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Discussione: Che cosa vuol dire antiproibizionismo?

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  1. #9
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    @J.White secondo me hai proprio centrato il punto, anche se io penso in modo un po' piu' estremo,,,
    Sono totalmente contro ogni forma di proibizione in quanto penso fermamente che serva solo a fare maggiori danni sotto qualsiasi aspetto si voglia osservare la questione.
    E' ovvio che ci sono mila cose che fanno male, altre che senza un uso regolato o controllato possono potenzialmente diventare piaghe sociali, sanitarie e quant'altro...pero' e' altrettanto ovvio, e chi non se n'e' accorto o è cieco o e' in malafede, perche' nemmeno la stupidita' e la piu' bieca ignoranza potrebbe giustificarlo, che il proibizionismo non e' un mezzo efficace, la repressione non funziona, non lo ha mai fatto e spesso i fenomeni tendono a crescere al di fuori da qualsiasi controllo proprio perche' sono costretti a farlo in clandestinita'.
    Bisognerebbe cominciare ad ammettere che il proibizionismo e' quanto di piu' sbagliato possa esistere per contrastare un problema anche e soprattutto quando esiste realmente.
    I bisogni e le curiosita' degli esseri umani sono atavici ed è davvero ipocrita non riconoscerlo.
    Una gran parte di noi non rispetteranno mai nessun divieto, nessuna legge nessuna repressione che vada contro i propri bisogni o desideri.
    Le strade da percorrere come ormai sostengo da molto tempo sono altre, prima l'onesta' e la competenza dell'informazione che e' quella che fa maggiori danni perche' usata e sfruttata in modo speculativo per i motivi piu' disparati.
    Seconda che pero' e' strettamente correlata alla prima e' l'ignoranza che nega il diritto alla consapevolezza quindi all'autodeterminazione.
    Terza e' la falsa tolleranza che si manifesta solo quando e verso le cose che ci fa piu' comodo sostenere oppure giustificare.
    Ci sarebbero molte altre cose da aggiungere ma gia' facendo il punto e riflettendo su queste tre si farebbero grandissimi passi avanti verso una comprensione piu' reale del fenomeno.

    Per quanto riguarda alcool e/o sigarette che sono in pratica spacciate dal monopolio e che a conti fatti fanno pagare altissimi costi sociali ed economici al popolo in favore di uno stato che si evince essere un'entita' avulsa, che fa i propri interessi cosi come farebbe qualsiasi banda criminale organizzata, forse anche peggio visto che lo stato ci viene pure detto che siamo noi, che e' la presa per il culo piu' grande che possa essere concepita...e non ci vuole machiavelli per capirlo che si tratta di un megacomplotto ultracentenario che si e' ben nutrito sviluppato e in continua evoluzione, difficile da spiegare e quasi impossibile da provare...gia' senno' che complotto sarebbe?

    Tornando in tema, proibire equivale a illudere, nascondere, speculare, perseguitare ma non certo a risolvere o migliorare, mai in nessun caso.
    Inutile accostare principi di massima tipo: se non fossero proibite le armi, o se non esistessero le regole le leggi e bla bla cosa succederebbe? A questo genere di comparazioni non perdo nemmeno il tempo per rispondere perche' davvero sarei sconfortato piu' di quanto sono gia' ..
    Ultima modifica di moran; 05-06-18 alle 19:46

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