Beh, non ti salta agli occhi il netto miglioramento?
Con l'attuale procedimento legislativo la legge approvata dalla Camera deve passare al Senato e se questi modifica anche solo minimamente un solo articolo, o lo boccia, la legge deve ripassare alla Camera, e questo effetto ping-pong perdura fino a quando entrambe le camere non approvano lo stesso testo.
Con la riforma succede che una volta approvata la legge alla Camera il Senato deve:
1. entro dieci giorni raggruppare una minoranza (un terzo dei componenti) per poter esaminare il testo;
2. qualora decida di esaminare il testo il Senato ha solo un mese di tempo per deliberare proposte di modificazione del testo;
3. emendamenti che la Camera può abilmente scavalcare (con una maggioranza semplice, presumo, anche se il testo della riforma non lo chiarisce) e sul quale deve obbligatoriamente pronunciarsi entro venti giorni. In pratica si risolve in sessanta giorni una procedura che attualmente richiede svariati anni.
Sarebbe un altro discorso effettivamente se la legge sugli stupefacenti venisse relegata alla procedura "rafforzata", dove per rifiutare le proposte del Senato bisogna raggiungere la maggioranza assoluta. Ma il procedimento rafforzato è previsto, che io sappia, principalmente per le leggi in materia regionale e di organizzazione degli enti locali. Comunque sia, anche in caso di procedimento rafforzato il Senato può solo limitarsi ad emendare e mai a bocciare.