa di riprendere forma.... torneremo nel grande computer centrale...e porteremo le informazioni che abbiamo appreso in questa vita...
    Scusami la metafora gastronomico-informatica, ma mi piaceva!
    Questa visione non scientifica dell'esistenza, per quanto possa sembrare lontana da un concetto di scienza, in realtà è più vicina di quanto ci si possa aspettare.

    Tutti siamo fatti di atomi. Gli atomi che formano il mio corpo, prima di essere qui con me a darmi forma, sono passati per molte altre forme di vita. Piante e animali. Siamo fatti delle stesse cose. Magari quegli atomi per quanche millennio sono stati intrappolati in qualche roccia, o disciolti in qualche mare e così via. Fino ad arrivare a me.
    Io, come tutti ''perdo'' atomi in continuazione. Questi sono usati da qualcun'altro o qualcos'altro. Quando morirò io non ci sarò più ma i miei atomi aranno ancora in giro.

    Però nel 1700 e qualcosa, non ricordo quasi mai le date, qualcuno dimostrò che un ''mio'' atomo e un ''tuo'' atomo sono uguali. Se è carbonio, è carbonio. Non ha importanza da dove provenga o per dove sia passato. La forza che lo caratterizza (forze nucleari) sono così forti che non possono essere modificate se non in particolari condizioni (vedi fusione e fissione nucleare). Per cui apparentemente ciò di cui sono composto non può avere influenza su ciò che verrà.
    Eppure esiste qualcos'altro. Quando gli atomi si combinano in un certo modo, essi esprimono informazione. E' il caso del nostro dna. Una sequenza di atomi, sempre gli stessi. A seconda delle combinazioni, della loro disposizione essi possono esprimere informazioni diverse. Esattamente come funziona un computer che basa i suoi calcoli su un linguaggio molto semplice. Qualcosa può essere acceso o può essere spento. Vero o falso. On o off. In base a questo semplice meccanismo, basta disporre una sequenza di on-off diversa per espirmere informazioni diverse, riconusciute ed interpretate da macchine in grado di comprendere tale linguaggio.

    Bene, se adesso abbiamo chiaro il concetto di informazione legato al dna, ci sarà chiaro capire che non serve un filamento intero per avere informazione. Ne basta una parte. Una piccola sequenza contiene comunque informazione, anche se non completa.

    Adesso proviamo a riflettere su quanto dna ''perdiamo'' ogni minuto della nostra vita. Quando tocchiamo qualcosa, delel cellule del nostro corpo si staccano. Esse contengono dna. I nostri capelli, peli, unghie, saliva, urina e così via. La quantità di dna che perdiamo è stupefacente. Contaminiamo il mondo in una maniera incredibile senza rendercene conto. Non ce ne rendiamo conto perchè lo stiamo contaminando di informazioni.

    Se una cellula dell'epidermide può rimanere secca e intatta per breve tempo, il dna contenuto al suo interno può restare integro più a lungo. Ma se consideriamo la vita del dna frammentato in segmenti, esso resta ''in circolazione'' per più tempo di quello che possiamo aspettarci.
    A tal proposito lessi un articolo anni fa che ne accennava e la cosa mi lasciò decisamente sorpreso. Non ricordo la stima degli studiosi, ma di tratta di molto tempo, più di quanto noi possiamo arrivare a vivere.

    Queste informazioni contenute nel dna cosa sono? Cosa significano? Hanno qualche impatto?

    Credo sia stato dimostrato che alcuni batteri unicellulari inglobino addirittura filamenti di dna provenienti dall'esterno. Ovviamente sono batteri, sono lontani da noi. Ma non è forse logico supporre che possa esistere una relazione tra la filosofia buddhista del ''computer centrale'' e le informazioni che contaminano il nostro pianeta anche dopo la nostra morte?

    Non so e non mi sbilancio in nessuna teoria particolare. Avrebbe anche poco senso qui. Però la persenza di informazioni che possono resistere forse migliaia di anni intrappolate sotto forma di parziali sequenze di atomi come può non avere un impatto sull'esistenza che conosciamo? Sappiamo che ogni piccola modifica apporta un cambiamento. Perchè questo dovrebbe sfuggire a ciò?

    Ogni macchina comprende il suo linguaggio. Se diamo dna ad un computer attuale, non se ne fa nulla. Se gli diamo un hd con un sistema binario di informazioni, allora sarà in grado di leggerle, elaborarle e così via.

    Se diamo un hd con un sistema binario alla vita organica, se ne fa poco e nulla. Ma se gli diamo filamenti di dna, essa potrebbe leggerli, elaborarli e così via. Non vi sembra probabile o quantomeno possibile?

    Per concludere, di nuovo, alcuni aspetti del buddhismo non sono forse tanto distanti da una visione più oggettiva dell'esitenza. Come scrivevo alcuni post fa, la filosofia è arrivata in luoghi che la scienza ha scoperto solo molto tempo dopo. Non per questo tutto quel che luccica è oro ;)

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